Fiorentino, 63 anni, esponente del Pd, è stato eletto a Strasburgo per la prima volta nel 2009. Per lui il 3 luglio è una data fatidica: nel 1986 è diventato giornalista professionista e nel 2019 presidente dell’emiciclo dell’Ue
In dieci anni è passato dalla vice direzione del Tg1 alla presidenza del Parlamento europeo. Con 345 voti, il 3 luglio 2019, David Sassoli, per i S&D, è stato eletto al vertice dell’emiciclo di Strasburgo, dove succede ad Antonio Tajani. Sassoli, 63 anni, fiorentino, è all’organo legislativo dell’Ue dal 2009, quando entrò come capodelegazione del Pd al Parlamento europeo.
L'addio al Tg1 e il debutto in politica
E’ proprio nel 2009 che Sassoli lascia il telegiornale di Raiuno e fa il suo debutto in politica da capolista nel Centro per le Europee all'assemblea dei candidati del Pd alle elezioni amministrative, accettando l’invito dell’allora segretario Dem Dario Franceschini. Sassoli ottiene oltre 410mila preferenze e viene eletto a Strasburgo. Nel 2012, partecipa alle primarie del Pd per il sindaco di Roma. Nonostante ottenga più preferenze di Romano Prodi e Paolo Gentiloni, Sassoli è secondo dietro a Ignazio Marino.
La seconda elezione all'Europarlamento
Nel 2014, torna in campo per le elezioni europee, sempre nella circoscrizione Centro e sempre tra le fila del Partito Democratico. Ottiene 206mila voti e conferma il suo posto al Parlamento di Strasburgo, dove il primo luglio 2014 viene eletto vicepresidente.
L'elezione a presidente del Parlamento europeo
Nel 2019, Sassoli fa tris e, ancora col Pd, strappa nuovamente il seggio alle elezioni europee, con oltre 128mila preferenze. Il 3 luglio 2019, viene eletto presidente del Parlamento europeo con 345 voti, al secondo scrutinio.
Il passato da giornalista
Per Sassoli il 3 luglio è da sempre una data fatidica: da quel giorno del 1986, infatti, col nome di David Maria è iscritto all’albo dei professionisti dell’ordine dei giornalisti. Nato il 30 maggio 1956, Sassoli muove i primi passi nella redazione romana del quotidiano Il Giorno, seguendo la politica e la cronaca. In tv approda nel 1992, come inviato del Tg3. Nel 1996, passa a Raidue dove conduce la trasmissione Cronaca in diretta. Successivamente gli viene affidata la conduzione di Prima, rotocalco quotidiano del Tg1. In seguito diventa uno dei volti del telegiornale della prima rete della televisione pubblica: prima nell’edizione delle 13.30 e poi in quella delle 20. Dal 2006 diventa vicedirettore del Tg1 e dei settimanali di approfondimento Speciale Tg1 e Tv7.