In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Il post con l'errore grammaticale del ministro Valditara e l'ironia dell'opposizione

Politica

Intervenendo su X riguardo alle percentuali di studenti stranieri nelle scuole, il ministro ha scritto: "La maggioranza deve essere italiana". Ma poi ha anche commesso un errore grammaticale, che non è passato inosservato. "Quando si detta un tweet al telefono non si compie un'operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto", ha voluto chiarire Valditara in un altro tweet

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, è intervenuto su X dopo le recenti dichiarazioni di Matteo Salvini e il caso della scuola chiusa per la fine del Ramadan, affermando che la maggioranza degli alunni in classe dovrebbe essere italiana. Nel suo post, il ministro ha commesso un errore grammaticale con l'uso del congiuntivo, scatenando così ironia e polemiche sia sulla rete che da parte dell'opposizione. Ecco il testo del suo post di ieri: "Se si concorda sul fatto che gli stranieri dovrebbero assimilarsi ai valori fondamentali sanciti dalla Costituzione, ciò avverrà più agevolmente se nella maggioranza delle classi gli studenti saranno italiani, se studieranno intensivamente l'italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole verrà insegnata approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte e la musica italiane, se anche i genitori verranno coinvolti nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È questa la direzione in cui intendiamo muoverci".

Le critiche

La frase "Se nelle scuole si insegni" è stata particolarmente criticata su X, così come la mancanza di chiarezza nell'esposizione. L'account dei Deputati del Pd ha commentato: "Ministro, riscriva ora in italiano. Forse così riusciremo a capire esattamente ciò che ha detto". Lo scrittore Christian Raimo ha aggiunto: "Valditara, oltre a esprimere concetti discutibili (come in questo caso), sembra avere difficoltà nell'uso corretto dell'italiano (come in questo caso). Circa la metà delle volte sbaglia tempi e modi verbali, utilizza un lessico oscuro eppure nessuno vorrebbe che fossero introdotte per lui classi differenziali, abolite nel 1977". Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe, ha ironizzato: "Analisi logica: voto 3. Analisi del periodo: voto 1". La segretaria del Pd Elly Schlein ha criticato il Ministro sostenendo che egli "segue i deliri di Salvini", mentre sia la forma che il contenuto del suo messaggio sono stati oggetto di scherzi e battute su X. Antonio Ferrante del Pd ha aggiunto: "Fate come dico non fareste come faccio direi. No anzi, dicessi"

approfondimento

Salvini: "Serve un tetto del 20% di alunni stranieri per classe"

Il ministro si giustifica

"Quando si detta un tweet al telefono non si compie un'operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto. Chiarito questo, faccio notare ai tanti critici dall'indignazione facile, che in queste ore si stanno scatenando nella caccia all'errore, che così facendo ignorano la questione da me posta, evidentemente perché non hanno risposte", così il ministro dell'Istruzione a chi ha criticato il suo tweet di ieri.