Il leader di Italia viva e candidato come ultimo nome in 4 circoscrizioni nelle liste di Stati Uniti d’Europa è stato l’ospite dell'ultima puntata di “Tribù”, il talk in onda dal lunedì al venerdì in cui i protagonisti della politica italiana si confrontano con giornalisti e commentatori in vista del voto dell’8 e 9 giugno
È stato il leader di Italia viva Matteo Renzi - candidato come ultimo nome in 4 circoscrizioni nelle liste di Stati Uniti d’Europa alle prossime elezioni europee - l’ospite dell'ultima puntata di Tribù, il talk con i protagonisti della politica italiana che torna su Sky TG24 in vista del voto dell’8 e 9 giugno. In ottica elezioni, spiega Renzi, “nel nostro caso l’obiettivo non è una percentuale. Il sogno è quello di prendere un voto in più di Salvini: lui dice ‘meno Europa’, noi ‘Stati Uniti d’Europa’. C’è bisogno di più Europa di fronte alle guerre” e alle crisi in corso. E attacca gli avversari: "Se venissi eletto io lascerei il Parlamento e andrei in Europa. Gli altri - Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Elly Schlein - no". Insieme a Renzi sono intervenuti anche i giornalisti Pietro Senaldi e Maria Latella e il direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco.
"Per fare l'Europa servono Francia e Germania alleati"
“Io ho fatto il presidente del Consiglio e so che per fare l’Europa so che servono francesi e tedeschi, Francia e Germania, alleati alla pari”, ha detto Renzi rispondendo a un’osservazione di Senaldi, secondo cui Macron – “alleato” di Renzi – più che di Europa si occupa degli interessi interni alla Francia. "Se non ci si mette d'accordo", avverte Renzi, "saremo schiavi di Cina e India".
L'alleanza con Bonino
L’alleanza tra Renzi con Emma Bonino e +Europa è stata criticata da molti: c’è chi pensa che sia soltanto un metodo per ottenere i voti necessari per ottenere un numero di seggi. “Se Bonino avesse voluto fare un ragionamento utilitaristico si sarebbe candidata con Elly Schlein, che le ha proposto di tutto. Invece ha scelto con coraggio di lanciare un appello per gli Stati Uniti d’Europa”, risponde Renzi.
"Vogliamo portare Draghi a presidenza Ue"
La scelta di candidarsi in Europa per Renzi è una rinuncia per formare un’area moderata in Italia? “Se vado in Europa conto di giocare un ruolo per le partite europee. Anche chi mi detesta riconosce che un po’ di giochi politici li sappiamo fare. Vogliamo togliere Ursula von der Leyen dalla Commissione europea e portare un italiano illustre il cui nome conosciamo”, ha detto Renzi riferendosi a Mario Draghi. Su chi potrebbe essere un eventuale "federatore" dell'area centrista della politica italiana: "Non posso essere io, mi piacerebbe fosse una donna".
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"Noi e Calenda siamo differenti"
A chi gli fa notare che anche il suo ex alleato Carlo Calenda spinge per una presidenza europea a guida Draghi, Renzi risponde con le "differenze" tra la sua proposta politica e il leader di Azione: "Calenda si candida ma se viene eletto non va in Europa. Io e Bonino sì. Calenda ha inserito il suo nome sul simbolo, noi abbiamo scelto la dicitura Stati Uniti d'Europa". Ulteriore elemento di distinzione riguarda un caso tutto interno all'Italia: "Calenda si è alleato con i Cinque Stelle" per opporsi alla mozione di sfiducia nei confronti del presidente di Regione Puglia Michele Emiliano, mentre per Renzi il governatore dovrebbe lasciare le sue mansioni "per ragioni politiche".
"Toti non si dovrebbe dimettere, ma penso che lo farà”
Sul caso giudiziario che sta sconvolgendo la Liguria e che vede indagato anche il governatore Giovanni Toti, Renzi ribadisce la sua posizione garantista: “Non sono dalla parte di Toti dal punto di vista politico ma sono garantista. Non credo si debba dimettere. Penso però che lo farà, anche perché ha Fratelli d'Italia contro”.
Superbonus, Renzi: "Ministri che lo criticano lo hanno usato"
Sempre restando in tema questioni interne, Renzi ha definito il Superbonus "una schifezza scritta male". Ma attacca chi adesso lo critica: "Potevano evitare di utilizzarlo tutti i ministri che lo hanno utilizzato". E aggiunge: "C'è anche un punto di serietà personale, perché quando Conte - nella mia attività di conferenziere - paradossalmente mi ha consentito di avere il ristoro del Covid, io non li ho presi quei soldi. Avevo diritto a 25mila euro. Ma vi immaginate se io prendo 25mila euro che servono ai pizzaioli, ai ristoratori, ai negozi? Se sei un politico serio non lo fai quello che si approfitta del Superbonus come hanno fatto alcuni ministri".
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“Tribù” e “La scelta 2024”
Tribù è l'approfondimento, in onda in diretta dal lunedì al venerdì alle 20.30 su Sky TG24, che vede il conduttore Fabio Vitale confrontarsi faccia a faccia con i protagonisti della politica italiana, per raccontare le tante “tribù” della politica: fra europeisti e identitari, liberal e conservatori. Si alternano come ospiti anche giornalisti e commentatori, tra cui l'editorialista de Il Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, il Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, la giornalista e scrittrice Maria Latella e la Direttrice di QN Agnese Pini. Come nella precedente tornata elettorale europea torna il “momento Erasmus” in cui i politici ospiti del programma saranno trasportati virtualmente nella camera di uno studentato per scegliere con chi vorrebbero condividere, fra quattro possibili opzioni, un periodo di studio all'estero. Tribù fa parte del più ampio progetto La scelta 2024 con cui Sky TG24 si appresta a seguire la campagna elettorale per le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno mettendo in campo reportage, strumenti digitali, sondaggi e maratona finale. Tutti i contenuti de La scelta 2024 sono disponibili sui canali 100 e 500 della piattaforma Sky, sul canale 50 del DTT, su Sky On Demand, sul sito skytg24.it e su tutti i canali social di Sky TG24.