Coronavirus Roma, aereo da Qatar a Fiumicino: stop sbarco passeggeri bengalesi

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Non sono stati fatti sbarcare i 125 passeggeri bengalesi giunti presso lo scalo romano. Rimasti a bordo dell'aereo, sono ripartiti per fare ritorno a Doha

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In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani 81 pazienti. Di questi, 43 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2, 38 sottoposti ad indagini. Quattro pazienti necessitano di terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 511.

Intanto questa mattina oltre 500 tra lavoratori e precari del trasporto aereo (VIDEO) hanno partecipato, all'aeroporto di Fiumicino, ad una manifestazione per chiedere misure di sostegno adeguate per il rilancio di un "comparto strategico" e dei suoi addetti, a seguito dell'emergenza Covid.

Sempre a Fiumicino, è stato fermato lo sbarco di 125 passeggeri bengalesi giunti all'aeroporto con un volo di linea dal Qatar, che ora sono nuovamente in volo per fare ritorno a Doha. (DIRETTA)

19:11 - Negativi i primi 270 tamponi su cittadini bengalesi

"Sono stati processati i primi 270 tamponi effettuati al drive-in della Asl Roma 2 ai componenti della Comunità del Bangladesh e sono risultati tutti negativi. Le procedure proseguiranno nei prossimi giorni in maniera settoriale e mirata con una fortissima collaborazione con le autorità religiose e le associazioni della Comunità. Tutto si sta svolgendo serenamente e nella consapevolezza che è prioritaria la tutela della salute pubblica in una comunità così numerosa e operosa nella città di Roma". Lo comunica l'Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.

17:36 - Italiani a bordo dell’aereo dal Qatar: “Preoccupati, momenti di tensione”

"Preoccupati? Certo, proprio ieri abbiamo saputo che in Qatar c'è stato un caso di Coronavirus. Ora aspettiamo l'esito del tampone che abbiano fatto qui all'aeroporto di Fiumicino". E' il commento all'aeroporto di Fiumicino di Claudio e Francesca, due degli italiani sbarcati nello scalo romano, che si trovavano a bordo dell'aereo proveniente da Doha insieme con i 125 bengalesi respinti per "motivi sanità pubblica". Vicino a loro un'altra coppia di italiani emigrati da diversi anni in Australia. "Torniamo da una vacanza in Thailandia e ora ci fermiamo per qualche giorno in Italia, il nostro amato Paese - spiegano - Se abbiamo timore? Certo. Quando abbiamo saputo, una volta atterrati, che a bordo con noi c'erano più di 120 persone di nazionalità bengalese che sarebbero state respinte, non sono mancati alcuni momenti di tensione." La coppia di romani, un neonato in braccio, vive stabilmente a Doha. "La situazione in Qatar sta migliorando progressivamente e le attività stanno riaprendo progressivamente - raccontano i due all'uscita del Terminal 5, un'area dismessa da tempo chiusa al pubblico e distante dai terminal operativi - Nonostante questo, comunque a Doha è obbligatorio per tutti scaricare un'apposita applicazione che mediante la geolocalizzazione monitora tutti gli spostamenti. In partenza dallo scalo di Doha siamo stati comunque sottoposti al controllo della temperatura e qui a Roma al tampone, compreso il nostro bambino . Ci dicono - concludono i due - che fra poche ore sapremo l'esito dei risultati, speriamo vada tutto bene”.

16:31 - D’Amato: “14 nuovi casi, 9 di ‘importazione'"

"Oggi registriamo un dato di 14 casi e zero decessi. Dei nuovi casi 9 sono casi di importazione e di questi sette hanno un link con viaggiatori di rientro dal Bangladesh con voli già attenzionati". Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. "Un altro caso proviene dall'Olanda con destinazione Somalia e uno proviene dal Brasile - ha aggiunto -. Straordinario afflusso al drive-in della Asl Roma 2 dove tra ieri e oggi sono già stati effettuati oltre 500 tamponi e voglio ringraziare della collaborazione la Comunità del Bangladesh a Roma e le loro autorità religiose. Fino a questo momento non si registrano casi positivi al tampone e sono tutti negativi anche i tamponi eseguiti per il cluster del centro estivo in zona Casilina”.

