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Elezioni europee, Bonaccini a Sky TG24: "La priorità è la sicurezza sul lavoro". VIDEO

Politica

Il presidente dell’Emilia Romagna e capolista Pd nel Nordest è stato ospite della prima puntata di “Tribù”, il talk in cui i protagonisti della politica italiana si confrontano con giornalisti e commentatori in vista del voto dell’8 e 9 giugno. "Staremo sopra il 20%, anche più di mezzo punto in più . dice il presidente dem - Quello che dovrebbe fare il Pd è tornare a stare con la gente per le strade, anche rischiando i fischi e il freddo, perché per troppi anni siamo stati in pochi al caldo a darci ragione"

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È stato Stefano Bonaccini - presidente dell’Emilia Romagna e capolista Pd nella Circoscrizione Nordest per le Europee - l’ospite della prima puntata di Tribù, il talk con i protagonisti della politica italiana che torna su Sky TG24 in vista del voto dell’8 e 9 giugno. Insieme al presidente dem sono intervenuti anche la giornalista Maria Latella e il direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco. "Uno dei temi principali sull'occupazione italiani è proprio quello della sicurezza del lavoro e della precarietà", ha detto il presidente del Partito democratico legandosi a quanto accaduto a Casteldaccia, dove sono morti 5 operai per l'esalazione di una sostanza tossica durante i lavori di manutenzione della rete fognaria.

Bonaccini: "Troppi subappalti e precari"

Il primo tema toccato dal presidente della Regione Emilia Romagna è stato appunto quello del lavoro, anche alla luce di quanto accaduto in Sicilia. "Una delle priorità è quella della sicurezza sul lavoro e bisogna essere ciechi per non vederlo. Peraltro tiene insieme un tema che i sindacati stanno ponendo alla politica che è quello dei subappalti e il tema del precariato", ha detto. "Io penso che su questo bisogna muoversi immediatamente - ha aggiunto - c'è troppa precarietà in questo paese fino a che il lavoro precario non sarà meno conveniente di quello stabile, per questo insisto nel taglio del cuneo fiscale". Riguardo agli appalti e subappalti "sta portando ai disastri che vediamo". 

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Bonaccini: "Alle Europee staremo sopra il 20%"

Entrando nel merito delle prossime elezioni, Bonaccini si è detto certo che "staremo sopra il 20%, anche più di mezzo punto in più". Poi ha aggiunto: "L’unica cosa che conosco è lavorare, stare fuori, in piazza in un quartiere popolare. Quello che dovrebbe fare il Pd è proprio tornare a stare con la gente per le strade, anche rischiando i fischi e il freddo, perché per troppi anni siamo stati in pochi al caldo a darci ragione". Secondo il presidente dem poi "il vero dato clamoroso è una Lega che aveva il 34% alle scorse europee e che, se le va bene, avrà un quarto dei voti. Un giudizio normale sarebbe quello di un partito che è crollato". Riguardo a Meloni, invece, per Bonaccini "ha saldamente la leadership della destra in questo Paese". Alla domanda sulle tensioni nel Pd, il presidente dell'Emilia Romagna ha risposto: "Io penso che il Partito Democratico oggi sia molto più unito che in passato. C'è un Paese reale che alle volte è molto diverso da quello che anche voi raccontate. Non ho incontrato nessuno che mi abbia chiesto se era giusto o sbagliato mettere Schlein nel simbolo". Riguardo alla scelta delle candidature del Partito Democratico alle elezioni europee, Bonaccini ha in chiusura confermato che sono state accettate all'unanimità da tutto il partito.

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Bonaccini: "Una difesa comune europea serve"

Passando all'Ue, Bonaccini ritiene che "una difesa europea serve, non per produrre guerre, ma per rendere più forti da un punto di vista politico rispetto a mediazioni che servono a riportare la pace. Serve un'Europa che sia unita non solo nella moneta ma in politiche fiscali, sociali, di difesa etc. Noi siamo convinti europeisti. C'è una destra che ha formazioni politiche e raggruppamenti che non stanno governando in Europa, ma in questi anni hanno lavorato con le felpe No euro o decisioni dei partiti loro alleati per demolirla". 

