Coronavirus Roma, focolaio San Raffaele: 77 casi e tre morti

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Dei sette nuovi casi si registra un altro operatore sanitario del Policlinico Umberto I, mentre tutti gli altri operatori e pazienti del reparto del nosocomio romano, sanificato, sono risultati negativi al tampone

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Roma

 

Arrivano a quota 77 i casi di positività legati al cluster del San Raffaele-Pisana a Roma. Inoltre, si registrano tre decessi, l'ultimo è un paziente proveniente dalla struttura morto al Gemelli.
Nel frattempo, sono ricoverati all'istituto Spallanzani di Roma "84 pazienti. Di questi 33 sono casi confermati Covid-19, di cui 18 attualmente ancora positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV 2, 51 sottoposti a indagini", si legge sul bollettino. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

19:27 - D'Amato: "A strutture del San Raffaele sono correlati 36 decessi"

"Respingo al mittente le accuse di bullismo fatte da alcuni parlamentari della Lega in riferimento al mancato pagamento dello stipendio dei lavoratori della San Raffaele di Rocca di Papa attribuendolo addirittura alla responsabilità della Regione: ricordo che alle strutture del San Raffaele sono correlati ad oggi 345 casi positivi e 36 decessi". Così in una nota l'assessore alla sanità del Lazio, Alessio D'Amato. Al San Raffaele Rocca di Papa, spiega D'Amato, "sono attribuibili 166 casi positivi e 21 decessi e complessivamente le strutture afferenti al gruppo San Raffaele operanti nel Lazio (Cassino, Montecompatri, Rocca di Papa e IRCCS Pisana) hanno avuto ad oggi, compreso l'ultimo focolaio, 345 casi positivi e 36 decessi e due Procure al lavoro. Imputare questo alle decisioni della Regione è assolutamente ignobile. Il nostro compito è stato e sarà sempre quello di tutelare la salute pubblica e coloro che hanno sbagliato dovranno assumersi le loro responsabilità senza alcun pregiudizio. Chi ha tradito gli anziani ha tradito la fiducia del Servizio sanitario regionale". "Per quanto riguarda gli operatori della struttura di Rocca di Papa ritengo illegittime, come ribadito anche in note ufficiali dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, le procedure di licenziamento messe in atto, queste sì che sanno di vero e proprio ricatto occupazionale", conclude D'Amato.

16:42 - Roma, 77 casi e 3 morti in focolaio San Raffaele

Arrivano a quota 77 i casi di positività legati al cluster del San Raffaele-Pisana a Roma. Inoltre, si registrano tre decessi, l'ultimo è un paziente proveniente dalla struttura morto al Gemelli. Oggi su un totale di 20 casi positivi rilevati nel Lazio 7 sono riconducibili al cluster e di questi due sono stati registrati a Latina e Rieti (quest'ultimo parente di un paziente deceduto). Dei sette nuovi casi si registra un altro operatore sanitario del Policlinico Umberto I, mentre tutti gli altri operatori e pazienti del reparto del nosocomio romano, sanificato, sono risultati negativi al tampone. Da questa mattina sono stati richiamati al drive-in i pazienti e contatti stretti dimessi da San Raffaele-Pisana a partire dall'uno maggio per i test sierologici. Sono stati inoltre effettuati i secondi test su operatori e pazienti e al momento tutti negativi.

Proseguono le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le Forze dell'ordine, L'indagine di sieroprevalenza ha superato quota 100 mila test. I decessi sono stati 6, mentre continuano a crescere i guariti che sono stati 63 nelle ultime 24h e complessivamente raggiungono le 4.596 unità. Oggi sono in distribuzione presso le strutture sanitarie del Lazio 166.000 mascherine chirurgiche, 46.000 maschere FFP2, 5.550 maschere FFP3, 3.550 tute, 14.400 cuffie.

15:39 - Clienti ballano accalcati, chiuso ristorante a Roma

La polizia ha disposto la chiusura per quattro giorni di un noto ristorante di Roma sulla via Appia, nell'ambito dei servizi finalizzati al contrasto e al contenimento del diffondersi del virus Covid-19. Durante i controlli, gli agenti della divisione Polizia amministrativa e sociale della Questura di Roma hanno accertato che nel locale erano presenti 250 persone delle quali circa la metà, una volta terminata la cena, ballava accalcata senza mascherine e senza rispettare il distanziamento interpersonale previsto. Gli agenti, oltre ad applicare al gestore le sanzioni previste per il mancato rispetto dei protocolli di sicurezza Covid, hanno anche disposto l'immediata chiusura del ristorante per 4 giorni per "impedire la prosecuzione della violazione".

14:25 - Anas: "Traffico riparte, a giugno calo limitato a meno 20%"

Il traffico stradale riparte con la Fase 3. La riapertura dei confini tra le regioni del 3 giugno segna una netta ripresa sulla rete Anas dopo il crollo dovuto al lockdown per l'emergenza da Covid-19. Nella prima settimana di giugno, infatti, l'Indice di Mobilità Rilevata (IMR) sull'intera rete Anas registra un decremento dei veicoli totali del 20% rispetto agli stessi giorni del 2019 contro il -81% per i veicoli leggeri e il -49% per quelli pesanti dell'ultima settimana di marzo. A inizio giugno, invece, segnala l'Anas, la circolazione dei veicoli pesanti sale, rispetto a fine marzo, dal 51% al 78%, mentre quella di quelli leggeri, in costante incremento da dieci settimane, dal 19% all'80%.
La ripresa, spiega ancora la società, è cominciata già con la fase 2 con la riapertura dei confini comunali. Infatti, rispetto a maggio 2019, il traffico dei veicoli pesanti nella seconda metà di maggio 2020, sulla rete Anas ha subito una flessione in media di circa il 14%, che si riduce al 7% nell'ultima settimana del mese. Il giorno più significativo della ripresa è stato proprio mercoledì 3 giugno quando sull'intero territorio nazionale il traffico si attesta in totale al 90% rispetto al mercoledì corrispondente dello scorso anno, il 5 giugno 2019. Il Lazio e il Grande Raccordo Anulare di Roma sono rispettivamente la regione e l'arteria stradale che hanno recuperato più velocemente il calo tanto che proprio il 3 giugno entrambe registrato un incremento del 130%.

