G7 Cultura a Napoli e Pompei, Giuli: "Imperativo proteggere identità culturale"

Politica
©Ansa

Ieri la cerimonia di accoglienza degli invitati. Oggi il programma entra nel vivo. "La cultura è l'antidoto a estremismo e discriminazione", il messaggio del neo-ministro, al debutto in un evento internazionale. Poi un passaggio sull'Ucraina: la presenza del ministro della Cultura ucraina "è un segnale voluto"

ascolta articolo

È iniziato il G7 Cultura di Napoli, in scena oggi e domani, che vede anche il battesimo - alla guida di un evento internazionale - del neo ministro Alessandro Giuli, che ha preso il posto di Gennaro Sangiuliano dopo il “caso Boccia” che ha travolto quest’ultimo. Già ieri i primi impegni: al Museo Archeologico di Napoli si è tenuta la cerimonia di accoglienza degli invitati. Oggi il programma entra nel vivo. "L'Italia crede che, soprattutto in questa epoca, la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile", ha detto il ministro in apertura dei lavori. E ha aggiunto: "La cultura è l'anima di una nazione, incarna la sua identità, storia, i valori della sua comunità. È uno dei beni più preziosi che un popolo abbia ed è un imperativo

proteggerla dalle minacce del nostro tempo". Poi un passaggio sull'Ucraina: "Il G7 è stato volutamente aperto dal ministro della cultura ucraina affinché fosse chiaro a tutti che l'ordine del giorno di questo G7 riguarda sì la cultura ma si parte dai fondamentali: le democrazie liberali di tutto il mondo sono compatte e unite per la tutela dei beni culturali di un Paese aggredito che fa parte della nostra cultura europea e mondiale". 

 Giuli: “Dobbiamo continuare a stare al fianco dell'Ucraina”

Giuli, sempre sull'Ucraina, ha anche ricordato che il Paese si sta "difendendo da oltre due anni da una aggressione, quella della Russia di Putin, scellerata e criminale, che viola i principi del diritto internazionale e riporta in Europa l'orrore del conflitto militare" e "di fondo sembra esserci un tentativo di cancellare l'identità culturale ucraina, di annientare i segni di una Nazione, che ha dimostrato, con il coraggio e la determinazione di voler scegliere autonomamente il proprio futuro. Non possiamo permetterlo. Dobbiamo continuare ad essere al fianco del popolo ucraino in difesa della sua sovranità". Poi Giuli ha donato al  ministro della Cultura e delle

Comunicazioni Strategiche dell'Ucraina, Mikola Tochytskyi, presente all'evento, una

medaglia in bronzo - realizzata dall'officina della Zecca dello Stato - per i due anni della resistenza ucraina. 

I temi al centro di questo G7 Cultura

Molte le delegazioni presenti, come quelle dell'Unesco, della Ue e di Paesi ospiti, primo fra tutti quello dell'Ucraina e, in vista della sessione speciale di sabato, di quelli dei Paesi africani e del Brasile. Proprio i rapporti con i Paesi con le economie emergenti e le nazioni in via di sviluppo, in particolare con le nazioni africane, sono uno dei focus di questo G7 che punterà alla costruzione di nuovi partenariati. Ma l'accento verrà posto anche sulla cultura come "architrave identitario di un popolo" e come "bene pubblico essenziale e un motore per lo sviluppo sostenibile". L'evento sarà poi occasione per discutere temi di grande rilevanza internazionale, come la protezione del patrimonio culturale ucraino, le sfide poste dall'intelligenza artificiale nel settore creativo e l'impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali.

approfondimento

G7 Cultura a Napoli, Pompei blindata per la visita dei ministri

La "tappa" di Pompei

Dopo i dubbi sullo svolgimento dell'evento, per i possibili rischi di sicurezza legati ai pericoli di diffusione degli appuntamenti da parte della mancata consigliera ai grandi eventi del ministro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia, il programma è stato confermato. Via libera anche per quanto riguarda la "tappa" di Pompei che era finita nell'occhio del ciclone. Gli ospiti stranieri del neo-ministro Giuli chiuderanno la prima giornata di lavori al Palazzo Reale di Napoli con una visita al tramonto agli scavi archeologici della città sepolta. La musica risuonerà nel Teatro Grande di Pompei, con la star Andrea Bocelli e un programma di altissimo livello. Le delegazioni saranno ospitate nelle zone dedicate del parco di Pompei che sarà off limits per il grande pubblico e anche per la stampa. La Prefettura di Napoli ha disposto che per motivi di sicurezza, oggi 20 settembre, i visitatori potranno accedere agli scavi unicamente dagli ingressi di Piazza Esedra e Porta Marina mentre l'ingresso di Piazza Anfiteatro e l'area circostante l'Anfiteatro non sarà accessibile al pubblico per l'intera giornata. Il Parco, inoltre, chiuderà alle 17 con ultimo ingresso alle ore 15,30 mentre tutti gli altri siti della Grande Pompei resteranno aperti con gli orari ordinari.

approfondimento

G7 Cultura, confermato programma: a Napoli riunione, a Pompei concerto

Politica: I più letti