Manovra, ministero della Salute contrario all'emendamento su responsabilità dei medici
Politica"Non si ritiene utile né opportuno introdurre una modifica che di fatto andrebbe in senso opposto a quanto fin qui proposto dal Ministro Schillaci sulla colpa medica", ha affermato il dicastero in una nota. Anche la Cisl Medici si oppone all'emendamento Biancofiore: “Va ritirato, meno male che eravamo eroi”
Far ricadere la responsabilità civile in caso di danni ai paziente direttamente sul medico, anzichè primariamente sulla struttura sanitaria. È ciò a cui punta l'emendamento alla Manovra a firma Micaela Biancofiore, che rientra tra quelli segnalati, e che ha subito acceso la polemica e la protesta da parte del mondo medico. E in relazione a questo emendamento che modifica la disciplina della responsabilità professionale dei medici, il Ministero della Salute ha fatto sapere oggi che "esprimerà parere contrario. L'attuale normativa garantisce una tutela adeguata, integrata peraltro dalla recente norma sulla colpa grave, e non si ritiene utile né opportuno introdurre una modifica che di fatto andrebbe in senso opposto a quanto fin qui proposto dal ministro Schillaci sulla colpa medica", ha affermato il dicastero in una nota.
I sindacati: "Offensivo nei confronti della categoria"
L’emendamento “Biancofore” alla legge di bilancio “va ritirato”: a sostenerlo è la Cisl Medici, rispetto a quanto proposto dalla deputata di Noi Moderati sulla legge di bilancio. “Meno male che eravamo eroi", sostiene Luciana Cois, segretaria nazionale della Cisl Medici. "Questa proposta cancella in un colpo solo le previsioni della legge Gelli Bianco e contrasta con l’idea di scudo penale che va affermandosi”. La proposta prevede che sia l’esercente della professione il responsabile “in via principale del proprio operato a titolo di responsabilità contrattuale e questo non è accettabile”. La Cisl Medici fa proprio “l’appello e le preoccupazioni del presidente Filippo Anelli, della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici” e sottolinea come “ritenere prioritario questo emendamento è offensivo nei confronti della categoria che vive già innumerevoli disagi”.