Sky 20 anni, Bernini: "Più borse di studio e stop a fughe di cervelli"

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All'evento allestito da Sky Italia la ministra per l'Università e la ricerca fa il punto sulle recenti tensioni seguite alla sentenza del tribunale di Catania. E dice: "Sull'emergenza migranti serve un approccio globale, l'Italia non sia lasciata sola". Poi, sulla Manovra: "Vogliamo ampliare i fondi per i dottorati, così da internazionalizzare l'università italiana"

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Università e ricerca al centro della giornata conclusiva di Sky 20 anni, la tre giorni di eventi organizzata per festeggiare il compleanno di Sky Italia.  Per parlarne è salita sul palco degli studi allestiti alle Terme di Dioclezione a Roma la ministra per l'Università e la ricerca Anna Maria Bernini. Bernini ha ribadito gli obiettivi del governo nelle settimane che precedono la stesura della legge di Bilancio. "Le risorse della Manovra non sono mai abbastanza", ha ammesso la ministra, "tuttavia occorre ragionare con quello che abbiamo a disposizione" (SKY 2O ANNI, LA TERZA GIORNATA - GLI OSPITI - IL PROGRAMMA).

"Puntiamo a stanziare altri 500 milioni per le borse di studio"

"Ciò non toglie", ha proseguito Bernini, "che gli impegni del governo restano immutati, a cominciare dalla tutela dei luoghi dai bisogni maggiori, vale a dire il lavoro povero e le pensioni povere, oltre nuove opportunità per i giovani". Su questo fronte, le direttrici tracciate dall'esecutivo e destinate a entrare nella Finanziaria sembrano già essere chiare. "Tra i nostri progetti c'è sicuramente il rafforzamento delle borse di studio. Abbiamo stanziato 500 milioni nella scorsa legge di Bilancio e puntiamo a ripeterci". "Non solo", ha proseguito la ministra. "L'obiettivo è quello di mettere in campo più fondi per i dottorati di ricerca e cercare di frenare il fenomeno dei cervelli in fuga. Vogliamo favorire la crescita e l'internazionalizzazione dell'università italiana".

"Sui migranti occorre trovare una soluzione globale"

Bernini ha poi ribadito la posizione della maggioranza, e nello specifico di Forza Italia, sulla questione migranti, sottolinendo l'assoluta comunanza di vedute con la premier Giorgia Meloni. "Per la gestione dell'Africa stiamo lavorando a un piano Mattei a media e lunga gittata, ma non possiamo nasconderci il fatto che l'Italia non può essere l'hub dell'Europa e l'emergenza va gestita a livello globale. La crisi dettata dai flussi migratori può essere risolta solo con un taglio globale, ma è inevitabile che il Paese debba fare i conti con un contenimento degli sbarchi". Per quel che riguarda la sentenza di Catania, infine, Berrnini è convinta che lo scontro di questi giorni non farà da preludio a una nuova stagione di tensioni tra poteri. "L'importante", ha chiosato, "è che politica e magistratura restino ciascuna nella propria parte di campo, senza invasione di ruoli. Se la politica vuole incidere sulla magistratura non funziona e lo stesso vale se la magistratura vuole fare politica: ognuno deve dimostrare di essere terzo e imparziale".

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