Scontri ai cortei, Meloni: "Pericoloso togliere sostegno delle istituzioni alla polizia"

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La presidente del Consiglio ha toccato tanti temi durante l'intervista al Tg2: dal G7 al premierato, ma anche Pnrr e Superbonus. Spazio anche alla sconfitta del centrodestra alle elezioni regionali in Sardegna: "Io penso anche che le sconfitte siano un'occasione per mettersi in discussione, uno sprone a migliorare e a fare ancora di più"

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Non si ferma il dibattito sugli scontri ai cortei pro Palestina dei giorni scorsi. La premier Giorgia Meloni è tornata sul'argomento in un'intervista al Tg2. "Penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra, è un gioco che può diventare molto pericoloso". Così la presidente del Consiglio ha commentato i fatti di Pisa a Firenze, sottolineando che "non si può parlare delle forze dell'ordine solo quando qualcosa non funziona". Proprio oggi, a distanza di quasi una settimana dalle cariche della polizia agli studenti e ai manifestanti che a Pisa e Firenze sono stati colpiti con i manganelli dagli agenti mentre protestavano, la dirigente del reparto mobile di Firenze, Silvia Conti, è stata trasferita. Tuttavia, stando ad alcune fonti del Dipartimento della Pubblica sicurezza, l'avvicendamento era già programmato e non è legato agli scontri con i manifestanti avvenuti nei giorni scorsi. 

Meloni: "Non abbiamo vietato manifestazioni pro Palestina"

"Non si può parlare delle forze dell'ordine solo quando qualcosa non funziona - ha detto ancora la premier - perché in tutti gli altri casi, nei casi in cui ci sono stati 120 agenti di polizia che sono finiti all'ospedale, che sono stati feriti per garantire l'ordine pubblico la nostra incolumità e magari anche con stipendi inadeguati nessuno ha detto a loro grazie e allora forse è il caso di fare anche questo: dire grazie alle forze dell'ordine per il lavoro prezioso che fanno ogni giorno, fermo restando che se poi qualcuno sbaglia chiaramente si deve intervenire e si deve sanzionare come prevede il nostro ordinamento". "Penso che per giudicare correttamente quanto accaduto sia utile raccontare qualche numero. Dal 7 ottobre scorso, data dell'attacco di Hamas contro Israele in Italia, ci sono state oltre mille manifestazioni, in quelle manifestazioni ci sono stati 26 agenti feriti. Nel 2023 gli agenti feriti nelle manifestazioni sono stati complessivamente 120. I casi in cui ci sono stati problemi in queste manifestazioni, momenti di tensione, sono il 3%". E ha concluso: "Noi a differenza di quanto accaduto in altri paesi europei abbiamo scelto di non vietare le manifestazioni a favore della Palestina".

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Elezioni in Sardegna

La presidente del Consiglio è poi tornata anche sulla sconfitta del centrodestra nelle elezioni regionali in Sardegna che hanno visto la vittoria della candidata di sinistra Alessandra Todde. "La mia valutazione politica - ha detto - è che se nonostante le liste di centrodestra avessero la maggioranza dei consensi non siamo riusciti a vincere con il candidato presidente qualcosa è stato sbagliato e quindi ovviamente dispiace, ma io penso anche che le sconfitte siano un'occasione per mettersi in discussione, uno sprone a migliorare e a fare ancora di più".

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Btp valore "segnale di fiducia". Pnrr? "Facciamo nostro meglio"

Il successo del Btp valore, ha proseguito poi Giorgia Meloni, "lo interpreto come un segnale di fiducia da parte dei cittadini, dei risparmiatori e come una risposta a una strategia che abbiamo messo in campo per riportare il più possibile nelle mani degli italiani il debito pubblico perché ci consente di dare una mano agli italiani a mettere in sicurezza i loro risparmi e dall'altra ci consente anche di essere più padroni del nostro destino perché quando il tuo debito pubblico è nelle tue mani sei meno sottoposto alle pressioni esterne". In merito al Pnrr "stiamo facendo del nostro meglio": "abbiamo già speso 45 miliardi in un momento in cui eravamo concentrati soprattutto nella progettazione e sulle gare quindi si entra adesso nel vivo della spesa delle risorse". E ha aggiunto: "Abbiamo portato giustappunto nell'ultimo consiglio dei ministri un ulteriore decreto che consente di semplificare ulteriormente le norme, la burocrazia" e "di velocizzare la messa a terra e ci consente di intervenire quando ci sono delle lungaggini". "Stiamo facendo tutto quello che c'è da fare e io - ha concluso - sono molto ottimista". 

G7 "grande occasione"

Spazio poi al prossimo G7, in programma in Puglia dal 13 al 15 giugno. "Il G7 è una grande occasione" per dare risposte anche a problemi che "abbiamo difficoltà ad affrontare da soli", ha detto la Premier. "E' anche un grande impegno, ragione per cui sono stata in Giappone, andrò adesso negli Stati Uniti ed in Canada, perchè è tradizione che il presidente faccia il giro dei paesi che sono membri del G7". "Ma - ha aggiunto - è anche una grande occasione di mettere al centro della politica globale i nostri interessi. Porteremo come focus del G7 a presidenza italiana il tema dell'Africa e della centralità del Mediterraneo, quindi il tema della migrazione. Questioni sulle quali abbiamo difficoltà ad affrontare i problemi da soli, quindi abbiamo l'occasione di metterli al centro degli interessi non solamente nostri".

Superbonus "misura irresponsabile"

Sul tema superbonus la premier ha affermato che "c'è un buco da 160 miliardi nel bilancio dello Stato", "11mila aziende fantasma" e "truffe stimate per decine i miliardi penso che sia oggettivamente una misura irresponsabile e purtroppo non era gratuita, la stanno pagando tutti gli italiani anche quelli che una casa non ce l'hanno con una media che viaggia dai due ai tremila euro a testa". Con il Superbonus, ha spiegato, "sono stati ristrutturati anche 6 castelli privati per il costo totale di 1 miliardo, è tutto quello che nella legge di bilancio 2024 abbiamo potuto spendere con il pacchetto famiglia per aiutare le mamme e incentivare la nascita dei figli".

Premierato: "Governo Meloni non vuole togliere poteri al presidente della Repubblica"

Infine un accenno al premierato. "Quando c'è stato qualche giorno fa il dibattito sulle questioni di ordine pubblico il presidente della Repubblica è intervenuto e qualcuno ha detto questa è la ragione per la quale il governo Meloni vuole togliere poteri al presidente della Repubblica, perché con la riforma il presidente non potrebbe più fare quello che fa: falso. Con il premierato - ha detto la premier - avrebbe tranquillamente potuto dire e fare esattamente quello che ha fatto, è un falso problema è l'unico che la sinistra può usare perché non può dire di essere terrorizzata dalla possibilità che i cittadini scelgano chi governa". La sinistra, ha aggiunto, "cerca di schermarsi dietro il Presidente della Repubblica, che chiaramente ha un grande consenso ma noi siamo stati molto attenti proprio perché sappiamo che il Presidente è una figura di garanzia per tutti non abbiamo voluto toccare i suoi poteri". 

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