È quanto emerge da una testimonianza raccolta dai legali della famiglia del vicebrigadiere ucciso nel corso delle indagini difensive. Gli avvocati hanno annunciato oggi che depositeranno l’attività svolta nel corso dell’udienza che vede imputati per omicidio volontario Finnegan Lee Elder è Christian Natale Hjorth
Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega aveva con sé il tesserino di riconoscimento la notte in cui venne ucciso da undici coltellate. È quanto emerge da una testimonianza raccolta dai legali della famiglia di Cerciello nel corso di indagini difensive. Gli avvocati hanno annunciato oggi che depositeranno l'attività svolta nel corso dell'udienza che vede imputati per omicidio volontario Finnegan Lee Elder è Christian Natale Hjorth.
La testimonianza
Secondo quanto riferito dal testimone ai legali, quella sera Cerciello lo fermò pochi minuti prima dell'omicidio nella zona di Prati e si identificò mostrando il tesserino che era nel portafoglio. "Noi abbiamo rintracciato la persona che aveva incontrato Cerciello poco prima dell'omicidio alle 3.08 di quella notte e ha confermato - ha detto l'avvocato Franco Coppi in aula - che il vicebrigadiere per identificarsi ha estratto dalla tasca dei pantaloni il portafogli e ha mostrato il tesserino da carabiniere. All'inizio del dibattimento non pensavamo potesse essere necessario chiarire questo aspetto ma visto che è stato messo in dubbio abbiamo ritenuto di dover intervenire".