Ius Scholae, Bonaccini: “Pd pronto a tavolo con Fi”. Lollobrigida: “Non serve riforma”

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Ansa/Ipa

Mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si è ancora espressa sulla polemica innescata dalle parole del vicepremier Antonio Tajani - secondo cui nuove norme sulla cittadinanza sono ciò di cui "ha bisogno l'Italia" - il ministro dell'Agricoltura definisce le regole che già esistono ragionevoli. "Permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza", ha detto al Meeting di Rimini. Continua intanto lo scontro tra gli azzurri e il Carroccio

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Non si fermano le discussioni interne al governo sullo Ius Scholae, dopo che il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha agitato le acque parlando di una riforma dei criteri per ottenere la cittadinanza come di “quello di cui ha bisogno l’Italia”, suggerendo "un percorso scolastico di dieci anni". La Lega ha già chiuso alla proposta, mentre la premier Giorgia Meloni non si è ancora espressa. Oggi, 23 agosto, a margine del Meeting di Rimini, per Fratelli d'Italia è stato però il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a toccare il tema. “Noi crediamo che uno possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l'amore per questa terra. Crediamo che le regole che esistono siano delle regole importanti, forti, ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri senza dover fare delle scelte che invece possono pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”, ha detto. Se la questione agita l’esecutivo, tra le opposizioni c’è chi applaude alle parole di Tajani. E che apre a nuove alleanze di scopo per portare a casa la riforma. Tra questi il presidente del Pd Stefano Bonaccini. “Penso che se Fi vorrà fare sul serio, come spero, ci può essere una maggioranza persino parlamentare, trasversale, che sul tema dello Ius Soli, più precisamente sullo Ius Scholae, può trovare una ragione per trovarsi d'accordo. Se quelle parole, che tanti di noi hanno apprezzato, sono un'apertura vera, ci si mette a sedere subito e noi del Pd siamo pronti a discuterle immediatamente", ha detto anche lui dal Meeting di Rimini. 

Lollobrigida: "Non dobbiamo rinunciare a nostra identità basata su cristianesimo"

Nel suo intervento, Lollobrigida è tornato indietro fino all’Impero romano, quando "non si diventava cittadini romani d'emblée, ma per amore, per quello che rappresentava Roma all'epoca”. Per il ministro oggi deve essere lo stesso, dimostrando “l'amore” per la terra italiana. Sottolineando come “si diventa cittadini italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei Paesi del mondo”, Lollobrigida ha poi aggiunto che – anche se è vero che "le contaminazioni culturali ci devono essere” – bisogna rinnegare l’idea per cui “per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità”. Identità che definisce “forte, costruita nei secoli” e che deve rendere i cittadini “consapevoli di quello che valiamo”, confrontandosi “con il mondo in un quadro di universalismo che riconosciamo nella nostra religione portante”. Centrale per Lollobrigida è proprio il profilo religioso: “Anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri, ma che dobbiamo anche pretendere dagli altri". Nel suo intervento, Lollobrigida è tornato indietro fino all’Impero romano, quando "non si diventava cittadini romani d'emblée, ma per amore, per quello che rappresentava Roma all'epoca”. Per il ministro oggi deve essere lo stesso, dimostrando “l'amore” per la terra italiana. Sottolineando come “si diventa cittadini italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei Paesi del mondo”, Lollobrigida ha poi aggiunto che – anche se è vero che "le contaminazioni culturali ci devono essere” – bisogna rinnegare l’idea per cui “per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità”. Identità che definisce “forte, costruita nei secoli” e che deve rendere i cittadini “consapevoli di quello che valiamo”, confrontandosi “con il mondo in un quadro di universalismo che riconosciamo nella nostra religione portante”. Centrale per Lollobrigida è proprio il profilo religioso: “Anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri, ma che dobbiamo anche pretendere dagli altri".

Forza Italia ribatte a Lega con video Berlusconi favorevole a Ius Scholae

Per ora lo scontro più grande si è però consumato tra Forza Italia e la Lega. Il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo ha individuato nella "insistenza di Tajani" un rischio per "la stabilità del governo". Poi, la Lega ha diffuso un video in cui Berlusconi si diceva contrario allo Ius Scholae con 5 anni, in un'intervista a Fabio Fazio probabilmente del 2017. E lo aveva pubblicato sui social al grido "Ascoltate il grande Silvio!". A distanza di 24 ore, gli azzurri hanno pubblicato un altro filmato sul profilo X del partito in cui Berlusconi dice: "Riteniamo che dare la cittadinanza a qualcuno figlio di stranieri, che però vivono in Italia, sia addirittura doveroso quando questa persona è stata allieva di un ciclo scolastico che gli consente di parlare non solo bene la nostra lingua, ma anche di conoscere la nostra storia e apprezzare i punti cardine della nostra civiltà". Poi l'invito agli alleati di governo: "Ascoltate le parole del Presidente Silvio Berlusconi sullo Ius Scholae. Lui era favorevole a concedere la cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia che avessero completato la scuola dell'obbligo, Forza Italia continua coerentemente a esserlo". 

Crippa (Lega): "Tajani e Fi votati per governare con noi o col Pd?"

Il video ha rinvigorito lo scontro tra azzurri e Carroccio. "Leggendo quanto apparso sui profili social di FI riguardo la cittadinanza, una domanda sorge spontanea: gli elettori hanno votato Tajani e i suoi per governare con il centrodestra unito o per portare avanti i programmi del PD e dei comunisti?", scrive in una nota il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. 

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Renzi: "Forza Italia cerca visibilità, destra si dividerà"

Tornando alle opposizioni, al contrario di Bonaccini, il leader di Italia Viva Matteo Renzi si mostra più scettico sulla posizione di Tajani e del suo partito. “Forza Italia cerca visibilità, ma in Parlamento servono gli articoli delle leggi, non quelli dei giornali", ha detto in un’intervista a QN. Per Renzi la vera “novità di questa estate” è che sta emergendo “per la prima volta la destra che inizia a dividersi e la sinistra che prova a unirsi”. 

L'appello di Bonelli (AVS): "Concordiamo legge con chi ci sta"

Per il deputato di AVS e portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli “il tema dello Ius Scholae non può essere relegato a mero argomento di dibattito estivo o, peggio ancora, a pretesto per litigi interni alla maggioranza”. Si tratta, ha aggiunto in una nota, di “un tema di giustizia sociale, di inclusione e di futuro per migliaia di cittadine e cittadini che, pur essendo cresciuti, educati e formati in Italia, non vedono riconosciuti i propri diritti fondamentali". Bonelli lancia quindi un appello ai gruppi parlamentari: “Concordiamo una legge e approviamo lo Ius Scholae con chi ci sta”. 

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