"Un gioiello del patrimonio storico dell'umanità - afferma la sindaca Virginia Raggi - che restituiamo al mondo intero dopo tanti anni di chiusura"
Riapre al pubblico il Mausoleo di Augusto, il più grande sepolcro circolare del mondo antico, emblema della magnificenza architettonica della romanità. Secondo quanto annunciato dal Campidoglio, la riapertura avviene dopo 14 anni. Visite gratuite per tutti fino al 21 aprile con prenotazioni già sold out, ma da oggi sono nuovamente aperte per il periodo dal 22 aprile al 30 giugno.
Il Mausoleo di Augusto era chiuso dal 2007
Il Mausoleo era chiuso dal 2007 per la partenza delle indagini archeologiche preliminari alla realizzazione del grande progetto di recupero e restauro. Oggi erano presenti all'apertura delle visite al pubblico anche il presidente della Fondazione Tim Salvatore Rossi, gli assessori competenti e la Sovrintendenza. "Siamo orgogliosi di aver lavorato insieme con Roma Capitale per il recupero di uno dei luoghi più importanti dell'archeologia mondiale - ha dichiarato Rossi -. Fondazione Tim ha aderito da subito al progetto di restauro e valorizzazione del Mausoleo di Augusto, impegnando complessivamente 8 milioni di euro, per ridare vita a quello che pensiamo sarà uno dei siti più visitati al mondo. È importante che anche mecenati privati collaborino a conservare e promuovere il patrimonio storico e culturale del Paese".
Sindaca Raggi: "Abbiamo lavorato a questo traguardo con impegno e tenacia"
"Un gioiello del patrimonio storico dell'umanità - afferma la sindaca Virginia Raggi - che restituiamo al mondo intero dopo tanti anni di chiusura. Abbiamo lavorato a questo traguardo con impegno e tenacia, sostenuti dal mecenatismo della Fondazione Tim. Questa prima giornata di visita è il simbolo importante di una ripartenza per la città e per il Paese. Per questo, abbiamo voluto dedicarla alle persone messe a dura prova dall'emergenza sanitaria: Roma valorizza il suo passato, per guardare al futuro insieme ai cittadini". La sindaca ha condiviso l'inaugurazione con alcune rappresentanze delle categorie di cittadini particolarmente colpite dalle conseguenze della pandemia: commercianti e commessi, baristi, ristoratori, operai, lavoratori in cassa integrazione, medici, infermieri, volontari della Protezione Civile e sacerdoti in prima linea.