15:28 - A Rieti guariti gli ultimi 5 malati 

Sono stati dichiarati guariti gli ultimi 5 contagiati dei 414 complessivi individuati in provincia di Rieti dall'inizio della pandemia. La direzione della Asl reatina ha comunicato, infatti, che da oggi la provincia di Rieti è Covid-free. Gli ultimi 5 pazienti guariti si trovano nei comuni di Fara in sabina e Montopoli in sabina. Trentuno è, invece, il numero delle persone ancora in sorveglianza domiciliare, ma nessuna di queste risulta sintomatica, 7 sono invece quelle uscite dall'isolamento.

15:18 - Eseguiti i primi 30 tamponi a passeggeri sbarcati da volo Quatar

"Sono iniziate le operazioni e sono già stati eseguiti i primi 30 tamponi per i viaggiatori del volo dal Qatar autorizzati allo sbarco a Fiumicino. Sono in totale un centinaio i passeggeri autorizzati allo sbarco e i test vengono eseguiti in quanto potenziali casi di contatto. Inoltre è stato attivato il 118 per l'assistenza ad una donna del Bangladesh in stato di gravidanza che verrà trasferita presso il Policlinico Gemelli. Non verrà mai meno l'assistenza sanitaria da parte dei nostri servizi per chi ne ha bisogno". Lo dichiara il Responsabile dell'Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio, Alessio D'Amato. 

15:16 - Sindaco Fiumicino: “Non basta vietare voli diretti”

"Lo avevamo già detto ieri: non basta vietare l'arrivo dei voli diretti. Bisogna evitare le triangolazioni". Lo ha detto il sindaco di Fiumicino Esterino Montino giunto in aeroporto per il volo dal Qatar, dal quale non sono stati fatti scendere 125 passeggeri bengalesi. "I cittadini del Bangladesh non sono scesi dall'aereo e ritorneranno dove sono stati imbarcati - spiega - La mia richiesta all'autorità aeroportuale e a quella sanitaria era di rimandare tutti indietro, tranne gli italiani che tornano nel loro paese e hanno un posto sicuro dove fare la quarantena. Questo perché per tutta la durata di un volo di lunga percorrenza, quindi per diverse ore, tutti sono stati a stretto contatto con un cospicuo numero di persone provenienti da un paese a rischio. Solo impedendo lo sbarco di tutti i passeggeri a bordo si può ottenere dalle compagnie aeree straniere che evitino di trasportare persone che vivono in paesi in cui il virus non è sotto controllo. In ogni caso, tutti gli altri 80 passeggeri sbarcati, saranno sottoposti a tampone e dovranno seguire la quarantena sotto la sorveglianza della Asl Rm3". "Mi auguro che i ministeri competenti affrontino con maggiore profondità il problema che non riguarda solo il Bangladesh, ricordo, ma diversi altri paesi in cui in questo momento la pandemia è al massimo della sua potenza. Certo, serve del coraggio per fare questo", conclude il primo cittadino.

14:46 - Aereo da Qatar a Fiumicino, stop sbarco bengalesi

Non verranno fatti sbarcare e rimarranno quindi a bordo i 125 passeggeri bengalesi giunti all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Doha in Qatar. Ripartiranno per Doha con lo stesso aereo previsto in partenza alle 16.20. Lo si apprende in ambito aeroportuale. I restanti passeggeri, di altre nazionalità - si apprende ancora -saranno sottoposti ai tamponi presso il Terminal 5, lontano dagli altri terminal. I passeggeri saranno quindi poi sottoposti a quarantena.

