Cariche su studenti, Piantedosi: "No processi sommari, contatto con minorenni è sconfitta"
PoliticaIl ministro dell'Interno nell'informativa alle Camere sui fatti della scorsa settimana: "Tutti auspichiamo che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti, il contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta". Poi aggiunge: "A Pisa totale violazione di legge, non era stato presentato alcun preavviso alla questura". Probabilmente mercoledì mattina l'incontro tra la presidente del Consiglio Meloni e Piantedosi con i sindacati di Polizia
"Tutti auspichiamo che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti e quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta". Così ministro dell’Interno Matteo Piantedosi alla Camera durante l’informativa sulle manganellate agli studenti dei cortei pro-Gaza di Pisa e in generale sulle violenze della scorsa settimana. Dopo aver sottolineato che da parte del governo, nonostante le accuse, non ci sia alcuna intenzione di reprimere il "dissenso", tra gli applausi del centrodestra, ha precisato: "Consentitemi di sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto. La gestione dell'ordine pubblico è un impegno quotidiano, delicato e non privo di rischi, svolto con la massima dedizione dalle donne e dagli uomini in divisa". Piantedosi evidenzia in ogni caso come per la manifestazione a Pisa, "in totale violazione di legge, non era stato presentato alcun preavviso alla questura". Il rischio di violenze - dice il ministro - "è pari a zero" se i manifestanti non pongono in essere "comportamenti pericolosi". E ricorda: "Per garantire l'incolumità degli operatori di polizia, compressi contro l'automezzo collocato alle loro spalle, veniva effettuata una carica di alleggerimento, consentendo al personale di avanzare di qualche metro e di allentare così la pressione dei manifestanti". Nel pomeriggio l'informativa al Senato.
Piantedosi: "Non coinvolgere polizia in polemiche politiche"
Piantedosi ha condannato "ogni tentativo di coinvolgere, nelle polemiche politiche, il lavoro delle Forze di polizia", che ha definito "presidio delle Istituzioni democratiche a cui è rimesso il compito, fondamentale e imprescindibile, di garantire a tutti, in modo imparziale, l'esercizio del diritto di riunione e di manifestazione del pensiero".
"Aumenta la violenza contro le forze dell'ordine"
Il capo del Viminale ha parlato anche di un "clima di crescente aggressività nei confronti delle Forze dell'ordine", che ha anche lo scopo di "alzare il livello di contrapposizione fra la 'piazza' e le Istituzioni". Piantedosi evidenzia poi lo sviluppo in tutta Italia di "un'ampia e variegata mobilitazione filopalestinese", promossa in molti casi "da sodalizi riconducibili all'area antagonista o in cui è stata rilevata una consistente partecipazione di attivisti di tale estrazione", anche tra le "componenti studentesche".
"Grazie a Mattarella per la fiducia nella Polizia"
"Rivolgo un sentito ringraziamento, a nome di tutti gli appartenenti alle Forze di polizia, al presidente della Repubblica per la solidarietà espressa agli agenti della Polizia di Stato che ieri, a Torino, mentre svolgevano un servizio connesso al rimpatrio di un immigrato, pluricondannato per gravissimi reati, sono stati vittime di una violenta aggressione da parte di un nutrito gruppo di anarchici", ha poi aggiunto il ministro dell'Interno. "Lo ringrazio anche - ha continuato - per aver ribadito, sia a me che al Capo della polizia, la piena fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia di Stato".
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Piantedosi al Senato: "A breve tavolo per rinnovo contratto forze dell'ordine"
Nell'intervento pomeridiano al Senato, Piantedosi ha annunciato di aver ricevuto dallpremier Giorgia Meloni "la disponibilità a convocare di nuovo il tavolo con le organizzazioni sindacali per avviare, alla sua presenza, le trattative finalizzate al rinnovo contrattuale" delle forze dell'ordine "e per ascoltare, con me, ogni altra esigenza o istanza proveniente dal personale interessato".
Meloni: "Pericoloso togliere sostegno a forze dell'ordine"
Sul tema delle violenze alle manifestazioni la tensione politica resta altissima, con la premier Giorgia Meloni che per la prima volta ha rotto il silenzio mantenuto in questi giorni. Sei giorni dopo i fatti delle città toscane – e dopo il richiamo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul “fallimento” che le manganellate rappresentano – la presidente del Consiglio mette in guardia dai rischi che potrebbero nascere da un crollo di fiducia nei confronti delle forze dell’ordine. È un “gioco che può diventare molto pericoloso" quello di "togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra", ha detto Meloni al Tg2 di ieri, 28 febbraio. Pur ricordando che "se qualcuno sbaglia, chiaramente si deve intervenire e sanzionare", delle forze dell'ordine - ha rimarcato la premier - non si può parlare "solo quando qualcosa non funziona". Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è della stessa linea: "È un errore fare processo alle forze dell'ordine".
Il trasferimento della dirigente di Firenze e l'assalto a Torino
Le parole della premier sono arrivate al termine di una lunga giornata. Ieri c’è stato il trasferimento della dirigente del Reparto Mobile di Firenze Silvia Conti - da cui dipendono amministrativamente i reparti che hanno operato a Pisa - che da oggi prende servizio alla sezione anticrimine di Pescara. Tra sei mesi andrà in pensione. Sempre di ieri è poi l'assalto a una volante della Polizia commesso da alcuni antagonisti a Torino menzionato alle Camere da Piantdosi. "Un'inaccettabile atto di violenza" che, ha detto il ministro, è “sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le forze dell'ordine e la Polizia in particolare". Nella serata di ieri è intervenuto anche Mattarella: prima ha chiamato il capo della Polizia per essere informato di quanto avvenuto e per esprimere solidarietà agli agenti della pattuglia aggredita a Torino, poi ha sentito Piantedosi.