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Difesa, Calenda a Sky TG24: "Premier Meloni deve fare una scelta sul riarmo"

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I titoli di Sky TG24 del 20 marzo 2025 - edizione h8
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I titoli di Sky TG24 del 20 marzo 2025 - edizione h8
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Intervenuto questa mattina a Start, il leader di Azione ha affrontato il tema della difesa europea e del piano di riarmo di Ursul von der Leyen. "Il piano è l'unica cosa che consente ai Paesi di avere le armi. Il problema è la parola armi, che lo è ancora per la premier Meloni. Ai cittadini però bisogna dire le cose come stanno", ha dichiarato Calenda

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"Questo è un momento pericoloso, pericoloso vero, per l'Europa". Così il leader di Azione Carlo Calenda, ospite questa mattina al programma Start di Sky TG24, ha affrontato il tema della difesa europea. "Il piano di von der Leyen è l'unica cosa che consente ai Paesi di avere le armi. Il problema è la parola armi, che lo è ancora per la premier Meloni", ha sottolineato Calenda, ribadendo che "ai cittadini bisogna però dire le cose come stanno. Se è un piano che prevede di riarmarsi, bosogna dirlo: è la possibilità dei Paesi di riarmarsi".

Calenda: "Non usiamo Ventotene strumentalmente"

Rispondendo alle domande della giornalista Giovanna Pancheri, il leader di Azione ha poi commentato le parole della premier Meloni sul Manifesto di Ventotene. La presidente del Consiglio ha preso ieri alla Camera una posizione critica rispetto al Manifesto "perché era avvenuto un fatto politico rilevantissimo: la Lega aveva detto alla presidente del Consiglio che non aveva il mandato per approvare il piano di riarmo" europeo, ha spiegato Calenda. "Se non ci fosse stata questa polemica sarebbe stato il fatto del giorno: la Lega di fatto rompe il governo, perché se Meloni non ha il mandato per approvare una cosa che vogliono sia FdI che FI allora finisce il governo", ha aggiunto. Con questo episodio "la sinistra ha invece coperto le sue divisioni interne". "Se vogliamo parliamo di Ventotene nel contesto storico, di cosa ha fatto Altiero Spinelli di cui io ho una foto dietro le mie spalle in ufficio, dopo il lavoro che ha fatto con De Gasperi, Adenauer e Schumann per costruire la difesa comune però bisogna conoscere le cose e parlarne come si deve, non usarle strumentalmente", ha aggiunto. "Io considero De Gasperi il padre dell'Europa ed il manifesto di Ventotene è senz'altro da rivoluzionario socialista ma Spinelli collabora", ha ribadito Calenda, "quindi c'è una storia molto più complessa che va letta". 

Calenda: "Elkann ieri ci ha presi in giro e la politica si è genuflessa"

Il leader di Azione ha poi commentato l'audizione in Parlamento del presidente di Stellantis, John Elkann: "Non ha detto nulla", ha dichiarato Calenda. "I partiti politici ieri sono stati dei tappetini. Elkann non ha risposto ma ha fatto rispondere i collaboratori. È stata una scena pietosa del Parlamento", ha ribattuto il leader di Azione, sottolineando che "la politica si genuflette alla famiglia Agnelli ed Elkann fa bene a prenderci in giro. Noi ci meritiamo questo". Poi ha concluso: "Le garantisco che i francesi non sono così, noi invece alla fine quando si parla degli Agnelli caliamo la testa".

Calenda: "Ingiusto che il Comune di Roma finanzi la manifestazione"

Secondo Calenda "il finanziamento della manifestazione" a piazza del Popolo di sabato scorso "da parte del Comune di Roma non è giusto". Il leader di Azione ha ribadito che "io non lo sapevo, ma non è giusto. Che si faccia una manifestazione meno costosa ma che si autofinanzi".

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