13:50 - Assohotel: "Sabato primo cliente straniero, festeggeremo"

"Festeggeremo sabato il primo cliente straniero che vediamo dopo 4 mesi di fermo forzato": così annuncia Francesco Gatti, presidente di Assohotel Roma Confesercenti. Dopo mesi di silenzio e camere vuote, con solo qualche limitata presenza di clienti Italiani a Roma per lavoro, si registra un primo segnale positivo con il ritorno dei primi turisti stranieri. "Il primo pernottamento post lockdown di un turista straniero nella struttura del presidente Gatti verrà celebrato con l'offerta di un brindisi di benvenuto e particolari attenzioni nella meravigliosa SPA, per riaffermare la capacità e qualità dell'accoglienza turistica nelle atmosfere uniche della primavera-estate romana - spiega Gatti -. Sabato 13 è previsto l'arrivo del primo cliente straniero dopo il lungo fermo, sono emozionato e insieme allo staff riproporremo tutte quelle attenzioni che sono tradizione dell'accoglienza alberghiera romana. Festeggeremo l'arrivo con un brindisi di benvenuto".

12:33 - Lo Spallanzani: "Ricoverati 84 pazienti, finora 472 dimessi"

In questo momento sono ricoverati all'istituto Spallanzani di Roma "84 pazienti. Di questi 33 sono casi confermati Covid-19, di cui 18 attualmente ancora positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV 2, 51 sottoposti a indagini. Quattro i pazienti che necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o in altre strutture territoriali sono a questa mattina 472". Lo si apprende dal bollettino medico di oggi dell'Istituto.

10:15 - Il Campidoglio al lavoro per valutare riapertura centri anziani

L'Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale sta portando avanti il lavoro di raccordo con i Municipi per la riapertura dei Centri Sociali Anziani. "La priorità è la tutela della salute dei cittadini e, in tal senso, L'Amministrazione Capitolina non può permettere che siano commesse leggerezze", spiega il Campidoglio il quale ricorda in una nota che "nel quadro delle linee guida emanate dalla Regione Lazio, l'Amministrazione Capitolina sta portando avanti un intenso lavoro di raccordo con il territorio, volto a sondare la disponibilità alla riapertura dei presidenti e dei coordinatori dei centri anziani e la garanzia da parte dei Municipi per l'attuazione di misure specifiche per la tutela della salute degli utenti, in quanto in una fascia d'età particolarmente delicata in relazione all'emergenza sanitaria da Covid-19. Il lavoro di raccordo volto a valutare la riapertura del servizio, su cui l'Amministrazione Comunale è pienamente operativa anche con l'apporto della task force capitolina per il Sociale istituita dall'assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Veronica Mammì, proseguirà nei prossimi giorni. La decisione sulla riapertura non potrà prescindere - conclude il Campidoglio - dalla valutazione del rischio di esporre al potenziale contagio le persone anziane che usufruiscono del servizio".

8:39 - Il direttore sanitario dello Spallanzani, Vaia: "Basta a chi la spara più grossa"

"Intorno al coronavirus si stanno conducendo troppe battaglie personali, politiche ed economiche. Non bisogna disorientare la opinione pubblica". Così il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, in un post su Facebook. "Sento olezzo sgradevole - aggiunge - basta a chi la spara più grossa per conquistare titoli di giornali. Il messaggio deve essere chiaro e comprensibile. In Italia e sopratutto da noi stiamo uscendo da questa terribile pandemia. Riapriamo la società, tutta, anche e sopratutto la scuola e tutto ciò che possa ritemprare lo spirito: lo sport, il teatro, la musica, tenendo sempre ferme le regole. La politica investa senza abbandonarsi a polemiche senza fine, in un ritrovato spirito di servizio e vocazionale, come auspicato dal nostro Presidente della Repubblica nella recente visita allo Spallanzani - conclude Vaia -. Altri messaggi non servono".

7:22 - Direzione Umberto I: "Reparto è stato sanificato"

"I primi 15 operatori del reparto, che hanno avuto contatto col collega infetto, sono stati sottoposti a tampone, che è risultato positivo in un caso. Entro oggi saranno noti i risultati dei test effettuati sugli altri operatori. Il reparto è stato sanificato e il personale interessato è sottoposto a sorveglianza attiva domiciliare". Lo rende noto la direzione aziendale del Policlinico Umberto I. "Un infermiere del Policlinico Umberto I -ricostruisce la nota - operante presso il reparto di Malattie Tropicali, dopo aver informato il medico competente di aver accusato sintomi febbrili ed essere stato invitato a restare a casa e a effettuare il tampone nasofaringeo, che ha dato risultato positivo. Lo stesso ha poi dichiarato di avere avuto contatti con una infermiera dell'IRCCS San Raffaele Pisana, recentemente risultata anch'ella positiva al tampone. Immediatamente si è provveduto a eseguire il tampone sui 13 ricoverati presenti a reparto, uno dei quali è risultato positivo ed è stato subito trasferito al reparto di Malattie Infettive Covid".

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