Treno in ritardo, fermata speciale per Lollobrigida. La replica: "Potevano scendere tutti"

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Come raccontato per prima da “Il Fatto Quotidiano”, il ministro è sceso eccezionalmente dal treno pochi minuti dopo essere salito a Roma Termini, per arrivare in tempo a un evento a Caivano. Critiche le opposizioni, che chiedono un'informativa alla Camera. Schlein: "Comportamento arrogante". Il diretto interessato: si trattava di “una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente". Fs conferma

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Una "fermata straordinaria" di un Frecciarossa per far scendere il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, diretto a un evento a Caivano, perché il treno era in ritardo. A dare la notizia è stato Il Fatto Quotidiano che ha sottolineato come ieri il ministro sia sceso eccezionalmente a Ciampino, pochi chilometri a Sud della Capitale, assieme a una o due persone del suo entourage. Pioggia di polemiche tra i banchi delle opposizioni, che in apertura della seduta dell'Aula della Camera hanno chiesto un’informativa urgente del governo. Nel pomeriggio è arrivata la risposta del diretto interessato: la fermata straordinaria era “disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”, ha detto Lollobrigida. Anzi: "Si è trattato di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente".  Insomma, il ministro assicura di non aver violato "alcuna legge" e di non aver abusato "del ruolo che ricopro", ma solo di aver garantito "la mia presenza dove era stata richiesta e prevista". Sul punto era già intervenuta la stessa Trenitalia: "La fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l'azienda", si legge in una nota. Ferrovie dello Stato ha precisato che "negli ultimi sei mesi, nei servizi Frecce, vi sono stati 207 casi di fermate straordinarie per coincidenza/riprotezione dei clienti derivanti da gestione anormalitò o circolazione perturbata". 

Il fatto

Il Fatto Quotidiano ha scritto che, a causa di un guasto sulla tratta da Roma e Napoli, il Frecciarossa 9519 partito da Torino alle 7 e diretto a Salerno, aveva un ritardo di ben 111 minuti. Proprio su quel convoglio, a Roma Termini, intorno alle 12, è salito Lollobrigida, diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano per l'inaugurazione del nuovo parco urbano. Dato il ritardo, il ministro e i suoi assistenti hanno deciso di scendere a Ciampino e, scortati dalle forze dell’ordine nel piazzale della stazione, sono saliti su un'auto blu partita in tutta fretta verso Caivano. Il ministro, infatti, aveva un'agenda fitta di impegni: dopo la veloce tappa in Campania sarebbe dovuto tornare a Roma per registrare un intervento alla trasmissione Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo.

La versione di Lollobrigida

Il ministro, invitato all'inaugurazione di un parco pubblico di Caivano, ha spiegato che solo dopo la partenza del treno su cui era già salito ha appreso che "aveva 100 minuti di ritardo" e che "in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste". A quel punto ha chiesto "se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte". Dopo che il mezzo si è fermato a Ciampino - dove appunto "è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti" - ha continuato il percorso "con l'auto di servizio, assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica".

Trenitalia: "Fermata straordinaria è tra le dinamiche operative"

Prova a spegnere le polemiche anche Trenitalia, che in una nota scrive: “Nelle condizioni generali di trasporto, in conformità al regolamento europeo 782 del 2021 è indicato che, nel caso in cui l'arrivo alla destinazione finale sia previsto con un ritardo superiore a 60 minuti, qualora il viaggio non risulti più utile ai fini del programma originario di viaggio, il passeggero ha diritto al rientro al punto di partenza o ad altra località intermedia di sua scelta". Nel caso di esigenze particolari – come emergenze o motivi di ordine pubblico – “tale richiesta viene valutata caso per caso e, in relazione ai possibili impatti sulla circolazione e sui passeggeri, si dà o meno la concessione a procedere". Nel caso specifico, "il treno era stato deviato sulla linea Roma Napoli via Cassino per problemi sulla linea AV” e “dopo la partenza è stato fermato a Casilina insieme ad altri treni per circa 27 minuti a causa di rallentamenti in linea dovuti ad un treno merci”. A quel punto, “la sala operativa di Trenitalia ha richiesto al Centro di Coordinamento della Circolazione di Rfi la fermata straordinaria presso la successiva stazione di Ciampino, all'altezza della quale il treno si trovava".

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Chi è il ministro Francesco Lollobrigida

FdI difende Lollobrigida

"Lo sciacallaggio mediatico ha superato i limiti dell'informazione. A causa di un forte ritardo di Trenitalia, il ministro Lollobrigida, che aveva premura di essere presente ieri a Caivano, ha chiesto, essendoci tutte le condizioni, di scendere dal treno e proseguire in auto", spiega il deputato FdI Marco Cerreto. "La colpa di Lollobrigida? Essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare alcun disagio ai passeggeri, pur di presenziare a un evento importante come l'inaugurazione del parco urbano a Caivano. È lampante che l'assenza di un ministro ad un'iniziativa come quella di ieri che sancisce la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un vero e proprio danno all'immagine dello Stato", ha poi dichiarato in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti.

Le critiche

Sono però tantissime le critiche. "Non tutti possono permettersi di far fermare un treno. Trovo quello di Lollobrigida un comportamento arrogante e indegno", ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein. "Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo le sue dimissioni in Aula", ha dichiarato il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Dal Pd, Andrea Casu inquadra la vicenda dicendo che "la fermata straordinaria imposta da Lollobrigida a Ciampino, come si apprende oggi dalla stampa, è un atto di un'arroganza ingiustificabile". "Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu", dice ancora il deputato Pd che accusa l'esponente FdI di "uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso treno, già in ritardo, e a tutte le persone che fronteggiano ogni giorno i disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti da parte del governo Meloni di cui fa parte". "Un treno è in ritardo e il ministro Francesco Lollobrigida lo fa fermare per salire assieme al suo staff su un'auto blu per non perdere l'opportunità di tagliare un nastro a un evento", ribadisce l'eurodeputato M5s Mario Furore. "Il cognato di Giorgia Meloni, paracadutato in un posto di governo, è una barzelletta che non fa ridere".

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