I partiti hanno concluso le campagne elettorali in vista del voto del prossimo 8 e 9 giugno. Tanti i segretari di partito che si sono espressi nel corso degli ultimi comizi: Tajani, Calenda, Schlein, Renzi e Salvini hanno parlato di Europa e delle principali questioni interne. Ecco che cosa hanno detto
Ultima giornata di dichiarazioni elettorali per i leader politici in vista delle elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Diversi i leader che si sono espressi dai palchi dei comizi, da Renzi a Calenda, da Tajani a Schlein fino a Salvini (insieme a Vannacci).
Tajani: “Noi liberali e atlantisti, obiettivo 10%”
In piazza Matteotti a Napoli ha chiuso la campagna elettorale Antonio Tajani, segretario di Forza Italia. "Dedichiamo questa piazza intitolata a un martire della libertà a Silvio Berlusconi, anche lui paladino della libertà. E già che siamo a Napoli vogliamo un po' di libertà anche in Campania: voglio dire che Forza Italia è pronta a dire la sua anche per la futura presidenza della Regione", ha dichiarato tra gli applausi scroscianti dei presenti il segretario di Forza Italia. Il ministro degli Esteri ha poi parlato anche del governo: “Saremo sempre leali nei confronti del presidente del Consiglio e dei nostri alleati, della Lega e di Fdi, ma distinti perché noi siamo Forza Italia, una grande forza popolare liberale e atlantista”, ha dichiarato Tajani che, infine, si è riservato una stoccata a Emma Bonino (Stati Uniti d’Europa), che aveva accusato il ministro degli Esteri di essere il difensore di ufficio “dell’illiberale Orban”: “Rispetto la democrazia, e al di là dei giudizi che si possono dare su Orban, non si può impedire a un Paese di guidare l'Ue. Emma Bonino che è stata commissario europeo dovrebbe conoscere le regole. Io non condivido la politica di Orban ma rispetto l'Ungheria che ha diritto di guidare l'Ue. Mi dispiace per Emma Bonino, forse dovrebbe ripassare lei qualche norma comunitaria”, ha sottolineato. L’obiettivo per queste elezioni è chiaro: “Abbiamo fissato un obiettivo che è intorno al 10% vedremo cosa succederà. Ci davano per spacciati un anno fa e mi pare che stia accadendo l'esatto contrario. Abbiamo lavorato, abbiamo coinvolto migliaia di persone, abbiamo aperto e spalancato le porte del nostro movimento politico. C'è grande coinvolgimento, grande voglia di fare, c'è uno spazio vuoto tra Schlein e Meloni e vogliamo occuparlo", ha dichiarato Tajani alla vigilia del comizio di chiusura.
leggi anche
Live In, a Tribù Antonio Tajani: "Sì alla difesa comune europea"
Calenda: “In Italia Viva c’è di tutto. Tajani? Fa votare un leader defunto”
Sempre a Napoli c’era anche Carlo Calenda, leader di Azione, per un’iniziativa di chiusura della campagna elettorale. “Le sensazioni sono buone, ma non sono buone quelle sull'affluenza. Secondo me l'affluenza sarà molto bassa anche perché in questa campagna elettorale si è parlato di tutto tranne che d'Europa. Noi abbiamo provato a farlo, ma non è stato facile. Oggi chiudiamo una campagna elettorale che non è stata bella - ha aggiunto - ma noi abbiamo una lista di candidati straordinari e conta solo questo perché l'Italia oggi è terzultima al Parlamento europeo per influenza”, ha dichiarato il segretario di Azione, che ha poi attaccato gli avversari. "C'è una lista che si chiama Azione e c'è un'altra lista che mette dentro tutto e il contrario di tutto, dove poi andranno uno da una parte e uno dall'altra e dove candidano da Sandra Mastella a Cecchi Paone. Non è un partito, è un agglomerato di liste", ha dichiarato Calenda, facendo riferimento a Italia Viva. “Tajani è il primo caso nella storia di leader che dice di votare un altro leader defunto: Berlusconi. Non è mai successo, anche questo è un primato dell'Italia. Penso che debba misurarsi con la sua capacità di leadership senza tirare in mezzo persone che non ci sono più", ha poi continuato in merito a Forza Italia. E a chi gli chiedeva di commentare la dichiarazione della segretaria del Pd Elly Schlein su un’ipotetica cena con Conte e Calenda, alla quale ha risposto "Diciamo che più della cena mi interesserebbe fare insieme una grande battaglia sul congedo paritario per contrastare la crisi delle nascite", il senatore leader di Azione ha commentato: "Elly, non sai scegliere tra me e Conte. Diciamo che ho di meglio da fare a cena, ma bisogna lavorare insieme su cose come il salario minimo", ha concluso.
