
Gioconda Spinelli, nipote di Altiero, il padre politico del federalismo europeo e autore del Manifesto di Ventotene, ha risposto duramente in un'intervista a La Stampa alle parole della premier Meloni. "Questo conferma quello che ho sempre pensato di Meloni. La sua storia viene dal fascismo e lo conferma", ha dichiarato
"La signora Meloni dovrebbe studiare meglio la storia, anche quella scritta da mio zio Altiero". Così Gioconda Spinelli, nipote di Altiero, il padre politico del federalismo europeo e autore del Manifesto di Ventotene, ha risposto duramente, in un'intervista a La Stampa, alle parole della premier Giorgia Meloni. Nel corso del suo intervento alla Camera, la presidente del Consiglio ha letto alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, uno dei testi fondanti dell'Unione Europea, tra cui "la metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria". "Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia. Non mi è chiarissima neanche la vostra idea di Europa", ha detto Meloni scatenando le reazioni dei gruppi di opposizione, che hanno chiesto alla premier di scusarsi. La presidente del Consiglio ha poi risposto: "Ho fatto arrabbiare? Ho letto un testo… non capisco cosa ci sia di offensivo. Un testo si può distribuire ma non leggere? È un simbolo? Non l'ho distorto, l'ho letto".
La dura risposta di Gioconda Spinelli alla premier Meloni
Definire Spinelli un “antidemocratico” è una “bestemmia”, ha sottolineato ancora la nipote dell'autore del Manifesto di Ventotene. “Questo conferma quello che ho sempre pensato di Meloni. La sua storia viene dal fascismo e lo conferma. E quindi è chiaro che non può essere la sua Europa quella del Manifesto di Ventotene", ha ribadito duramente Gioconda Spinelli. Quella della premier Meloni è "anche ignoranza”, ha poi aggiunto. “Gli antifascisti stavano in carcere al confino, non in una situazione bella e beata. Nel 1941 in Italia c'era la dittatura fascista e l'Europa si trovava sotto il dominio della Germania hitleriana. In quel contesto si pensa alla rivoluzione, a un terremoto che possa abbattere quei regimi. E in quel contesto Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi hanno avuto la capacità e la forza di immaginare un'Europa e un mondo diversi che non coincidono certo con la visione della premier che nasce da un'ideologia nazionalista e sovranista", ha concluso.