14:04 - Spallanzani: "81 ricoverati, 511 dimessi"

In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani 81 pazienti. Di questi, 43 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2, 38 sottoposti ad indagini. Quattro pazienti necessitano di terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 511.

13:32 - Unità Crisi Lazio: allarme per aereo da Quatar

L'Unità di Crisi Covid della Regione Lazio lancia l'allarme per un volo in arrivo a Fiumicino dal Qatar con a bordo "135 passeggeri 'indiretti' ovvero originati da Dacca (Bangladesh). Questi secondo la disposizione non dovrebbero sbarcare a Fiumicino". "ENAC emetta una indicazione chiara alle linee aeree affinché non imbarchino, per il tempo stabilito dalla massima autorità sanitaria del Paese, questi passeggeri. La disposizione del Ministro Speranza va rispettata e applicata", conclude il responsabile dell'Unità di Crisi Alessio D'Amato.
"Comunque le nostre squadre di medici e infermieri sono già sul posto, ma dico con estrema chiarezza che non si può scaricare sul solo nostro servizio sanitario regionale questo onere, peraltro senza alcun tipo di programmazione - aggiunge il responsabile dell'Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio, Alessio D'Amato - Occorrono delle regole ferree e chiare, basta fare lo scarica barile, se vogliamo a monte rafforzare la sorveglianza sanitaria ed impedire rischi effettivi di ritorno. Roma non può sostenere questa pressione. Auspico che vengano assunte decisioni che vadano in tal senso nelle prossime ore".

12:22 – A Fiumicino in 500 manifestano per il rilancio del trasporto aereo

Oltre 500 tra lavoratori e precari del trasporto aereo hanno partecipato, all'aeroporto di Fiumicino, ad una manifestazione per chiedere misure di sostegno adeguate per il rilancio di un "comparto strategico" e dei suoi addetti, a seguito dell'emergenza Covid. Tra loro anche lavoratori di Alitalia. Con tante bandiere sindacali, pettorine colorate, striscioni e cartelli ("I lavoratori non pagheranno questa crisi", "basta precariato", "Alitalia unica no holding", "occupazione e salario", "rilanciamo Alitalia, orgogliosi dell'italianità", "Ripartiamo in sicurezza") la protesta, dalle 10.30 alle 12.30, all'esterno del Terminal 3, sotto gli occhi di un nutrito dispositivo di forze dell'ordine, e che si sta svolgendo in maniera tranquilla, è stata indetta dalle Segreterie Regionali e Provinciali del Trasporto Aereo di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Ugl Trasporto Aereo. Presenti anche diversi deputati, tra quali il vice presidente della Camera Fabio Rampelli, e delegazioni di vari partiti, rappresentanze sindacali romane e regionali e forze politiche territoriali. "Nell'aeroporto di Fiumicino sono presenti oltre 15mila lavoratori del Trasporto aereo: soltanto Alitalia ne conta 12mila. Si tratta di persone e famiglie fortemente preoccupate per la ripresa di un settore che non può restare invisibile - hanno affermato i sindacalisti alternatisi al microfono - Si tratta di una crisi che non può essere sottostimata, e che, soprattutto, non può essere pagata a caro prezzo dai dipendenti, adesso in cig e operativi soltanto per poche ore: molti di loro, ancora in attesa dell'erogazione degli ammortizzatori sociali, sono senza risorse economiche da mesi". Ancora più preoccupante è la situazione riguardante gli stagionali: "Persone fondamentali per l'efficienza del comparto nei periodi di picco, per le quali al momento non è prevista alcuna forma di sostegno. Abbiamo fatto presente alla Regione Lazio che si tratta di una situazione inaccettabile, senza ottenere risposte adeguate. Come possono fare queste famiglie a tirare avanti?", hanno aggiunto.

