Torino, giornalista aggredito: identificati due militanti di Casapound. Meloni: Condanna

Cronaca
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Identificati due dei presunti autori del pestaggio ai danni del cronista di La Stampa, sono militanti di Casapund. Si profila denuncia per lesioni personali con aggravante. Un video documenta l'aggressione. Odg Piemonte e Subalpina hanno convocato un presidio a Torino sotto la prefettura. Numerose le reazioni. La segretaria Pd Schlein ha chiesto di “sciogliere le organizzazioni neofasciste” chiedendo intervendo di Giorgia Meloni. La premier ha dichiarato: "Condanna e massima attenzione. Ho chiesto a Piantedosi aggi

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Un giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, è stato aggredito a Torino, dove nella tarda serata di ieri è stato preso a calci in via Cellini, all'esterno dell'Asso di Bastoni, un circolo frequentato da simpatizzanti e militanti di estrema destra. La notizia è riportata sul sito online e sui profili social del quotidiano torinese. Un filmato girato dal cronista stesso immortala il momento in cui gli attivisti lo avvicinano chiedendogli "Sei dei nostri?". Sono stati individuati dalla Polizia di Stato due dei presunti autori dell'aggressione, si tratta di due militanti di Casa Pound. Per entrambi, secondo quanto si apprende, si profila una denuncia per lesioni personali collegate all'aggravante del reato commesso "per agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" che abbiano tra i loro scopi "la discriminazione o l'odio etnico, nazionale, razziale o religioso".  

Indagini della Digos in corso  

A Joly, stando a quanto riferisce La Stampa, è stato intimato di consegnare lo smartphone, quindi lo hanno minacciato e aggredito, mentre lui si allontanava lo hanno calciato facendolo cadere e a quel punto lo hanno colpito con dei calci. Il giornalista si è fatto medicare in ospedale. Le indagini sono affidate agli agenti della Digos della polizia che in queste ore stanno analizzando i filmati per cercare di identificare gli autori dell'aggressione. Due militanti di Casapound sono stati individuati come parte del gruppo che ha pestato il giornalista, rischiano una denuncia per lesioni personali aggravate dal motivo di "agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" che abbiano tra i loro scopi "la discriminazione o l'odio etnico, nazionale, razziale o religioso".

Un video documenta il pestaggio

 
Un video, pubblicato da La Stampa, documenta l'aggressione ai danni del giornalista Andrea Joly. Sono in tre, lo circondano, lo colpiscono e poi lo trascinano a terra. A quel punto si avvicina un quarto personaggio (dalla testa rasata) che vibra dei calci mentre da una finestra si sente l'urlo "lasciatelo".

Circolo Asso Bastoni: “Il giornalista ha spintonato”

 

Hanno visto una persona che stava facendo foto e video e quando gli hanno chiesto chi fosse "non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco". Questa in sintesi è la ricostruzione dei responsabili del circolo Asso di Bastoni. In quel momento era in corso una festa per i sedici anni del circolo. "Perché mai - comunicano dall'Asso di Bastoni - i nostri tesserati dovrebbero 'aggredire' un giornalista quando sono sempre stati invitati e ospitati, e abbiamo sempre accettato reportage di qualunque testata giornalistica?".

Raduno non preavvisato alla questura

 

Secondo quanto appreso da Ansa, il raduno davanti al circolo torinese Asso di bastoni, teatro dell'aggressione al giornalista della Stampa Andrea Joly, non era stato preavvisato alla questura di Torino dagli organizzatori. Si trattava della festa per i 16 anni del circolo cui hanno partecipato centinaia di persone.