leggi anche
Calenda a Sky TG24: "Meloni inadeguata, pericolosa linea orbaniana"
Renzi: “Spero in maggioranza Mario. Se eletto, vado in Europa”
“Nel 2014 fu maggioranza 'Jean Claude', nel 2019 'Ursula', che a mio giudizio ha completamente fallito. Nel 2024 spero sia la maggioranza 'Mario'" (in riferimento a Draghi ndr.). A dichiararlo è Matteo Renzi, nel comizio di chiusura di Stati Uniti d’Europa in Piazza di Pietra a Roma. Per questo, il leader di Italia Viva ha dichiarato: “L'Europa ha bisogno di persone serie: se eletto io andrò in Europa". Ma siete disposti a fare una maggioranza con i conservatori? "La maggioranza a mio avviso sarà più o meno quella dell'ultima volta", ha commentato. Riguardo alla presidenza della Commissione ha sottolineato: "Tajani vota Von der Leyen: chi sogna Draghi vota Stati Uniti d'Europa”. Se la lista Stati Uniti d’Europa è presente, il merito è chiaro. “C'è voluto tutto il coraggio, la tenacia l'intelligenza politica di Emma Bonino perché oggi fossimo tutti qui. Noi non chiediamo il voto su un nome ma su un progetto ecco perchè non siamo come gli altri”, ha sottolineato Renzi. Non poteva mancare, infine, un commento su quanto accaduto a Riccardo Magi in Albania. “Vorrei che la piazza desse un abbraccio a Riccardo Magi”, ha dichiarato il leader di Italia Viva tra gli applausi dei presenti. “Giorgia Meloni ci prende in giro col consueto garbo istituzionale emerso anche nel suo forbito eloquio che fa del coattismo la sua cifra elettorale ha ironizzato sulle percentuali che noi prenderemo ma, a proposito di numeri: perché metti 850 milioni di euro per creare dei lager in Albania e non li usi invece per la sanità”, ha concluso.
leggi anche
Elezioni europee, l'intervista di Matteo Renzi a Sky TG24. VIDEO
Schlein: “Ue progetto di pace non economia di guerra”
Chiusura di campagna elettorale in Toscana per Elly Schlein. "L'Europa è nata come un progetto di pace e deve rimanere un progetto per la pace, non un'economia di guerra. Vogliamo una politica estera comune, con una voce sola e forte della Ue, che chieda un cessate il fuoco immediato, per fermare il massacro in corso a Gaza, per riuscire a liberare tutti gli ostaggi ancora detenuti dai terroristi di Hamas, per riuscire a portare gli aiuti umanitari necessari", ha dichiarato Schlein. Secondo la segretaria Pd, "bisogna intraprendere un percorso di pace verso la soluzione dei 'due popoli, due Stati'. Uno esiste già, e ha diritto a esistere, senza missili e attacchi terroristici: ma l'altro purtroppo non è mai stato riconosciuto, e noi pensiamo che sia arrivato il tempo di riconoscere anche ai palestinesi il loro pieno diritto a vivere in pace, in sicurezza, in un loro Stato esattamente come gli israeliani". Per la segretaria del Pd, inoltre, “bisogna continuare a sostenere un popolo ingiustamente invaso come quello ucraino", e allo stesso tempo "chiedere e pretendere dall'Unione Europea uno sforzo diplomatico che costruisca un percorso di pace verso un cessate il fuoco, verso una pace giusta che starà agli ucraini invasi negoziare, non certo a noi: ma non possiamo perdere l'aspirazione alla pace". Nel comizio di Scandicci, a sostegno della candidata sindaca Claudia Sereni, ha poi parlato anche di questioni interne: “Abbiamo una prima premier donna che guida un governo che tutti i giorni fa scelte contro le donne: tagliando le pensioni, come ha fatto su Opzione donna, riducendo il numero di nidi che faremo con il Pnrr". In questo modo, secondo Schlein, succede che "il carico di cura rimane sulle spalle delle famiglie, ma dentro le famiglie rimane soprattutto sulle spalle delle donne, e le tiene ingiustamente a freno nel lavoro e nell'impresa: questo è un danno per tutta l'economia”, ha dichiarato Schlein, che poi ha attaccato Meloni. “Non riesco a spiegarmi perché questa prima premier donna non rispetta il diritto delle donne a scegliere sul proprio corpo, e con la sua maggioranza manda gli antiabortisti nei consultori per fare pressione sulle donne e le ragazze che cercano di accedere all'interruzione volontaria di gravidanza. Io credo invece che dobbiamo mettere al centro i diritti delle donne e di tutte le famiglie, tutte, nessuna esclusa, perché di famiglia non ce n'è soltanto una tradizionale, di cui tanto parlano ma che poi alla fine nessuno di loro ha”, ha concluso.
leggi anche
Schlein: "Da quando governa, Meloni cancella la libertà delle persone"
Vannacci: “Europa ci vuole togliere eternità”. Salvini: “Generale in Ue regalo a Italia"
Chiusura di campagna elettorale anche per la Lega, che ha tenuto il suo comizio conclusivo a Roma. “Certamente Putin non è peggio di Stalin. Quindi vale la pena negoziare la pace”, ha dichiarato il generale Roberto Vannacci, candidato per il Carroccio e accolto dai cori "Vannacci uno di noi", "C'è solo un generale". Il candidato ha poi rincarato la dose: “. Questa Europa l'eternità ce la vuole portare via. A causa delle politiche degli ultimi 20 anni ci hanno consegnato un'Europa più povera. Ci vogliono vendere un'Europa meno libera, non siamo più liberi di parlare. Veniamo sospesi e allontanati”. Non siamo più liberi perché le nostre città non sono sicure. Questa Europa non ci piace più. È un'Europa più triste e molto più insicura. Ci hanno detto che ci sarebbe stato l'Armageddon per i cambiamenti climatici. Oggi il cielo è azzurro, grazie a Dio”, ha concluso Vannacci, che ha poi lasciato la parola al segretario Matteo Salvini. "Non possiamo più tollerare lo spaccio a cielo aperto di clandestini che hanno rotto le palle. Scegliere un generale per difendere i confini italiani in Europa è il lavoro più grande che la Lega possa fare agli italiani”, ha dichiarato il leader della Lega. Sulla guerra si è poi rivolto direttamente a Macron: “Caro Macron, se vuoi la guerra predi l'elmetto e la fionda e vai in guerra, ma non rompere le palle ai giovani italiani e europei. Mai nessuna arma o missile italiano dovranno essere usati per bombardare in territorio russo”, ha dichiarato.