Coronavirus Lazio, da settembre pubblico a eventi sportivi minori

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Lo dispone un’ordinanza della Regione Lazio, che prevede anche l’apertura degli asili nidi per bambini da zero a 36 mesi sempre a partire dalla stessa data

Dal primo settembre nel Lazio sarà consentita la partecipazione a singoli eventi sportivi che non superino il numero massimo di mille spettatori per gli stadi all'aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso. Lo dispone un'ordinanza della Regione Lazio che prevede sempre dal primo settembre l'apertura degli asili nido per i bimbi 0-36 mesi (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO).

L’ordinanza

"La presenza di pubblico è comunque consentita esclusivamente - si legge nell'ordinanza della Regione Lazio - nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d'aria, nel rispetto del distanziamento interpersonale, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro con obbligo di misurazione di temperatura all'accesso e utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie; in casi eccezionali, per eventi sportivi che superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all'aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso, potrà essere sottoposto specifico protocollo di sicurezza alla validazione preventiva del Comitato-tecnico Scientifico ai fini dello svolgimento dell'evento".

Servizi educativi per l'infanzia

Sulla scia di quelle nazionali, la Regione Lazio ha approvato le linee guida anti Covid-19 per i servizi educativi per l'infanzia (fascia 0-3 anni): gli asili nido potranno riaprire dal 1° settembre. Lo scopo del provvedimento è permettere di organizzare gli ambienti al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio fra i bambini nonché fra di loro e il personale, educativo e non. La durata è fissata fino alla durata dello stato di emergenza, salvo ulteriori proroghe e salvo l'attività di monitoraggio trimestrale legata all'andamento della curva epidemiologica. A darne notizia è l'assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli. "I più piccoli - spiega l'assessore Troncarelli - hanno sofferto in maniera ancora più pesante le conseguenze del lockdown. La Regione Lazio nelle ultime settimane ha lavorato con un obiettivo chiaro: ripartire proprio da loro. Lo abbiamo fatto già in piena emergenza, con uno stanziamento straordinario di 14 milioni di euro in favore dei nidi per sostenere i costi di gestione e rimodulare i servizi sospesi, in vista della riapertura. Sarà fondamentale la collaborazione dei genitori, del personale, dei pediatri e dei medici di famiglia oltre che delle Asl e dei Comuni al fine di prevenire e contenere una possibile recrudescenza del virus". "Abbiamo definito - aggiunge l'assessore - indicazioni chiare e precise affinché i bambini possano tornare negli asili in totale sicurezza, per loro, per le famiglie e per tutto il personale impiegato. I più piccoli da settembre avranno di nuovo l'opportunità di giocare e crescere insieme, sperimentando momenti di socialità importanti per una crescita sana ed equilibrata. È un loro diritto ed è un dovere delle istituzioni impegnarsi perché sia così".

Le linee guida 

Ecco cosa prevedono, in sintesi, le linee guida: la rigorosa e frequente igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione idroalcolica; una approfondita pulizia giornaliera degli ambienti; l'accesso e l'uscita su turni; la tenuta di un registro giornaliero degli ingressi. È prevista la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti i bambini, gli operatori e gli accompagnatori. In caso di temperatura corporea superiore ai 37,5°C o di sintomi febbrili e/o respiratori e/o gastrontestinali riconducibili all'infezione da Covid-19, del bambino o del genitore/accompagnatore, il bambino non potrà accedere alla struttura. I servizi dovranno essere organizzati in piccoli gruppi e il rapporto è di 1 educatore ogni 7 bambini. Dovranno essere preferite le attività all'aria aperta. Il personale dovrà essere sottoposto a test sierologico prima dell'inizio dell'anno educativo ed è tenuto a indossare la mascherina all'interno della struttura. Tutte le indicazioni riportate nelle linee guida devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico-comportamentali, finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale.

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