Lello Ciampolillo, chi è il senatore ritardatario che ha aiutato il governo

Politica
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Nato a Bari il 2 febbraio 1972, il suo vero nome è Alfonso. Si candidò a sindaco della sua città senza successo, ma poi è stato eletto per due volte senatore. Da circa un anno non fa più parte dal Movimento 5 Stelle, ma il suo voto di ieri è tra quelli che hanno permesso a Giuseppe Conte di ottenere la fiducia. Tuttavia non è la prima volta che fa parlare di sé

Il voto al fotofinish al Senato di Lello Ciampolillo ha aiutato il premier Giuseppe Conte a ottenere la fiducia a Palazzo Madama. Il nome del senatore era fino a ieri poco conosciuto, ora spopola sul web e sui giornali. Ma non è la prima volta che il politico pugliese ha fatto parlare di sé: ecco chi è Lello Ciampolillo (CRISI DI GOVERNO, COSA SUCCEDE ORA - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).

Il senatore barese eletto con i 5 stelle

Nato a Bari il 2 febbraio 1972, il suo vero nome è Alfonso Ciampolillo, ma da tutti è chiamato Lello. Ex impiegato, è stato eletto in Puglia tra le fila del Movimento 5 Stelle, per la prima volta nel 2013, poi riconfermato nel 2018. Dal 21 giugno 2018 fa parte della terza Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione) e dal 31 ottobre 2018 è anche nella Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. Il 31 gennaio 2020 viene espulso dal partito al termine dell'istruttoria sui mancati rimborsi.

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La residenza sull'albero

Prima di essere eletto in Parlamento Ciampolillo aveva già provato a entrare in politica. Nel 2009 si candidò a sindaco per la sua Bari, ottenendo tuttavia solo 767 voti. Dopo l’elezione in Senato tuttavia aveva già fatto parlare di sé: nel dicembre 2018 aveva annunciato di aver designato come propria residenza parlamentare un terreno in provincia di Brindisi per evitare in tutti i modi l’abbattimento di un albero di ulivo infetto da Xylella che sorgeva proprio lì. Nonostante la sua battaglia, l’albero venne comunque abbattuto nel giro di un mese.

OSTUNI, ITALY - JUNE 22: A view of olive trees on June 22, 2020 in Ostuni, Italy. The olive trees in the Ostuni area have been set to be taken down amid a Xylella Fastidiosa spread in the Puglia region of Italy. (Photo by Donato Fasano/Getty Images)

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Quando scrisse a Speranza: "Cannabis antidoto al coronavirus"

Ciampolillo si è dichiarato animalista e vegano e ha condotto diverse battaglie per la legalizzazione della cannabis, arrivando a proporla a Roberto Speranza come antidoto al coronavirus: “Caro Ministro, ti scrivo per suggerire il fiore di Cannabis terapeutica quale possibile antidoto al coronavirus – gli aveva scritto in una lettera - La vaporizzazione del fiore di cannabis terapeutica ha già dato effetti straordinariamente positivi per i problemi dell'apparato respiratorio di pazienti terminali. È noto, del resto, che gli oltre 800 principi attivi contenuti nel fiore rafforzano in modo significativo le difese immunitarie”.

Il presidente del Conslglio Giuseppe Conte lascia Palazzo Madama dopo il voto di fiducia al Senato, Roma, 19 gennaio 2021.ANSA/GIUSEPPE LAMI

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"Le mascherine non servono a fermare il coronavirus"

Le sue teorie in tema coronavirus tuttavia non finiscono qui. E su Facebook ha finito per contestare anche l’uso della mascherina: “Le mascherine servono solo a fermare l’influenza, non il coronavirus. Ma non vi sentite presi in giro?”, aveva detto rivolgendosi al suo pubblico. Ciampolillo è ancora in Parlamento, ma la sua esperienza da pentastellato si è conclusa circa un anno fa, il 5 febbraio 2020, giorno in cui è passato al gruppo misto del Senato, dopo l’espulsione dal Movimento 5 Stelle a causa dei mancati rimborsi.

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Il voto che ha aiutato Conte

L’ultima impresa però è quella di ieri a Palazzo Madama: il suo voto di fiducia al presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato all’ultimo minuto, insieme a quello del senatore Nencini. Non ha risposto alla doppia chiamata della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che inizialmente non stava conteggiando il suo voto. Si è dunque fatto ricorso alle registrazioni di Palazzo Madama per verificare la validità del suo voto e infine è stata data ragione a lui e al suo voto, che ha portato Conte alla soglia dei 156 voti.

epa08948877 Italy's Prime Minister Giuseppe Conte attends a confidence vote at the Italian Senate, in Rome, Italy, 19 January 2021. Following the resignation of two ministers in Conte's coalition government over a dispute on spending of EU funds during the pandemic, the Italian government is on the verge of another crisis.  EPA/AFPA/ANTONIO MASIELLO / POOL

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