Per la ricercatrice di Campobasso che ha contribuito a isolare il Coronavirus si apre definitivamente la strada della ricerca
L'Istituto Spallanzani di Roma ha chiesto di poter procedere all'assunzione di Francesca Colavita, la ricercatrice 30enne di Campobasso che insieme a Maria Rosaria Capobianchi e Concetta Castilletti ha isolato il Coronavirus (ULTIMI AGGIORNAMENTI - MAPPA ANIMATA DELLA DIFFUSIONE - GLI EVENTI ANNULLATI NEL MONDO). L'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani ha infatti chiesto all'Azienda sanitaria regionale del Molise, ottenendo il nulla osta, di poter attingere alla graduatoria dei vincitori e idonei al concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di dirigente Biologo della disciplina di Microbiologia e Virologia che vede la giovane ricercatrice collocata al 17/o posto. La richiesta dell'istituto nei confronti di Colavita è nata "in considerazione della vocazione per la ricerca piuttosto che per l'assistenza, nonché per la lodevole attività professionale che ha assicurato nell'ambito dell'emergenza sanitaria attuale di rilevanza nazionale e internazionale".
La carriera
La giovane ricercatrice, da 4 anni nel laboratorio di Virologia dell'istituto nazionale, in precedenza ha effettuato diverse missioni in Sierra Leone per fronteggiare l'emergenza Ebola. Allo Spallanzani aveva un contratto di collaborazione e lavorava presso il laboratorio di Virologia e Biosicurezza. Ha partecipato anche a progetti di sicurezza e cooperazione allo sviluppo in Sierra Leone nel laboratorio installato presso il Princess Christian Maternity Hospital di Freetown.