Odg Piemonte e Subalpina: presidio a Torino il 23 luglio

Intanto, l’Ordine dei giornalisti del Piemonte e l'Associazione Stampa Subalpina, dopo l'aggressione al cronista, hanno convocato un presidio a Torino, sotto la prefettura, "in difesa della libertà di stampa garantita dalla Costituzione che vieta anche la ricostituzione del partito fascista”. La manifestazione è in programma il 23 luglio. "Saremo in piazza - si legge in un comunicato - per chiedere alle istituzioni di vigilare affinché episodi di questo genere non si debbano ripetere e per rispondere a chi pensa che con la violenza gratuita e ottusa si possano censurare le idee e le azioni". Quanto all'aggressione a Joly, secondo l'Ordine e il sindacato "è un atto che testimonia ancora una volta il clima di crescente intolleranza nei confronti della libera informazione".

La condanna del sindaco

Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. "Esprimiamo solidarietà al giornalista del quotidiano La Stampa che stanotte è stato aggredito da alcune persone vicine a Casa Pound mentre cercava di documentare un evento che le vedeva protagoniste. Episodi di violenza e vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città", le parole del primo cittadino.

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Cirio: “Violenza inaccettabile”

 

Parole di solidarietà sono arrivate anche dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Desidero esprimere piena solidarietà al giornalista e a tutta la redazione per l'aggressione subita. La violenza è inaccettabile e va condannata sempre e con nettezza, da qualsiasi parte provenga, e mi auguro che vengano presto accertate le responsabilità”, ha riferito. "Al cronista Andrea Joly che conosco personalmente e di cui apprezzo il lavoro sottolinea ho voluto confermare poco fa il mio incoraggiamento e gli auguri di pronta guarigione oltre alla garanzia che, per parte nostra, la libertà di stampa sarà sempre considerata un caposaldo della nostra democrazia e difesa da ogni attacco”, ha concluso.

 

Conte: “Rischio derive antidemocratiche. Occorre intervenire”

 

Giuseppe Conte su X ha sottolineato che “l’aggressione squadrista subita da Andrea Joly, giornalista del quotidiano La Stampa, dimostra ancora una volta la necessità di fortificare ogni giorno gli anticorpi democratici per combattere odio, intolleranza e violenza di stampo neofascista”. “È un episodio grave e inaccettabile, ma non si tratta di un caso isolato: i campanelli di allarme su alcune derive antidemocratiche nel nostro Paese hanno già suonato più volte. Alla politica e alle forze sane il compito di intervenire per mettere fine a questi deliranti rigurgiti di arroganza e violenza. A Joly e a tutta la redazione la solidarietà mia e del M5s”, ha aggiunto.

 

Schlein: “Preoccupa clima di impunità”

 

Anche la segretaria Pd Elly Schlein ha espresso “solidarietà e vicinanza ad Andrea Joly giornalista de La Stampa che stanotte a Torino è stato aggredito e picchiato da militanti di Casa Pound solo per averli ripresi col cellulare mentre fuori da in locale festeggiavano un loro anniversario”. “Ma esprimo anche grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos'altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte come dice la Costituzione le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla Presidente Giorgia Meloni e al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente”, ha sottolineato.

 

Unirai: “Grave e inqualificabile”

 

“Quanto avvenuto al collega è grave e inqualificabile. Chiunque faccia militanza politica deve farsi una ragione: i giornalisti documentano tutto, anche quello che a qualcuno può non piacere. Unirai, sindacato liberi giornalisti Rai, esprime solidarietà al collega e al quotidiano La Stampa, confidando in indagini immediate da parte delle autorità, a difesa della libertà di stampa”, ha scritto Unirai in una nota.

 

Appendino: “Individuare presto chi ha aggredito giornalista”

 

"Aggredire un giornalista che sta facendo il suo lavoro esce da ogni logica civile e democratica”, ha scritto in un post su X la vicepresidente M5s ed ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, commentando quanto accaduto e esprimendo "solidarietà e vicinanza" al giornalista. "Mi auguro che vengano individuati e processati quanto prima i responsabili di questa gravissima violenza".

