Roma, fermato un sospettato per la donna uccisa a Ponte Sisto

Lazio
Il luogo del ritrovamento del cadavere (ANSA)

Imen Chatbouri è stata trovata senza vita sulla banchina del Tevere il 2 maggio. Secondo gli inquirenti, Le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza incastrerebbero l'uomo

Un cittadino romeno di 29 anni, sospettato dell'omicidio della tunisina Imen Chatbouri, è stato fermato dalla polizia. La donna è stata trovata morta la mattina di giovedì 2 maggio sulla banchina del Tevere, all'altezza di Ponte Sisto, nel centro di Roma. Secondo gli inquirenti, le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza inchioderebbero l'uomo.

Il sospettato

Da quanto si è appreso, il 29enne, ha precedenti per reati contro il patrimonio. Agli inquirenti resta ancora da chiarire il movente dell'omicidio, tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella di una lite nata per un rifiuto della donna alle sue avances.

La ricostruzione degli inquirenti

Secondo gli investigatori, la donna si sarebbe incontrata con un uomo in un bar di piazza Venezia che l'avrebbe seguita fino a Ponte Sisto, per poi aggredirla alle spalle, prenderla per le caviglie e scaraventarla di sotto. Chatbouri, al momento dell'aggressione, era appoggiata sul parapetto con i gomiti. L'ipotesi seguita dagli inquirenti è che l'ex atleta tunisina e il 26enne romeno si siano conosciuti proprio quella sera e abbiano trascorso la serata insieme in alcuni locali del centro prima dell'omicidio. 

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