
Crisi governo, dalla rottura M5s-Lega alle trattative per un esecutivo giallo-rosso. FOTO
La fine dell’alleanza giallo-verde arriva l’8 agosto, dopo il voto al Senato sulla Tav, con Salvini che tuona: "La maggioranza non c’è più". Poi, il discorso del premier Conte contro il leader del Carroccio, le consultazioni e l’ipotesi di un accordo Pd-5 Stelle

Dalla crisi del governo giallo-verde alle trattative per creare un esecutivo giallo-rosso. Agosto 2019 sarà ricordato per l'insolita crisi di governo estiva. La rottura dell’alleanza M5s-Lega avviene l'8 agosto, con il voto in Senato sulla Tav che spacca la maggioranza. Il leader della Lega Matteo Salvini attacca: "Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza". "Inutile andare avanti a colpi di NO e di litigi", aggiunge
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Il giorno dopo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sale al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per poi avere un faccia a faccia con Salvini a Palazzo Chigi. Dopo l'incontro il premier convoca una conferenza stampa in cui spiega: "Matteo Salvini mi ha detto di voler interrompere il governo per capitalizzare il suo consenso"
Il secondo giorno di consultazioni con Mattarella. FOTO
Il 12 agosto arriva il contrattacco del vicepremier M5S Luigi Di Maio che, in una diretta Fb, accusa Matteo Salvini "di mettere a rischio il Paese" perché con il ritorno al voto sarebbe difficile approvare la manovra di bilancio entro il 31 dicembre 2019, il che introdurrebbe l'esercizio provvisorio con conseguente aumento dell’Iva
Salvini: si parla di bene dell'Italia, ma sono disperati pronti a tutto per le poltrone
Arrivano le prime ipotesi di apertura del Partito democratico a un governo con il M5s. L’endorsement inaspettato è dell’ex premier Matteo Renzi, che tende una mano agli storici "nemici" pentastellati lanciando la proposta per un governo istituzionale e pronosticando che "i numeri ci sono"
Il Pd dà via libera al Conte-bis. Zingaretti: sì a indicazione nome premier da M5S. VIDEO
Il 13 agosto a Palazzo Madama non passa la linea del Carroccio (che avrebbe voluto votare la sfiducia entro il 14 agosto): il Senato dà il via libera alla calendarizzazione delle comunicazioni di Giuseppe Conte all'Aula il 20 agosto, nonostante una prima apertura agli alleati di governo da parte di Salvini, che nel suo intervento in Aula si rende disponibile ad "approvare il taglio dei parlamentari e poi andare subito al voto"
Il secondo giorno di consultazioni con Mattarella. FOTO
Il 20 agosto Conte tiene il suo atteso discorso al Senato sulla crisi di governo. Un intervento durato circa un’ora, in cui attacca più volte Salvini: "La decisione di innescare la crisi è irresponsabile. Per questa via il ministro dell'interno ha mostrato di seguire interessi personali e di partito", sottolinea
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Il discorso del premier culmina con l’annuncio della fine dell’esperienza dell’attuale esecutivo. Al termine della discussione in Senato, Conte sale al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni
Salvini: si parla di bene dell'Italia, ma sono disperati pronti a tutto per le poltrone
Dopo le dimissioni di Conte, hanno inizio le consultazioni: via ai colloqui tra il presidente del Repubblica e i gruppi parlamentari. Si parte mercoledì 21 agosto alle 16 con la presidente del Senato Casellati per finire giovedì 22 con il Movimento 5 stelle
Il secondo giorno di consultazioni con Mattarella. FOTO
Il 21 agosto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, riceve un mandato dal partito per trattare con il M5s, per verificare la possibilità di "un governo di svolta per la legislatura", in "discontinuità" col precedente. Vengono poste cinque condizioni, di cui tre considerate inderogabili: stop ai decreti sicurezza, taglio dei parlamentari solo se vincolato alla riforma elettorale e accordo preventivo sulla manovra economica
I possibili ministri di un ipotetico nuovo governo giallo-rosso. FOTO
Dall’altra parte, il M5s presenta un Decalogo, annunciato dal leader Di Maio dopo le consultazioni al Quirinale e successivamente presentato sul sito del partito. Il primo punto è la riforma sul taglio dei parlamentari
Il Pd dà via libera al Conte-bis. Zingaretti: sì a indicazione nome premier da M5S. VIDEO
La trattativa tra i due partiti prosegue in salita. Tra i nodi da sciogliere, la possibilità di un Conte-bis e la questione del vicepremier. Di Maio vorrebbe mantenere il suo ruolo di vice, ma il Pd punta a una vicepresidenza unica che sostengono tocchi ai Dem perché il presidente del Consiglio ancora in carica, osservano, è da ascriversi al Movimento. A far salire la tensione anche la decisione dei 5 stelle di chiedere il gradimento della base al governo M5s-Pd tramite il voto sulla piattaforma Rousseau
Il secondo giorno di consultazioni con Mattarella. FOTO
Il 27 secondo giro di consultazioni al Quirinale. Il 28 agosto è la giornata decisiva per la nascita di un eventuale governo giallo-rosso. In mattinata le delegazioni dei capigruppo Dem e Cinque Stelle si incontrano alla Camera
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E nel secondo giorno di consultazioni arriva un nuovo attacco di Matteo Salvini alla trattativa tra Pd e M5s: "Qualcuno parla di bene dell'Italia, di responsabilità, temi, programmi; tradotto, si parla di poltrone. La verità squallida che sta emergendo è che alcune centinaia di parlamentari disperati sono pronti a tutto pur di non mollare la poltrone e dare la parola agli italiani". "Se nasce il governo giallorosso si legge Conte bis, e si dice Monti bis", ha aggiunto il leader della Lega
Salvini: si parla di bene dell'Italia, ma sono disperati pronti a tutto per le poltrone