 

Grimaldi: “Sciogliere associazioni che si richiamano al fascismo”

 

In merito all’episodio è intervenuto anche Marco Grimaldi parlamentare torinese dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Dopo le aggressione agli studenti e coppie gay ora arrivano quelle ai giornalisti. Ci deve scappare il morto per iniziare ad andare oltre a qualche dichiarazione di circostanza?”, ha dichiarato, per poi sottolineare: “Esprimiamo forte preoccupazione per il clima del Paese in cui le organizzazioni che si richiamano al fascismo si sentono legittimate all'uso della violenza”. “Oltre a esprimere la nostra solidarietà al giornalista de La Stampa Andrea Joly, aggredito mentre faceva il suo lavoro, chiediamo a tutte le istituzioni, e al Governo di procedere allo scioglimento delle organizzazioni che si macchiano del reato di apologia al fascismo”, ha concluso.

 

Magi: “Violenza cresce”. Russo (Fi): “Attentato a libertà di tutti”

 

"Gravissimo che cerchino di intimidire la libera stampa e i giornalisti indipendenti ed è gravissimo che questi episodi di violenza avvengano sempre più spesso. Probabilmente è la sensazione di impunità e di tolleranza verso questi atteggiamenti…”, ha commentato il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali alla Camera, su X, ha sottolineato come aggredire un giornalista significhi “attentare alla libertà di tutti”. “Solidarietà ad Andrea Joly e a tutta la redazione del quotidiano La Stampa. Siamo sicuri che le forze dell'ordine individueranno prontamente i responsabili dell'accaduto”, ha aggiunto.

 

Fornaro: “Mettere fuori legge CasaPound”

 

"Solidarietà piena al giornalista de "La Stampa" è stata espressa, in una nota, anche dall'on. Federico Fornaro, dell'Ufficio di presidenza del PD alla Camera dei Deputati. “L’ennesimo episodio violento e di attacco alla libertà di stampa che caratterizza la storia di questa organizzazione di chiaro stampo neofascista. Ogni giorno che passa dalla messa fuori legge di Casa Pound è un giorno di troppo".

 

Odg Piemonte e Subalpina: “Clima ostile”

 

In una nota congiunta, l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e l'Associazione Stampa Subalpina hanno espresso solidarietà al collega Andrea Joly. “La sua aggressione è l'ennesimo segnale del clima ostile e insofferente nel nostro Paese (ma non solo) verso i giornalisti e il loro lavoro di racconto della realtà. Il crescente astio per l'informazione libera e corretta sfocia sempre più spesso in aggressioni fisiche ai giornalisti, un metodo che riporta ad altre buie stagioni della nostra storia”, si legge nel comunicato. "Oltre a condannare questi episodi - prosegue la nota - Odg e Subalpina si fanno portavoce di un confronto serrato con la politica e la società civile per poter continuare ad esercitare senza se e senza ma la vera funzione del giornalismo, l'informazione sentinella di democrazia e chiedono che sull'episodio sia fatta al più presto luce, individuando i responsabili".

 

Sangiuliano: “Gesti inammissibili”

 

“La mia più sincera solidarietà al collega giornalista de LaStampa Andrea Joly e a tutta la redazione per la vile aggressione subita. Gesti di questo tipo sono contrari alla democrazia e alla convivenza civile e sono inammissibili ancor più perché colpiscono la libertà di stampa”, ha scritto su X il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

 

La Russa: “No ad ogni forma di violenza”

 

Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso solidarietà al giornalista, ribadendo “con forza il no ad ogni forma di violenza”. "Nel rivolgere la solidarietà mia personale e quella del Senato della Repubblica al giornalista de "La Stampa" Andrea Joly, desidero sottolineare con profonda soddisfazione come tutte le forze politiche stiano prontamente condannando - com'è giusto che sia - questo gravissimo episodio”, ha scritto in post su Facebook.

Molti turisti i piazza Duomo con i tradizionali selfie e foto ricordo, intensificati i controlli della polizia locale per contrastare il fenomeno dei fotografi ambulanti.

