Referendum giustizia, votare sì o no? Gli esperti e il quesito 3: separazione funzioni

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Diletta Giuffrida

"Volete abrogare la norma che prevede la possibilità di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero e viceversa?". E' questo il contenuto del terzo quesito del referendum in materia di giustizia su cui gli italiani sono chiamati a esprimersi domenica 12 giugno dalle 7 alle 23

Domenica 12 giugno gli italiani sono chiamati a esprimersi sui 5 quesiti dei referendum in materia di giustizia ammessi dalla Corte Costituzionale. Si tratta di referendum abrogativi, si chiede dunque agli elettori se vogliono o no abolire una legge o un atto avente valore di legge. Perché la consultazione sia valida è necessario che si rechino alle urne, aperte dalle 7 alle 23, metà degli aventi diritto al voto più uno. 

Separazione delle funzioni

Con il terzo quesito si chiede agli italiani se intendono separare le funzioni tra magistrati e giudici puntando a rendere definitiva la scelta all'inizio della carriera di una o dell'altra funzione. In caso di vittoria dei sì si eliminerebbe la possibilità di passare dalla funzione di giudice a quella di pm e viceversa. Nel caso di vittoria dei no resterebbe in vigore la legge Mastella del 2007 che prevede al massimo 4 passaggi da una funzione all’altra, con l’obbligo però per il magistrato di cambiare regione. Se la legge Cartabia passasse così com’è anche al Senato i passaggi di funzione consentiti nel settore penale, entro i primi 10 anni di carriera, si ridurrebbero rispetto alla legge attualmente in vigore a uno solo. 

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