Dopo la polemica a seguito della pubblicazione su Instagram di una foto tra l'influencer e il ministro della Cultura, in cui la donna diceva di essere stata nominata “Consigliere per i Grandi Eventi”, è stata resa nota ora un'email che potrebbe fare luce sulla questione. Il messaggio, dello scorso 5 giugno, riguardava alcuni dettagli riservati e segreti sulla tappa di Pompei del G7 della Cultura. Tra i destinatari c'era anche Maria Rosaria Boccia, di cui il dicastero ha smentito qualsiasi incarico ufficiale
Emergono nuovi dettagli sul caso Sangiuliano-Boccia. Dopo la polemica scattata a seguito della pubblicazione su Instagram di una foto tra l'influencer e il ministro della Cultura, nella quale la donna dichiarava di essere stata nominata “Consigliere per i Grandi Eventi”, con la successiva smentita del dicastero, è stata resa nota ora un'email che potrebbe fare luce sulla questione. Il messaggio, risalente al 5 giugno, riguardava alcune informazioni riservate sulla tappa di Pompei del G7 della Cultura. A inviarla era stato il sovrintendente del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. E tra i destinatari, oltre allo stesso ministro della Cultura, al capo segretaria del ministro (Narda Frisoni) e alle responsabili delle strutture organizzative e di comunicazione (Maria Antonella Brunetto e Sara Daietti), c'era anche Maria Rosaria Boccia. Come rivela Repubblica, la mail specificava che l'influencer “che ci legge in copia” avrebbe effettuato insieme al Ministro una “visita con sopralluogo agli scavi in data 3 giugno”.
Il caso di Maria Rosaria Boccia
Dopo la polemica nata dalla pubblicazione della foto con il ministro Sangiuliano, Boccia aveva pubblicato uno sfogo sui social: "Sono giorni che ricevo messaggi e telefonate inopportune. Tra me e il Ministro continuano ad esserci ottimi rapporti", ha scritto l'influencer in un post. "Ad oggi il Decreto di nomina a Consigliere del Ministro "Grandi Eventi" (a titolo gratuito) è stato firmato dal Ministro ed attendiamo la ratifica della nomina – ha aggiunto –. Una volta ratificata il Ministro, poiché è un incarico fiduciario, può decidere in qualsiasi momento di revocarla e non penso debba interessare nessuno se non i diretti interessati". Immediata era stata la risposta delle opposizioni, che avevano chiesto di approfondire la questione presentando un'interrogazione parlamentare per sapere se “la notizia della nomina della consigliera del ministro della Cultura per i grandi eventi sia stata formalizzata o se si è davanti a una gestione opaca degli incarichi fiduciari del Ministro che rischiano di danneggiare l'immagine del Paese”, avevano detto la capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, e il responsabile nazionale Sud del Pd, Marco Sarracino.
L'email del 5 giugno
Nella mail vengono affrontati temi delicati, come l'organizzazione dell'appuntamento che si terrà a Pompei il 20 settembre. Come sottolinea La Stampa, all'interno della lettera vengono presentati la “pianta dei possibili percorsi”, le indicazioni sulla “cena riservata agli ospiti nella Palestra Grande” e la “possibilità in caso di pioggia di utilizzare i portici”: tutte informazioni che, oltre a essere riservate, sono anche segrete. Tra i destinatari dello scambio di email compare sempre Boccia, di cui gli uffici di via del Collegio romano hanno smentito qualsiasi ruolo ufficiale. Nel frattempo, le opposizioni insistono affinché sia fatta chiarezza. “Bisogna che il ministro Sangiuliano riferisca al più presto al Parlamento”, ha detto il parlamentare di Iv, Ivan Scalfarotto. “Se non è in grado di spiegare, allora si dimetta. Meloni non può accettare una simile situazione. Se necessario, siamo pronti alla mozione di sfiducia”, ha aggiunto Scalfarotto. Anche la capogruppo del Pd in commissione cultura, Irene Manzi si è espressa sulla questione dichiarando che “siamo davanti a una falla gravissima. Perché Sangiuliano non parla? Per qualche ragione un ministro della Repubblica si trova sotto ricatto?”.