Urso, polemica per moglie che salta fila a Fiumicino: “Con scorta perché minacciata"
PoliticaIl caso è scoppiato dopo un video in cui l'attore Luca Zingaretti denunciava che "la moglie di un politico italiano" era stata fatta passare davanti agli altri passeggeri in attesa di imbarcarsi su un volo. "È compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza. Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri", spiega Urso a Repubblica. Poi, in una lettera al quotidiano, rivela: "Nel 2023 lettera minatoria con 2 proiettili, si faceva riferimento alla possibilità di colpire mia moglie"
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso affronta le polemiche scoppiate per il video con cui l’attore Luca Zingaretti denunciava che “la moglie di un politico italiano” nella giornata di ieri, 15 luglio, era stata fatta passare davanti a tutta la fila di passeggeri in attesa di imbarcarsi all’aeroporto Fiumicino di Roma. Si trattava, si è scoperto dopo, di Olga Sokhnenko, consorte di Urso. “Ho accompagnato mio figlio di sette anni e mia moglie in aeroporto prima di andare al ministero. È compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza. Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri. Non è nel mio stile, come sa chi mi conosce”, dice il ministro in un'intervista a Repubblica. In un secondo momento precisa il perché della scorta: "In data 27 ottobre 2023, è giunta al Mimit una lettera minatoria con due proiettili in cui si faceva esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie, se non avessi cambiato atteggiamento in riferimento alle mie attività istituzionali sulle procedure di golden power che, come noto, sono coperte da riservatezza", spiega Urso in una lettera indirizzata al direttore di Repubblica.
La versione del ministro Urso: "Non ho notato modi poco gentili della mia scorta"
Urso, nella prima intervista, ripete più volte di non aver notato “modi poco gentili” da parte della sua scorta in aeroporto, perché – pur essendo vicino alla moglie mentre si dirigeva all’imbarco – “ho trascorso tutto il tempo al telefono” per preparare “un incontro importante”, un tavolo per l’accordo di programma sull’ex Ilva di Taranto. È lecito quindi che la scorta, che deve concentrarsi sulla sicurezza del ministro a cui è legata, si occupi dei familiari? “È la scorta a valutare le condizioni, io ero accanto a mia moglie anche se al telefono. Per l’esattezza portavo la sua valigia”, dice Urso.
La lettera minatoria a Urso con le minacce alla moglie
Nelle parole rivolte al direttore di Repubblica, Urso scende nei dettagli della lettera minatoria. "Faceva riferimento a decisioni precedentemente assunte, sostenendo di conoscere luoghi di residenza e abitualmente frequentati, nonché altri inquietanti elementi che mi hanno imposto di non rendere pubblica la denuncia, che subito feci al Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per consentire all'autorità giudiziaria di compiere i dovuti accertamenti. Anche per questo io e mia moglie abbiamo deciso di mantenere una particolare discrezione e cautela". E conclude: "Mi auguro che lei comprenda".
La polemica politica, Calenda: "Saltare fila è cafonaggine, non sicurezza"
Quanto successo ha comunque scatenato l'usuale polemica politica. "Far saltare la fila del check in all'aeroporto alla propria famiglia nulla ha a che fare con la sicurezza, è semplicemente cafonaggine e prepotenza. E dirlo con chiarezza non è populismo ma doverosa presa d'atto che questi comportamenti finiscono per ricadere sulla reputazione della classe politica nella sua totalità", scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda. Parla di un fatto "grave" Angelo Bonelli, parlamentare Avs e co-portavoce di Europa Verde: "Un politico che fa saltare la fila per accompagnare la moglie e il figlio in partenza è già un atto di arroganza e maleducazione. Ma se quel politico è anche un ministro della Repubblica, e lo fa per accompagnare moglie e figlio con l'auto blu e la scorta di stato, allora siamo davanti a un uso improprio dei mezzi dello Stato".
Renzi: "Urso si dimetta per insuccessi, al di là di questa vicenda"
Il MoVimento Cinque Stelle ricorda che Fratelli d'Italia, nel 2020, "per attaccare il presidente Conte, presentò un esposto in Procura diffondendo fake news sull'uso della scorta da parte di Olivia Paladino", compagna dell'allora premier. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi attacca Urso su altri fronti: "Ho letto solo vagamente, non conosco la vicenda nel merito. Quel che è certo è che Urso ne combina una al giorno al di là di questa. Non ho letto la vicenda e non posso giudicare finché non vedo; però quello che ho visto fare a Urso sul carrello della spesa, su Ilva, su politiche industriali e su industria 5.0".