Il ministro, secondo quanto si apprende, si è recato nel sud del Paese alla base del contingente italiano per "accertarsi di persona delle condizioni di sicurezza, del morale e dell'attuale situazione"
Preservare la presenza dei militari italiani in Libano, per continuare a garantire la pace come è stato fatto finora, ma tutelando la "loro sicurezza, considerando che in questa missione le regole di ingaggio prevedono una presenza di pace" e non altro come avvenuto in passato in contesti diversi. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, oggi in Libano per la visita al contingente italiano, intervistato da Rainews24. Crosetto ha ribadito che Hamas non è il popolo palestinese, ma ha anche invitato a "rimboccarsi le maniche" per la pace e a non fare previsioni. (GUERRA ISRAELE-HAMAS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)
La missione
Il ministro, secondo quanto si apprende, si è recato nel sud del Libano alla base del contingente italiano per "accertarsi di persona delle condizioni di sicurezza, del morale e dell'attuale situazione del contingente". Parlando del Libano, ha ricordato che sono 49 le nazioni che hanno i loro contingenti nel Paese per garantire la pace tra le due nazioni confinanti. E ha sottolineato il "rispetto di cui gode l'Italia, frutto del lavoro di migliaia di soldati che da anni sono stati in servizio con il loro particolare modo di operare".