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Il supporto all'Ucraina e la guerra in Medio Oriente

Sull'Ucraina "il Pd ha avuto una linea molto chiara, votata in Parlamento, ribadita ieri dalla stessa Schlein ed è quella che si sta vicino e si sta dalla parte di Kiev e dell'Ucraina" stessa, ha detto Bonaccini a chi gli chiedeva un commento sulle posizioni sul tema dei due candidati indipendenti nelle liste del Pd alle prossime elezioni Europee, Marco Tarquinio e Cecilia Strada. "Cito una frase di Gianni Cuperlo che disse 'se si ferma la Russia finisce la guerra, se si fermano gli ucraini finisce l'Ucraina' e non ce lo possiamo permettere. Si è fatto bene a sostenere la resistenza ucraina altrimenti sarebbe sparita l'Ucraina - ha argomentato - Dall'altra parte possiamo dirci e si trova coincidenza su questo messaggio anche con Tarquinio e Strada, che l'Europa deve usare di più il suo peso politico per una mediazione che porti il prima possibile ad una pace giusta". Su Israele il presidente del Pd ha chiarito che "siamo per il diritto a esistere d'Israele, ma bisogna dire che Netanyahu è il peggior nemico del suo popolo in questo momento. Se non si distingue tra i terroristi di Hamas e la gran parte del popolo palestinese, che non ha alcuna responsabilità, credete che possa portare a due popoli, due Stati? Sarà impossibile. Io mi auguro che quella tregua possa essere accettata".

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Jobs Act? "Ognuno è libero su Referendum"

 "Era scritto nella sua mozione congressuale. Io però credo, lo ha detto Schlein, che non è che dobbiamo prendere una decisione e schiacciarci su un dibattito legittimo che fa una altra forza. Noi dobbiamo stare alle grandi battaglie che unitamente il Pd, spero insieme alle altre opposizioni, sta facendo in Parlamento. dopo di che su quel Referendum c'è chi vuole votare, lo può fare liberamente e chi non lo vuol fare può non farlo", ha detto ancora Bonaccini replicando a chi gli chiedeva un commento sulla scelta della segretaria del partito, Elly Schlein, di firmare per il referendum proposto dalla Cgil in cui si chiede l'abolizione del Jobs Act. A ogni modo, ha osservato, "credo che il Pd oggi sia il partito del lavoro, e credo che sia il partito che più stia ponendo temi come la lotta al precariato, il tema della sicurezza sul lavoro e il tema della formazione che - ha concluso Bonaccini - deve essere esplicitato ancora di più di quello che stiamo facendo".

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"Vannacci non va proprio ignorato, anzi"

Secondo Bonaccini "Vannacci non va proprio ignorato, anzi vanno esplicitate il più possibile le idee che rappresenta perché su questo i cittadini capiscono molto bene dove si possa o si debba stare. La mia Regione ieri l'altro ha messo altri 3 milioni ai 9 che metteva ogni anno, arrivando così a 12 milioni, per il sostegno ai bambini, bambine, ragazze e ragazzi disabili nelle nostre scuole". "Io - ha aggiunto - sono uno di quelli che il 25 aprile era a Marzabotto e poi Casa Cervi mentre Vannacci definiva Mussolini uno statista. Quindi - ha concluso riferendosi al generale - parliamone pure".

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Bonaccini sceglie Michele Emiliano per l'Erasmus

Alla fine di ogni puntata di Tribù al politico intervistato viene chiesto con chi condividerebbe una stanza per una o due settimane in Erasmus. Bonaccini poteva scegliere fra Giorgia Meloni, Roberto Vannacci, Matteo Renzi e Michele Emiliano. "Tutti tranne Vanacci", ha risposto inizialmente il presidente dem che incalzato poi a indicare solo un nome ha detto: "Allora con il compagno di partito Michele Emiliano".

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“Tribù” e “La scelta 2024”

Tribù è l'approfondimento, in onda in diretta dal lunedì al venerdì alle 20.30 su Sky TG24, che vede il conduttore Fabio Vitale confrontarsi faccia a faccia con i protagonisti della politica italiana, per raccontare le tante “tribù” della politica: fra europeisti e identitari, liberal e conservatori. Si alternano come ospiti anche giornalisti e commentatori, tra cui l'editorialista de Il Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, il Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, la giornalista e scrittrice Maria Latella e la Direttrice di QN Agnese Pini. Come nella precedente tornata elettorale europea torna il “momento Erasmus” in cui i politici ospiti del programma vengono trasportati virtualmente nella camera di uno studentato per scegliere con chi vorrebbero condividere, fra quattro possibili opzioni, un periodo di studio all'estero. Tribù fa parte del più ampio progetto La scelta 2024 con cui Sky TG24 si appresta a seguire la campagna elettorale per le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno mettendo in campo reportage, strumenti digitali, sondaggi e maratona finale. Tutti i contenuti de La scelta 2024 sono disponibili sui canali 100 e 500 della piattaforma Sky, sul canale 50 del DTT, su Sky On Demand, sul sito skytg24.it e su tutti i canali social di Sky TG24.

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