Coronavirus Roma, Spallanzani: "56 ricoverati, finora 547 dimessi"

Lazio

Degli attuali ricoverati nell'Istituto, 47 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2, 9 sono sottoposti ad indagini. Due pazienti necessitano di terapia intensiva

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In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 56 pazienti, di cui 47 positivi al tampone e 9 sottoposti ad indagini. Due pazienti necessitano di terapia intensiva. È quanto emerge dal bollettino medico di oggi dell'Istituto. Così il direttore sanitario, Francesco Vaia: "Solo con il rispetto delle regole si può uscire fuori dal tunnel".

"Da domani inizieranno i test su base volontaria presso il terminal bus a Tiburtina. È pronta l'ordinanza", ha affermato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, annunciando il provvedimento volto a contenere i casi d'importazione, in particolare dalla Romania.(CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

17:47 - 100 borse di studio per studenti in difficoltà

"Il Consiglio di Amministrazione dell'ASP Isma, dopo il successo e l'apprezzamento riscosso dalla precedente edizione delle borse di studio a favore degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, ha deliberato all'unanimità di raddoppiare lo stanziamento, per 100 borse di studio, con l'obiettivo di offrire una risposta concreta alle nuove esigenze dettate dalla crisi epidemiologica Covid-19". Così in una nota l'ASP Istituti di Santa Maria in Aquiro. L'attribuzione delle borse di studio sarà erogata sulla base del rendimento scolastico con particolare attenzione alle fasce più deboli e bisognose. "Prosegue, dunque da parte della governance dell'Ente - ha spiegato il presidente di ISMA Enrico Gasbarra - l'attenzione e la vicinanza ai minori fragili e bisognosi per favorire il diritto allo studio, premessa indispensabile per un esistenza libera e dignitosa".

16:47 – In Lazio un morto e 10 casi, sei d'importazione

"Oggi registriamo 10 casi e un decesso. Di questi sei sono casi di importazione: due casi di nazionalità del Bangladesh, un caso da Spagna, un caso da Turchia, un caso da Romania e uno da Santo Domingo. Due casi sono per screening in fase di pre-ospedalizzazione. Ad oggi i casi di importazione nel Lazio sono provenienti da ben 26 Paesi diversi", fa sapere l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. "Nella Asl Roma 1 un caso nelle ultime 24h e riguarda una donna di rientro dalla Romania. Avviato il contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 2 un caso nelle ultime 24h riguarda una donna individuata al test sierologico e successivo tampone. Un decesso di una donna di 87 anni al Policlinico Umberto I. Nella Asl Roma 3 sono tre i nuovi casi nelle ultime 24h e riguardano due persone di nazionalità del Bangladesh testati al drive-in. Nella Asl Roma 5 dei due nuovi casi nelle ultime 24h uno riguarda una donna con link ad un caso di rientro dalla Spagna e un caso di un uomo individuato in fase di pre-ospedalizzazione a Velletri. Nella Asl Roma 6 si registra un caso nelle ultime 24h di un uomo in fase di pre-ospedalizzazione al Policlinico di Tor Vergata. Infine per quanto riguarda le province sono due i nuovi casi nelle ultime 24h e riguardano la Asl di Rieti e si tratta di un uomo di nazionalità turca con link a casi già noti e isolati e un bambino di Santo Domingo, posta in isolamento la famiglia e in corso l'indagine epidemiologica".

16:31 – Roma, al via test per passeggeri bus da paesi a rischio

"Da domani inizieranno i test su base volontaria presso il terminal bus a Tiburtina. È pronta l'ordinanza", ha affermato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, annunciando il provvedimento volto a contenere i casi d'importazione, in particolare dalla Romania. In questi giorni in molti stanno rientrando a Roma a bordo di pullman che fermano alla stazione Tiburtina. A destare preoccupazione soprattutto chi lavora accanto agli anziani e alle persone più fragili che sono le categorie maggiormente a rischio per il Covid-19. L'ordinanza servirà a fare "test ai viaggiatori in pullman dai Paesi a rischio. La priorità è quella di difendere Roma e il Lazio", aveva spiegato l'assessore nei giorni scorsi.
Sarà sottoposto a test sierologico, su base volontaria, chi arriva nel Lazio con pullman di linea proveniente da Bulgaria, Romania, Ucraina e, in caso di positività, a test molecolare con tampone nasofaringeo. È quanto prevedeil provvedimento firmato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, relativamente alle misure di prevenzione per il Covid. "In caso di rilevazione della temperatura superiore a 37,5° i viaggiatori sono sottoposti al test molecolare e l'attività di esecuzione dei test sarà condotta dalle Aziende avvalendosi della collaborazione delle Uscar", fa sapere l'Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio.
"Per quanto riguarda i vettori del trasporto di linea terrestre, per i passeggeri provenienti dai territori di Bulgaria, Romania, Ucraina - prosegue la nota -devono trasmettere la dichiarazione acquisita prima dell'imbarco, unitamente agli orari di arrivo dei mezzi e al numero dei passeggeri all'Azienda Sanitaria Locale Roma 1 per consentire la programmazione delle attività di esecuzione dei test ed il coordinamento e per assicurare la presa in carico della sorveglianza; Viene predisposta la misurazione della temperatura corporea prima dell'imbarco, vietandolo in caso di stato febbrile superiore a 37,5° e la misurazione della temperatura allo sbarco". 
Chi arriva nel Lazio da Bulgaria e Romania dovrà rispettare un periodo di quarantena di 14 giorni. Il provvedimento "dispone, per le persone che fanno ingresso in Regione Lazio e che nei quattordici giorni precedenti hanno soggiornato o transitato in Bulgaria e Romania, anche se asintomatiche, che siano sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all'isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l'abitazione o la dimora preventivamente indicata all'atto dell'imbarco". L'ordinanza dispone inoltre che "i vettori del trasporto di linea aereo, ferroviario o terrestre acquisiscano dai viaggiatori una specifica dichiarazione sostitutiva che attesti di non aver soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti nei Paesi indicati; di non aver avuto contatti stretti con persone affette da patologia Covid-19 negli ultimi due giorni prima dell'insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l'insorgenza dei medesimi; l'indirizzo dell'abitazione o dimora presso il quale verrà trascorso il periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario, nonché il riferimento telefonico, anche mobile, per ogni eventuale contatto da parte dell'autorità sanitaria".