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Tajani: "Troppa violenza contro chi non la pensa come te"

 

"Troppa violenza e intolleranza in Italia contro chi non la pensa come te. A Torino aggredito un giornalista de La Stampa da estremisti di destra, a Roma due ragazzi picchiati perché omosessuali, minacce di morte a Forza Italia. Condanniamo con fermezza ogni violenza". Così su X il leader di FI e vicepremier Antonio Tajani.

Meloni: "Condanna e massima attenzione"

 

"Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un'inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L'attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell'Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso". Lo dichiara la premier Giorgia Meloni.

 

Fratoianni: "La Destra teme la parola 'fascisti'"

 

"Lo scorso 3 luglio il ministro dell'Interno Piantedosi nel rispondermi nell'aula di Montecitorio sui fenomeni di violenza neofascista, scelse si fatto di non rispondermi, confermando così l'indirizzo del governo Meloni di non voler riconoscere la realtà e di sottovalutare volutamente i rischi che il nostro Paese sta correndo di fronte al ripetersi di tali  episodi. Oggi è toccato ad un giovane giornalista de La Stampa, vittima dei colpi inferti da militanti di Casapound a Torino. A lui, al direttore e a tutte e a tutti i giornalisti de La Stampa la nostra solidarietà". Lo afferma Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. "In attesa che da Palazzo Chigi e dal Viminale si muovano - prosegue il leader di SI - rimane il fatto che tutti gli esponenti politici e di governo della destra che finora hanno parlato si son ben guardati dall' utilizzare la parola 'fascisti', e non è un bene. Anche per questo rinnoviamo con decisione - conclude Fratoianni - la richiesta alla presidente del consiglio: quando intende sciogliere le organizzazioni neofasciste, se non ora?". 

 

Calenda: "Casapound va sciolta"

 

"Casapound è un'organizzazione #fascista nel metodo e nel merito, per troppo tempo vezzeggiata, protetta e giustificata da una parte della #destra italiana. Una realtà che professa e pratica violenza e che non riesce a confrontarsi nel rispetto delle opinioni degli altri va sciolta, perché estranea alle regole democratiche". Così in una nota Carlo Calenda, leader di Azione.

 

Bernini: “Solidarietà per vile aggressione”

 

Anche la  ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha espresso "la più sincera solidarietà ad Andrea Joly, giornalista de La Stampa, per la vile aggressione subita a Torino". "La violenza è sempre inaccettabile e la libertà di stampa, principio fondamentale della democrazia, va difesa con fermezza. Mi auguro che le responsabilità vengano accertate al più presto", ha scritto in un post su X.  

 

Lollobrigida: “Atto intollerabile”

 

"La mia solidarietà al giornalista de La Stampa Andrea Joly, per la violenta aggressione subita a Torino. La nostra democrazia è fondata sulla libertà di espressione e sul pluralismo di informazione e non sono tollerabili tali atti di violenza. In attesa che i responsabili vengano individuati al più presto, condanniamo fermamente questo terribile episodio". Lo ha riferito il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

 

Pichetto: “La libertà di stampa ha grande valore”

 

"La mia solidarietà al giornalista aggredito stanotte a Torino e a tutta la redazione del quotidiano La Stampa. Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della nostra civiltà e della nostra democrazia: la libertà di stampa ha grande valore e la sua difesa è dovere fondamentale. Mi auguro che siano accertate al più presto le responsabilità”, ha dichiarato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.

 

Piantedosi: “Nessuno spazio a violenza di qualsiasi matrice”

 

"Sono grato alla questura di Torino per aver tempestivamente identificato due individui fortemente sospettati di essersi resi protagonisti dell'aggressione al giornalista della Stampa. La loro posizione ora è al vaglio della autorità giudiziaria. Nel nostro Paese, tanto più con il nostro Governo, non ci sarà mai spazio per la violenza di qualsiasi matrice, soprattutto se perpetrata con finalità discriminatorie o ai danni di soggetti fragili o di chi svolge particolari e fondamentali funzioni”, ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

Torino, immagini del pestaggio di Andrea Joly
Screenshot del video che documenta il pestaggio del cronista Andrea Joly - ©Ansa

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