"Onore a Mussolini", striscione degli ultras della Lazio a Milano. 22 identificati

Lazio
Lo striscione srotolato dagli Irriducibili della Lazio a piazzale Loreto

Un gruppo di neofascisti, giunti nel capoluogo lombardo in occasione della partita di Coppa Italia contro il Milan, ha srotolato lo striscione vicino a piazzale Loreto, luogo in cui vennero esposti i cadaveri del dittatore e della sua amante, Claretta Petacci

Un gruppo di neofascisti ha srotolato vicino a Piazzale Loreto, a Milano, uno striscione con la scritta 'Onore a Mussolini Irr'. Si tratterebbe di un gruppo di Irriducibili della Lazio, che questa sera, mercoledì 24 aprile, affronta, a San Siro, il Milan in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia (LA FOTOGALLERY DEL MATCH). Sembra che, dopo il blitz, i neofascisti si siano dileguati all'istante. L'ipotesi di reato è di 'manifestazione fascista', prevista dall'articolo 5 della Legge Scelba del 1952. Prima di iscrivere formalmente il fascicolo, però, la Procura milanese deve attendere l'informativa dalla Digos, che ha attivato le procedure di identificazione, anche grazie alla fotografia scattata da un passante all'inizio di corso Buenos Aires, dove è avvenuto il blitz. 

Le identificazioni

Da quanto si è saputo, investigatori e inquirenti hanno identificato con grande probabilità l'uomo che, di fronte agli altri ultras, ha incitato a gridare il 'presente' per Mussolini, con tanto di saluti romani. Si tratta di un capo curva laziale, già noto agli investigatori, ma ora la Digos sta effettuando ancora verifiche e comparazioni sulle immagini a disposizione per arrivare a un'identificazione certa e completa. In più, dopo una serie di controlli in varie zone della città, dove stasera si giocherà Milan-Lazio, gli investigatori hanno individuato ed identificato anche altri 22 ultras, sospettati di aver preso parte al blitz. Nei loro confronti gli accertamenti proseguiranno sempre analizzando tutte le immagini a disposizione, comprese le telecamere della zona di corso Buenos Aires, anche perché gli ultras si coprivano il volto con lo striscione alzato fin sopra la testa. Forse già venerdì 26 aprile, in Procura potrebbe arrivare un'informativa della Digos con le denunce a carico dei tifosi, che, a quel punto, saranno formalmente iscritti nel registro degli indagati.

I precedenti

L'articolo 5 della Legge Scelba punisce con la reclusione fino a tre anni "chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste". A febbraio il Tribunale di Milano aveva assolto, perché "il fatto non sussiste", tre persone accusate di avere violato l'articolo durante una cerimonia commemorativa dei caduti della Repubblica Sociale, che si svolge ogni anno al campo X del cimitero Maggiore di Milano. In quel caso il giudice ha ritenuto che l'avere urlato il motto nazista 'Sieg Heil' ed esposto uno stendardo della 'associazione combattenti 29esima divisione granatieri Waffen-SS' poteva essere ritenuta una "manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantita", che non aveva attentato alla "tenuta dell'ordine democratico". Una manifestazione "costituzionalmente garantita, all'interno di un contesto commemorativo". Il blitz di oggi, però, è avvenuto in strada davanti ai passanti. Sempre di recente, poi, il PM di Milano Piero Basilone ha chiesto tre mesi di carcere per quattro dirigenti di 'Lealtà Azione', per una manifestazione con saluti romani sempre al campo X del cimitero Maggiore, il 25 aprile 2016. 

Anpi chiede applicazione leggi Scelba e Mancino

Piazzale Loreto è uno dei luoghi simbolo della Resistenza milanese, dove vennero esposti i cadaveri di quindici partigiani e, otto mesi più tardi, quelli dello stesso Mussolini e di Claretta Petacci. "Chiediamo alle autorità di individuare i responsabili", le parole del presidente milanese dell'Anpi, Roberto Cenati. "Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte applicando le leggi Scelba e Mancino, è ora di dire basta", ha poi aggiunto.
E ancora: "È una cosa allucinante - prosegue Cenati -. Una nostra iscritta ci ha avvisato dello striscione portato da una settantina di persone, che hanno intonato canti e slogan fascisti e hanno fatto il saluto romano".

Salvini: "Nessuna tolleranza"

"Ho fatto i complimenti alle forze dell'ordine che hanno identificato 14 idioti che invece di andare a vedere una partita di pallone vanno in giro a far casino", ha detto il ministro degli Interni Matteo Salvini così ha parlato dei tifosi laziali che a piazzale Loreto hanno srotolato uno striscione con scritto 'onore a Mussolini. "Non tollero e non tolleriamo nessuna forma di violenza fisica e verbale", ha aggiunto. "Abbiamo dimostrato che il calcio deve tornare ad essere occasione di incontro e non di rissa e ringrazio le forze dell'ordine che stanno tenendo sotto controllo Milano in una giornata non facile". 

Pisapia: "Sfregio a Milano"

"È un autentico sfregio a Milano, Città medaglia d'oro della Resistenza", secondo l'ex sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia. "Domani - ha aggiunto l'ex primo cittadino, ora capolista del PD alle europee - la città, in occasione della manifestazione in ricordo del 25 aprile, cancellerà questa inquietante e vergognosa provocazione neofascista. I valori della resistenza sono le radici su cui si è costruita la nostra Repubblica".

PD: "Migliore risposta è corteo di domani"

"La storia li ha già sconfitti, se ne facciano una ragione. La migliore risposta a questi 'signori', che arrivano in piazza per srotolare uno striscione e poi fuggono a gambe levate, sarà il corteo di domani. Alla luce del sole, nel giorno della Liberazione, sfileremo per le vie di Milano per celebrare i valori della nostra Repubblica antifascista. Dopo aver annunciato di disertare le celebrazioni del 25 Aprile, pretendiamo una presa di posizione da parte di questo Governo. Salvini, ministro degli Interni, condanni apertamente chi viola le leggi dello Stato". Così la segretaria metropolitana del PD, Silvia Roggiani.

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