13:44 - Vaia: “Solo con rispetto regole si esce dal tunnel”

"Solo con il rispetto delle regole si può uscire fuori dal tunnel. Chi ha responsabilità sociali e istituzionali rilevanti può spararla grossa per raggiungere le prime pagine dei giornali? Mandare messaggi di eludere o addirittura infrangere le regole è sbagliato e pericoloso, oggi abbiamo bisogno più di ieri che queste personalità dimostrino saggezza e equilibrio". Così il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia. "Al di là delle regole che non vanno mai infrante, sopratutto quando frutto del buon senso e che non offendono la morale o il proprio credo, il messaggio che va sempre tenuto a mente - prosegue Vaia - è di continuare a mantenere salde le misure adottate in questi mesi: il distanziamento, l'uso della mascherina e l'igiene delle mani. Ma serve anche altro. Stiamo vedendo in questa fase come la carta identitaria del contagiato è molto cambiata: età media più bassa, più casi tra i giovani, molti positivi non Italiani e più asintomatici. Quindi, occorre che i ragazzi usino maggior prudenza nella vita sociale e si facciano test e tamponi a chi arriva dai Paesi dove il virus circola ancora in maniera diffusa. Per quest'ultimo aspetto - conclude - occorrono accordi internazionali per eseguire i tamponi prima dell'imbarco per l'Italia. Agire a monte prima di dover intervenire a valle”.

12:17 - Spallanzani: 56 ricoverati, finora 547 dimessi

In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 56 pazienti. Di questi 47 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2, 9 sottoposti ad indagini. Due pazienti necessitano di terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 547. È quanto emerge dal bollettino medico di oggi dell'Istituto. 

9.56 - Raggi: "Nidi di Roma riaprono 9/9, scuole infanzia 14/9"

I nidi capitolini riapriranno il 9 settembre, le scuole dell'infanzia il 14. Roma Capitale ha definito il piano di riapertura dei servizi educativi e scolastici dedicati ai bambini da 0 a 6 anni che prevede la possibilità di garantire la didattica in presenza sulla base del principio-guida della stabilità dei gruppi: ogni educatrice o insegnante sarà riferimento fisso per un gruppo di bambini, e ciascun gruppo non avrà interazioni con gli altri presenti nella struttura. "Inoltre una bella notizia: metteremo a disposizione dei nidi e delle scuole dell'infanzia di Roma Capitale oltre 3mila maestre e educatrici in più rispetto allo scorso anno scolastico", afferma la sindaca di Roma Virginia Raggi.

I primi a rientrare, come sempre, saranno i bambini già frequentanti le strutture capitoline, a cui seguiranno gradualmente gli inserimenti dei nuovi iscritti. La mensa riaprirà fin dal primo giorno. Per il primo mese è previsto un orario ridotto, mentre a partire da ottobre ci sarà il tempo pieno. L'accesso ai servizi prevede la firma da parte delle famiglie di un patto di corresponsabilità in merito alla salute dei piccoli. In base agli ambienti disponibili, alla loro organizzazione e alla dimensione dei gruppi, è prevista la progettazione di esperienze e attività anche in altri spazi, organizzando rotazioni tra gruppi che evitino la possibilità di 'mixing' dei gruppi stessi e sempre con la relativa disinfezione dei locali. Materiali e giocattoli saranno ad uso esclusivo di ciascun gruppo e/o sanificati prima del passaggio da un gruppo all'altro. Non è prevista la possibilità di portare oggetti e materiali da casa, ad esclusione dell'abbigliamento necessario all'eventuale cambio dei bambini e dei pannolini, in pacco integro che dovrà essere igienizzato all'ingresso nella struttura. Tutto il personale dovrà indossare mascherina e soprascarpe, o calzature dedicate, per l'intero arco della giornata lavorativa. Gli educatori indosseranno la mascherina e, durante il cambio del bambino, anche i guanti monouso. Durante il pasto e il cambio sarà indossata anche la visiera. 

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