9:46 – A Fiumicino distribuiti 14 mila beni di prima necessità

Assistite oltre 6.000 famiglie e distribuite oltre 14 mila forniture di beni di prima necessità, allestite nei due centri alimentari di Maccarese e Fiumicino. Sono i numeri forniti dal sindaco di Fiumicino, Esterino Montino che, alla tensostruttura di via del Faro, ha incontrato e ringraziato le volontarie e i volontari di Croce Rossa, Misericordia, Caritas, Sant'Egidio, Comunità di Sant'Egidio, Associazione per i disabili Onlus, Associazione Il cuore di Cristiano, Chiesa Evangelica, Fratres, cooperative Presenza Sociale e Octopus che, assieme alla Protezione Civile e alla Polizia Locale, in questi mesi hanno aiutato con la distribuzione dei beni di prima necessità alle famiglie del territorio in difficoltà economica a causa della pandemia. "Senza il loro contributo appassionato e instancabile non saremmo riusciti ad assistere oltre 6000 famiglie - sottolinea Montino - All'inizio qualcuno ha criticato la nostra scelta di non distribuire i buoni pasto ma di fornire direttamente ciò di cui le famiglie avevano bisogno. Ma questa decisione si è rivelata giusta. Non solo ha dato vita a una vera e propria gara di solidarietà tra le aziende del territorio che ci hanno donato quello che potevano, ma ci ha dato la possibilità di avere la possibilità di continuare ad assistere le persone che ne hanno bisogno per tutta l'estate, mentre molti comuni hanno esaurito i fondi molto prima. I volontari hanno gestito una mole impressionante di richieste, esaminandole una ad una per assicurarsi che gli aiuti arrivassero a chi ne aveva davvero bisogno. A tutti va il mio più caloroso ringraziamento, a nome di tutta la città".

8:50 - Domani riapre il Drive In Cinema Paolo Ferrari ad Ostia

Autorizzata per domani l'apertura del "Drive In Cinema Paolo Ferrari" ad Ostia: l'inaugurazione, fissata in un primo momento sabato scorso, era slittata per consentire il completamento degli allestimenti ed ora è confermata per la serata di domani, alle 21.30. "La Commissione di Vigilanza che aveva chiesto degli aggiustamenti - comunica l'organizzazione di Cineland - ha dato ieri il via libera ed approvato il progetto". Sarà "Tolo Tolo", il film diretto e interpretato da Checco Zalone ad aprire le serate. Il Drive In è stato realizzato su di un'area di circa 60 mila mq, adiacente ai parcheggi della multisala Cineland in grado di ospitare fino a 460 auto e 50 moto/motorini (capienza totale 986 persone): a questi ultimi, è stata dedicata una sdraio completa di cuffie per poter ascoltare il film.
L'ascolto dall'auto potrà avvenire attraverso l'autoradio: il segnale audio del film, infatti, verrà trasmesso via FM stereo. Lo schermo di 250 metri quadri sarà visibile da ogni parte del piazzale. Ogni piazzola di sosta è di circa 10 mq e le auto distano mediamente circa 7 metri l'una dall'altra. Spettacolo unico in programma tutte le sere dalle 21. Per il X Municipio di Roma il nuovo Drive In di Cineland è una sorta di ritorno al passato. Sulla Colombo, infatti, sorgeva in un'area compresa tra Casalpalocco e l'Axa, il "Metro Drive", il primo ad essere aperto in Italia e che vantava il più grande schermo tra quelli presenti in Europa.

7:21 - Vertice sulla movida a Roma: in campo più forze dell'ordine

Rafforzare il presidio nelle zone della movida di Roma, aumentando il numero di pattuglie di Polizia Locale e forze dell'ordine. Questa la decisione, a quanto si apprende, assunta durante il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che si è svolto ieri in Prefettura alla presenza, tra gli altri, della sindaca di Roma, Virginia Raggi. Al momento sarebbero invece stati esclusi provvedimenti restrittivi sulle zone maggiormente esposte al rischio assembramenti.

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