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Chi è Elly Schlein, la candidata del Pd a Bologna paragonata dal Guardian a Ocasio-Cortez

Politica
©Getty

Vicepresidente dell'Emilia Romagna e capolista indipendente della lista Pd nel collegio bolognese alla Camera, 37 anni, da anni si batte per i diritti civili, l'ecologia e la giustizia fiscale. Il quotidiano britannico l'ha definita "una stella nascente" della sinistra italiana

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Il Guardian l'ha definita "stella nascente della sinistra italiana", paragonandola alla pasionaria deputata neyorkese Alexandria Ocasio-Cortez. Nata 37 anni fa a Lugano da madre italiana e padre americano, la progressista, femminista ed ecologista Elly Schlein è vicepresidente dell'Emilia Romagna - con deleghe al contrasto alle diseguaglianze e alla transizione ecologica -  e capolista indipendente della lista Pd nel collegio bolognese alla Camera. "Stiamo cercando di parlare con il 40% degli elettori indecisi, poiché la maggior parte di loro non ha ancora deciso se e per chi voteranno il 25 settembre", ha detto Schlein in vista del voto. “Dobbiamo cercare di riconquistare la fiducia. È difficile perché io stesso faccio parte di una generazione che ha avuto un rapporto complicato con la politica perché non ci sentivamo rappresentati”.

Dall'università a Bologna al Parlamento europeo

Dopo il diploma al Liceo di Lugano decide di tornare in Italia per frequentare l’università a Bologna. Frequenta il Dams per un anno e poi si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza. Nel 2008 partecipa come volontaria alla campagna elettorale del futuro presidente degli Stati Uniti Barack Obama contro John McCain. Da quell'esperienza, racconta Schlein sul suo sito, crescerà la sua passione per la comunicazione politica. Si laurea poi con due tesi sulla criminalizzazione e la sovrarappresentazione dei migranti in carcere, e sui diritti dello straniero nella giurisprudenza costituzionale. Nel 2013 gira l’Italia con settanta tappe in pochi mesi, impegnata al fianco di Giuseppe Civati e di tutti i “Civoti” nella campagna per la segreteria Pd. Nel 2013 è candidata alle elezioni europee. L'anno successivo, nel maggio 2014 viene eletta al Parlamento europeo con 54.802 preferenze. Entra a fare parte delle Commissioni Sviluppo (DEVE), Libertà civili giustizia e affari interni (LIBE) e Parità di genere (FEMM), diventa Vicepresidente della Delegazione alla Commissione SAPC UE-Albania, e Copresidente dell’Intergruppo ITCO su Integrità, Trasparenza, Anti-corruzione e criminalità organizzata. I temi per cui si batte sono diritti civili, immigrazione, ambiente, giustizia fiscale e lotta alla corruzione e alle mafie. 

Dal Pd a Possibile 

Il 6 maggio 2015, a seguito dell’approvazione dell’Italicum, della riforma della scuola e del Jobs act, e di fratture insanabili con la linea presa dal governo Renzi, Schein lascia il Pd. Nello stesso anno lancia con Pippo Civati Possibile, che diventa ufficialmente partito nel 2016. Alle elezioni regionali del gennaio 2020 guida la lista Emilia-Romagna Coraggiosa e viene eletta nell’Assemblea legislativa regionale. Diventa vicepresidente e assessora al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica. Il Guardian, nel suo articolo pubblicato il 20 settembre, scrive che Schlein "è diventata famosa per la prima volta all'inizio del 2020 dopo che il suo piccolo partito, Coraggiosa, ha svolto un ruolo fondamentale nell'impedire all'estrema destra di prendere il potere nella regione tradizionalmente di sinistra dell'Emilia-Romagna". Sostenitrice dei diritti Lgbt, in un'intervista rilasciata a Daria Bignardi nel salotto del programma L'Assedio nel 2020 fece coming out. "Sì sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato: ho amato molti uomini e ho amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice finchè mi sopporta…". Da femminista, sull'ipotesi dell'elezione a premier di Giorgia Meloni, Schlein ha dichiarato: "Non ce ne facciamo nulla di una leader donna se non si batte per i diritti di tutte le altre donne".