Riciclaggio di auto e pezzi di ricambio: 12 arrestati a Roma

Lazio

Nell'attività criminale erano coinvolti anche due autodemolitori della periferia di Roma che avevano il compito di far sparire definitivamente le parti delle auto 'scomode' frantumandole dentro le presse 

Arrestate 12 persone tra Roma e il litorale laziale nell’operazione eseguita dagli agenti della polizia stradale contro il riciclaggio internazionale di auto. Le indagini hanno permesso di recuperare un centinaio di veicoli rubati, a volte già smontati e ridotti in pezzi di ricambio, insieme a documenti e attrezzature. A capo della banda c'era, secondo le accuse, un cittadino albanese già noto alle forze di polizia, che si avvaleva della stretta collaborazione di due fidati complici italiani. Coinvolto anche un gruppo di persone a cui erano affidati incarichi precisi, come il furto delle auto e il trasporto in officine improvvisate per lo smontaggio.

Smontavano le auto e rivendevano i pezzi

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, in una prima fase venivano individuate le auto da 'cannibalizzare', poi venivano smontati i pezzi di ricambio costosi che, privati degli elementi identificativi, venivano immessi nel mercato internazionale clandestino, anche attraverso i circuiti di vendite online. Parallelamente venivano rubati i veicoli di grossa cilindrata da vendere in nero. Le auto ‘ripulite’ erano in seguito distribuite in Italia e nei paesi dell'est Europa. Nell'attività criminale erano coinvolti anche due autodemolitori della periferia di Roma. Secondo le accuse avevano il compito di far sparire le parti delle auto ‘scomode’ distruggendole dentro le presse. L'operazione, denominata 'Hybrid', è stata coordinata dal pool ‘reati gravi contro il patrimonio’ della Procura di Roma. Delle dodici persone arrestate dieci sono finite in carcere e due si trovano ai domiciliari.

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