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Europee, arriva il voto per i fuorisede. Ma non per le Comunali

Politica

Un emendamento presentato da Fratelli d'Italia prevede la possibilità per gli studenti fuorisede di votare fuori dal proprio Comune di residenza in occasione dell'election day dell'8 e 9 giugno. Il voto è previsto però solo per le Europee: per votare anche allle Comunali sarà necessario tornare a casa

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Alle  prossime elezioni europee che si terranno in giugno gli studenti fuorisede potranno votare nella città dove studiano. Tuttavia, se si avvarranno di questa nuova possibilità, non potranno votare per le elezioni comunali della loro città di origine che si svolgeranno nell'election day dell'8 e 9 giugno. È quanto prevede un emendamento di FdI al decreto elettorale depositato in Commissione affari costituzionali del Senato, che già in settimana inizierà l'esame delle circa 40 proposte di modifica. La stessa Commissione sta esaminando un ddl con norme generali sul voto ai fuorisede. Si tratta di un testo partito alla Camera su iniziativa di Pd e M5s, ma "svuotato" dalla maggioranza (come poi accaduto per il salario minimo) che ha introdotto una delega al governo da esercitare entro 24 mesi. Oggi FdI ha presentato un emendamento al decreto elettorale che renderebbe applicabile la norma sin dalle europee dell'8 e 9 giugno. 

Come votano i fuorisede

L'emendamento prevede due situazioni diverse: quando lo studente fuorisede si trova in un comune diverso dal suo ma nella stessa circoscrizione elettorale (per esempio un ragazzo calabrese che studia a Napoli), vota nella città di temporaneo domicilio in una apposita sezione elettorale: essendo gli stessi partiti e gli stessi candidati non ci sono problemi per i conteggi. Quando invece il fuorisede si trova in una città che ricade in un'altra circoscrizione elettorale (per esempio lo stesso ragazzo calabrese studia a Roma o Milano), allora lo studente vota in una speciale sezione elettorale del capoluogo di regione, dove potrà votare per i partiti e i candidati della circoscrizione dove ricade il suo comune. Per esercitare tale possibilità il fuorisede dovrà presentare una domanda al proprio comune di origine entro 35 giorni dal voto, attivando così la pratica. FdI torna quindi su un tema che anche in campagna elettorale aveva fatto proprio.

 

Il nodo delle Comunali

Tuttavia, l'emendamento ha sollevato perplessità nelle opposizioni non solo per il fatto che valga solo per queste europee, ma perché in parte contraddice il decreto stesso che invece ha accorpato le europee e le comunali della primavera 2024. Se dunque il comune di origine del fuorisede dovesse essere uno dei 3.702 (su 7.896 complessivi italiani) in cui viene eletto il sindaco, lo studente dovrebbe rinunciare a questo voto se vuole usufruire invece per quello da fuorisede alle europee; oppure se vuole votare anche per il sindaco oltre che per le europee, dovrà tornare a casa. 

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