Roma, partono i corsi di autodifesa per gli autisti Atac

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L’idea proviene dai sindacati in seguito agli episodi violenti degli ultimi tempi, anche a causa delle norme anti contagio per il coronavirus. Ci si concentrerà su diverse arti marziali, contando persino il Krav Maga. Sarà inoltre fornito ai dipendenti dell’ente un kit di spray urticante

In seguito agli episodi di violenza che si sono moltiplicati negli ultimi tempi, anche a causa delle norme anti contagio per il coronavirus difficili da rispettare (TUTTI GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE NEL LAZIO), un sindacato ha proposti che gli autisti dei bus Atac, a Roma, seguissero dei corsi di autodifesa. La notizia viene riportata quest’oggi da Il Messaggero.

Gli episodi di violenza

Tanti gli episodi che hanno portato a questa decisione, come quello di domenica: un passeggero al capolinea del 105, a Centocelle, ha preso a sberle il conducente che lo aveva rimproverato perché, senza mascherina, non poteva salire a bordo. Lunedì, invece, un 25enne libico ha minacciato con una lama i compagni di viaggio che gli chiedevano di non sedersi troppo vicino. Dieci giorni fa, inoltre, un passeggero della linea B ha spruzzato lo spray al peperoncino nei vagoni perché una signora gli faceva notare che viaggiava senza coprirsi il viso.

I corsi di autodifesa

I corsi di autodifesa sono incentrati sulle arti marziali, contando perfino il Krav Maga, il sistema di combattimento in voga nell’esercito israeliano che mischia wrestling, aikido, judo e karatè. Tra gli istruttori ingaggiati ci sono Ennio Della Bianca (50enne romano e devoto al Muay Thai, la boxe thailandese) e Marco Lucidi (45 anni, campione italiano di kickboxing cinese nel 2009). Ma si procederà un po’ per volta con ciascuna arte marziale. Ieri, per esempio, è stata la volta della boxe thai. Inoltre, i titolari del centro sportivo “Eagle”, Roberta Benedetti e Lentino D’Aurelio, forniranno un kit di spray urticante agli addetti dell’Atac che parteciperanno alle lezioni.

La prima lezione

La prima lezione si è svolta in una palestra di via Casole D’Elsa, al Nuovo Salario. Flessioni, addominali, colpi al sacco, poi l’approdo sul ring, ma solo per chi è “sopravvissuto”, magari col fiatone, alla prima tranche dell’allenamento.

“La migliore difesa è l’Atac!”

“Il ring viene alla fine - ricorda il maestro Ennio a chi vorrebbe subito tentare la scazzottata che fa scena - Prima tocca allenare il corpo, prepararlo”. Ha inoltre dichiarato: “Io non insegno a menare, ai nostri allievi dico sempre che la lite non dovrebbe mai avvenire, solo quando sei attaccato, reagisci”. L’uomo ha coniato anche uno slogan: “La miglior difesa è l’Atac!”. Compare anche sui volantini che la sua scuola, la “Muay Thai Connection”, ha iniziato a diffondere nelle rimesse. “Cosa insegnerò agli autisti? Soprattutto i calci: alcuni sono fondamentali per allontanare una persona pericolosa”.

I commenti dei dipendenti Atac

Un 44enne dipendente Atac e istruttore di Muay Thai nella palestra del Nuovo Salario ha affermato: “C’è un momento in cui uno deve dire a sé stesso: ora imparo come difendermi da solo. Per questo tanti colleghi si iscriveranno dai depositi di Grottarossa o di Monte Sacro, sono qui vicini. Sono io che ho fatto da tramite”. Dichiara invece un 50enne macchinista della metro A: “Noi siamo meno esposti degli autisti dei bus, perché almeno abbiamo la cabina blindata, ma i rischi ci sono lo stesso”

I sindacati: “Se nessuno ci difende, ci pensiamo da soli”

Italpol ha contato oltre 40 aggressioni solo nell’ultimo mese alle fermate Atac. “Se nessuno ci difende, ci pensiamo da soli, abbiamo già decine di adesioni” chiosa Claudio De Francesco della “Faisa Sicel”, il sindacato che ha organizzato l’addestramento.

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