"Il nostro settore ha subito un calo tremendo", e "tutto è stato rimandato al 2021 - spiega Luciano Paulillo, presidente dell'associazione Airb -. Chiediamo al governo aiuti, per arrivarci al 2021"
Flash mob a Roma delle imprese del settore Wedding: una decina di 'spose', con tanto di marcia nuziale e ombrellini per ripararsi dal sole, ha sfilato davanti a palazzo di Montecitorio reggendo cartelli con slogan come "Ridateci la libertà di festeggiare" (LE FOTO).
L'idea è dell'Associazione italiana regalo, bomboniere, confetti e wedding (Airb) che punta a chiedere al governo una mano per far sopravvivere il settore, gravemente colpito dall'emergenza sanitaria. Cerimonie e feste nuziali infatti sono ancora sospese a causa delle misure per prevenire il contagio da coronavirus (LA DIRETTA), mentre è tornata possibile la celebrazione dei matrimoni.
Le richieste delle imprese
Secondo l'associazione, circa il 90% delle cerimonie sono state rinviate al 2021. "Il nostro settore ha subito un calo tremendo: da 219 mila matrimoni celebrati nel 2019, oggi siamo a circa 8000. Tutto è stato rimandato al 2021 - spiega Luciano Paulillo, presidente dell'associazione Airb -. Quindi chiediamo al governo aiuti, per arrivarci al 2021. Circa 500 mila operatori del settore, e di conseguenza le loro famiglie, rischiano la disoccupazione". Tra le richieste, Paulillo ha elencato: "il credito di imposta per gli affitti commerciali e un fondo perduto, visto che soprattutto il comparto della bomboniera ha un fatturato completamente azzerato. Quindi come si fa a sostenere impegni economici tra tasse, affitti, utenze? E' praticamente impossibile". E ha concluso: "Senza cerimonia e senza festa, il nostro settore non va avanti. Speriamo nel Governo, che ci faccia arrivare al prossimo anno".