"Quello subito da Joly è un pestaggio, un atto criminale, e questo lo dico indipendentemente dal fatto se lui si fosse dichiarato giornalista o meno. La violenza contro qualsiasi persona è sempre una cosa orribile”. Così il ministro degli esteri, tornando sulla recente aggressione al giornalista de "La Stampa" a Torino
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani è tornato a commentare la recente aggressione fisica subita a Torino dal giornalista Andrea Joly da militanti di estrema destra. "Quello subito da Joly è un pestaggio, un atto criminale, e questo lo dico indipendentemente dal fatto se lui si fosse dichiarato giornalista o meno. La violenza contro qualsiasi persona è sempre una cosa orribile”, ha detto Tajani. “Non è accettabile picchiare una persona mentre sta riprendendo qualcosa. Sarebbe stato altrettanto grave se a essere pestato fosse stato un cittadino comune. Dopodichè è chiaro che l'hanno aggredito perche è un giornalista, che stava facendo delle foto o un video", ha aggiunto il ministro, parlando con i cronisti al Senato. L'ipotesi di sciogliere Casapound, di cui due militanti sono stati identificati come possibili partecipanti all’agguato? "Spetta alla magistratura e al legislatore. C’è una legge che prevede che ci debba essere una sentenza della magistratura: se ci fossero gli estremi per farlo, una violazione della legge e della Costituzione, io non avrei problemi", ha commentato ancora Tajani.