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Chi è Pietro Benassi, il sottosegretario ai Servizi segreti nominato dal Cdm

Politica
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Diplomatico di lungo corso, ex ambasciatore italiano a Berlino, europeista, nel 2018 è diventato consigliere diplomatico del premier Giuseppe Conte. Ora l'incarico come “autorità delegata” del governo per i servizi di sicurezza

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È Pietro Benassi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega ai Servizi scelto dal Consiglio dei ministri. Ambasciatore, Capo di gabinetto dei ministri degli Esteri Emma Bonino e Federica Mogherini, Benassi è stato finora consigliere diplomatico del premier Giuseppe Conte, rapporto iniziato nel primo esecutivo targato M5s-Lega e proseguito con il Conte-bis. È una nomina con cui Conte tende una mano nell’ambito della crisi di governo sorta dopo l’abbandono delle ministre di Italia viva, Teresa Bellanova e Elena Bonetti, chiudendo una questione, quella della delega ai Servizi segreti, su cui era stato attaccato proprio dal leader di Iv Matteo Renzi, che chiedeva al premier di affidarla a una persona terza.

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Ex ambasciatore a Berlino

È nel governo M5S-Lega che Benassi fa valere il suo curriculum europeista. Forte dell'esperienza da ambasciatore italiano a Berlino, Benassi fa infatti da primo collegamento tra il premier del governo "giallo-verde" e la cancelliera tedesca Angela Merkel. E da lì in poi il sodalizio con Conte non si è mai indebolito. Un sodalizio fatto anche di una collaborazione strettissima coltivata tra il 2018 e l'inizio del 2021.

Una carriera nella diplomazia

La carriera di Benassi, 62 anni, romano d'origine, è stata tutta nella diplomazia. Come si legge nel curriculum pubblicato sul sito del governo, prima di essere ambasciatore a Berlino (dal 2014 al 2018) e di fungere da capo di gabinetto alla Farnesina, Benassi è stato ambasciatore a Tunisi, dal 2009 al 2013, ovvero nei turbolenti mesi della Primavera araba. La sua carriera è iniziato al dipartimento affari economici della Farnesina, per poi fare tappa a Cuba e a Varsavia.

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Il legame stretto con Conte

Con Conte, invece, è a Bruxelles che Benassi affronta i dossier più delicati, da quello dell'immigrazione, alla manovra in cui furono varati reddito di cittadinanza e quota 100. Fino all'ultima sfida del Next Generation Ue. A lui, ora, spetterà guidare uno dei rami del governo finito più nel mirino dell'opposizione e di Iv. A cominciare dal caso della missione segreta in Italia del General Attorney dell'amministrazione Trump William Barr per il caso Russiagate.

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