La sfida intestina al Movimento 5 Stelle passa anche dai social

La sfida intestina al MoVimento 5 Stelle, apertasi ufficialmente la scorsa settimana con l’assemblea che ha votato a larga maggioranza il superamento di alcuni capisaldi identitari, può essere osservata da prospettive differenti, svincolate del tutto anche da una matrice esclusivamente politica. Ma, la scelta di alcune chiavi interpretative insolite, di certo non inquina i risultati che possiamo ottenere, non li rende per questo meno efficaci o interessanti. Così, scalando la collina dell’info-sfera digitale dalla sommità riusciamo a guardare meglio la pianura sottostante, dove si sta consumando il braccio di ferro che vede contrapposto Giuseppe Conte a Beppe Grillo. Solo nei primi undici mesi del 2024, lo scontro sulla gestione del MoVimento e sul suo futuro ha causato a entrambi una perdita di attenzione digitale consistente. Per la verità, quella di Grillo è stata più ampia. Nel dettaglio, gli account social di Grillo, da gennaio a novembre di quest’anno, hanno perso quote importanti di follower: 17.326 si sono sganciati dalla pagina Facebook e altri 54.617 dall’account X. Molto più contenuta, invece è stato il decremento di follower da Instagram, appena 513. Nello stesso periodo, invece su Facebook, la pagina di Giuseppe Conte ha registrato una perdita secca di 41.782, l’account di X è stato abbandonato da soli 392 follower, mentre quello di Instagram, in controtendenza rispetto ai primi due canali, è cresciuto di 18.696. Quindi, mentre in questi mesi la brace dello scontro iniziava a venire in superficie, i rispettivi fandom, in particolare quello del fondatore e garante del Movimento, continuavano ad assottigliarsi, probabilmente come diretta conseguenza del venire meno di quella unità interna che ha rappresentato sempre uno dei punti di forza dei pentastellati. Inoltre, la perdita di follower si è tramutata di converso in un calo delle interazioni, che vuol dire una diminuzione dei like, dei commenti e delle condivisioni: su Facebook, giusto per dare qualche dato percentuale, la pagina di Grillo ha ottenuto il 6% in meno di interazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quella di Conte è scesa del 13%. Un decremento, solo in parte compensato dalla crescita delle interazioni Instagram di Giuseppe Conte, che nella comparazione con l’anno precedente sono aumentate dell’1,7%. Ma, le fibrillazioni interne non sono una novità e non sono neanche circoscritte all’ultimo periodo. Vanno avanti da un po’ di tempo e sono diventate sempre più frequenti con l’addio di Giuseppe Conte da Palazzo Chigi. In quel passaggio si è creata una frattura interna che poi si è sempre più allargata. Del resto, anche l’anno scorso, da gennaio a dicembre del 2023, l’emorragia di follower, quale termometro delle baruffe interne, era in atto: gli account di Giuseppe Conte su Facebook e Instagram lasciavano sul campo digitale rispettivamente 16.324 e 20.226 follower, pur crescendo su X di 13.123 nuovi follower. Invece, l’account X di Beppe Grillo chiudeva l’anno con 38.239 follower in meno e la pagina Facebook con una perdita di altri 8.160 follower. È chiaro che questi ulteriori livellamenti verso il basso dei fandom si sono riversati direttamente sul bottino delle interazioni: gli account di Conte hanno perso in media il 30% di like e commenti, mentre Grillo ha segnato un picco negativo del 4.6% solo su Facebook. Insomma, quello che emerge dall’osservazione delle performance social dei due esponenti del M5S non è un quadro non confortante, con diversi toni di grigio e poche note positive. Soprattutto, quando questi dati proviamo a paragonarli a quelli del 2019, cioè nel primo anno dell’esperienza di governo: gli account di Conte e di Grillo, vale la pena ricordare, crescevano senza limitazione e senza particolari sforzi. Su Instagram i nuovi follower per l’attuale presidente del M5S furono 234.170, su X, all’epoca ancora Twitter, 136.829, mentre quelli di Grillo aumentavano di 22.989 e di 4.878.