Le parole della premier fuori Palazzo Chigi, illuminato di rosso alla vigilia del 25 novembre: "Siamo libere e non c'è nessuno che può toglierci quella libertà. Lavorare anche sul piano della cultura"
"Siamo qui con un numero di telefono, il 1522, a dire alle donne italiane che non sono sole. È un numero che si può chiamare a ogni ora se si ha paura e si può trovare dall'altra parte qualcuno che ti può aiutare. Chi ha paura sappia che non è sola": sono le parole della premier Giorgia Meloni fuori Palazzo Chigi, illuminato di rosso alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne. "Contro la violenza sulle donne non sei sola, chiama il 1522", è infatti lo slogan che ha lanciato il governo in occasione del 25 novembre, proiettandolo sulla facciata di Palazzo Chigi. Alla cerimonia presenti anche la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, e quello dello sport Andrea Abodi, oltre a varie personalità del mondo dello sport.
"Avere paura non è normale"
"Le norme ci sono. Le istituzioni ci sono e le donne italiane devono saperlo. Quando si pensa che avere paura sia normale, non lo è. Quando si pensa che l'amore faccia male, non è così", ha ribadito Meloni. "Siamo libere e non c'è nessuno che può toglierci quella libertà. Noi siamo libere", ha aggiunto.
"Superare gli steccati per risposte veloci"
Meloni ha poi ringraziato le forze politiche. "Ci sono temi su cui si possono superare gli steccati, rendendo tutto più veloce perché la velocità può salvare la vita di una persona", ha detto la premier fuori Palazzo Chigi. "Domani, che è il 25 novembre, assume un significato particolare: in un giorno come questo mi sono interrogata su quale sia l'utilità delle ricorrenze. Quando una donna muore ogni tre giorni il riflettore deve essere acceso continuamente. Ma non basta, c'è tanto altro da fare anche sul piano della cultura, comprese le campagne nelle scuole: stasera ci sono tanti campioni dello sport che ringrazio perchè tutto può servire ad entrare nella coscienza delle persone", ha concluso Meloni.