Coronavirus Roma, tamponi a tappeto sulla comunità del Bangladesh

Lazio

Si comincerà da lunedì 6 luglio. "Sono stati avvisati i medici di medicina generale - spiega l'assessore regionale Alessio D'Amato - ed è stato contattato l'Amministratore delegato di Aeroporti di Roma per rappresentare l'esigenza di stringere i controlli sulle provenienze e garantire la quarantena per chi proviene dal Bangladesh

Dopo aver registrato nella comunità del Bangladesh di Roma diversi casi di positività al Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - L'EMERGENZA A ROMA), circa una decina, è stato deciso di eseguire tamponi a tappeto sui suoi componenti. Lo ha annunciato l'assessore alla sanità del Lazio, Alessio D'Amato, specificando che l'attività comincerà da lunedì 6 luglio. "Sono stati avvisati i medici di medicina generale - spiega l'assessore - ed è stato contattato l'Amministratore delegato di Aeroporti di Roma per rappresentare l'esigenza di stringere i controlli sulle provenienze e garantire la quarantena per chi proviene dal Bangladesh".

Tamponi in via Nicolò Forteguerri

La Regione ha invitato la comunità bengalese a recarsi presso il drive in di via Nicolò Forteguerri, nella zona sud di Roma, per eseguire i tamponi. In aggiunta ai casi di positività registrati nella comunità del Bangladesh nei giorni scorsi, che hanno portato alla chiusura di due locali a Fiumicino, oggi nella Asl Roma 2 è stato accertato un caso al Policlinico Casilino di un uomo rientrato dal Bangladesh. Sono state attivate le procedure di contact tracing internazionale. Anche al Policlinico Umberto I è stato registrato un caso di positività di una persona proveniente dal paese asiatico.

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