Si fingevano top manager per truffare banche e Inps: 5 arresti a Roma

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

Riuscivano a ottenere prestiti e finanziamenti modificando le coordinate di accredito della pensione attraverso l'appropriazione fraudolenta della documentazione Inps di dirigenti pensionati. Tra le persone prese di mira anche Raffaele Bonanni e Vito Gamberale

Arrestate a Roma cinque persone con l'accusa di truffa, accesso abusivo a sistema informatico o telematico e sostituzione di persona. Secondo gli investigatori si fingevano top manager per truffare banche ed enti come l'Inps per richiedere finanziamenti o prestiti. Durante l'operazione, denominata Robin Hood, i carabinieri della compagnia Roma Centro hanno eseguito un'ordinanza, emessa dal gip su richiesta della procura, che prevede il carcere per una delle persone coinvolte e i domiciliari per le altre quattro. Il gruppo criminale, è riuscito a carpire i dati sensibili delle vittime e, in almeno un caso, ad appropriasi anche della "pensione d'oro" di uno di loro.

Le indagini

A quanto ricostruito dagli inquirenti, i truffatori riuscivano a ottenere prestiti e finanziamenti modificando le coordinate di accredito della pensione attraverso l'appropriazione fraudolenta della documentazione Inps di top manager pensionati. I dati, secondo le accuse, li ottenevano con la compiacenza di un dipendente dell'Inps, ora deceduto. Potevano contare anche sulla complicità di un dipendente dell'VIII Municipio di Roma, da cui ottenevano dati reali per riprodurre carte d'identità e codici fiscali. L'indagine è scattata dopo la denuncia di Vito Gamberale, ex manager con un passato in Telecom e Autostrade, che nel febbraio del 2018 non si è trovato accreditato la pensione mensile di 24 mila euro che era, invece, stata dirottata su un conto estero dagli arrestati. A capo del gruppo c'era L. P., già in passato coinvolto in vicende di truffa. Gli indagati, secondo quanto accertato dal pm Antonio Clemente, riuscivano ad ottenere prestiti, cessioni del quinto, finanziamenti attraverso l'appropriazione fraudolenta della documentazione Inps.

Presi di mira anche Ciucci, Bonanni e Sarmi

Tra i top manager presi di mira ci sono anche l'ex presidente e amministratore delegato di Anas, Pietro Ciucci, l'ex numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, e l'ex amministratore delegato del Gruppo Poste Italiane e attuale vicepresidente Sia, Massimo Sarmi.

L'intercettazione

"Bonanni? Non vale manco la pena, prende pochissimo, 4 mila euro". Sono le parole di uno dei truffatori riportate in una intercettazione citata nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Maria Mattioli. Bonanni a loro detta, percepiva una pensione troppo bassa, ma nei suoi confronti è stata organizzata un'altra truffa ottenendo un prestito a suo nome. Tra le carte presentate per ottenere il fido anche una carta di identità falsa con la foto di Bonanni presa online. L'ex segretario della Cisl aveva sporto denuncia dopo che gli era stata comunicato l'ok per un prestito di 55 mila euro da lui mai sollecitato.

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