Cdm, migranti in Cpr fino a 18 mesi. Multa di 1.600 euro per chi guida con il telefono

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La presidente del Consiglio Meloni ha spiegato che il periodo di trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia "verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee" e ha annunciato la costruzione di nuovi Cpr: entrambe le proposte saranno inserite nel Dl Sud. Approvato anche il testo per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale

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Si allungano a 18 mesi i tempi massimi del trattenimento ai fini del rimpatrio per i migranti che arrivano irregolarmente in Italia e saranno costruiti nuovi Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri). Sono le misure varate dal Consiglio dei ministri nel quale è stato anche approvato il testo del Ddl e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale (LO SPECIALE DI SKY TG24 SUI MIGRANTI). Le due misure in tema migranti entrano all'interno del decreto legge per il Sud già approvato il 7 settembre, quello che tra le altre cose istituisce la Zes unica per il Mezzogiorno e stanzia dei fondi per Lampedusa. A quanto si apprende da fonti di governo, in Consiglio dei ministri c'è stata una nuova delibera sul quel provvedimento, che non era ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. "È mia intenzione portare e approvare la settimana prossima in Consiglio dei ministri un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all'immigrazione illegale di massa - ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Cdm - Penso, ad esempio, alla questione dei minori non accompagnati. Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori. Non solo eludendo le norme sull'immigrazione, ma anche a discapito di chi minore lo è veramente. Stiamo lavorando, e inseriremo nel prossimo decreto delle norme per prevedere dei canali differenziati per donne, bambini e under 14, ai quali sarà garantita ogni tutela".

Meloni: "18 mesi tempo necessario per accertamenti e rimpatri"

"Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia - ha spiegato la premier Meloni - che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi. Quindi tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale". Poi ha aggiunto: "Il limite di trattenimento per i richiedenti asilo è già oggi di 12 mesi e non verrà modificato, ma diventerà effettivo grazie alla realizzazione dei necessari centri di permanenza per chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi".

Meloni: "Governo seguirà con attenzione gli impegni Ue"

"La presenza della presidente von der Leyen a Lampedusa ieri è molto importante anche da un punto di vista simbolico - ha detto ancora Meloni durante il Cdm - La presenza dell'Europa ai confini più esposti all'immigrazione illegale di massa sottolinea che quelli di Lampedusa non sono solo confini italiani ma anche europei. Ora il Governo seguirà con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l'Europa si è assunta con l'Italia, a partire dall'impegno per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia". "'Decidiamo noi chi entra in Europa, non i trafficanti di esseri umani'. Sono parole pronunciate ieri a Lampedusa dalla von der Leyen, sono parole che abbiamo più volte pronunciato io, Matteo, Antonio e noi tutti - ha proseguito Meloni - Questa frase può essere considerata il sunto della nuova visione che si è affermata in Europa grazie all'Italia". "Consentitemi una battuta - ha aggiunto - Mi chiedo se ora anche alla presidente von der Leyen certa stampa e certi osservatori italiani rivolgeranno le medesime accuse e gli stessi insulti che hanno rivolto alla sottoscritta e a noi tutti quando proponevamo le stesse misure".

Meloni: "Commissione Ue sulle posizioni italiane perché siamo seri"

"La serietà e la credibilità di questo governo hanno fatto sì che, a differenza di quello che accadeva in passato, la Commissione europea e buona parte delle Nazioni europee si sono schierate sulle stesse posizioni italiane", ha osservato Meloni. "Il piano in dieci punti presentato ieri a Lampedusa dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - ha aggiunto - è, per certi versi, sorprendente, perché perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo. E che prevede di difendere i confini esterni dell'Unione europea e fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l'immigrazione illegale di massa".

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Meloni: "Nuovi Cpr non creeranno disagio e insicurezza a città"

"Daremo oggi mandato al Ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali - ha spiegato Meloni in Cdm - Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città. Le due proposte saranno inserite nel Dl Sud per renderle immediatamente efficaci".

Meloni: "Borrell? Forze italiane ed europee remano contro"

"Dispiace constatare che parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remino contro e facciano di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti - ha detto ancora Meloni - Mi riferisco alla lettera dell'Alto rappresentante per la politica estera europea Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle prese di posizione di diversi esponenti della sinistra ma non solo. Tutte azioni che vanno nella medesima direzione di provare a sostenere che nessuno dei Paesi del Nordafrica è uno Stato sicuro con il quale è possibile accordarsi per fermare le partenze o per rimpatriare gli immigrati illegali. In sostanza, la volontà della sinistra europea è rendere ineluttabile l'immigrazione illegale di massa".

Meloni: "Idea Schlein un boomerang, non si rende conto"

"La proposta del Pd prevede, sostanzialmente, l'accoglienza di chiunque arrivi per poi provare a chiedere la redistribuzione in Europa - ha poi attaccato Meloni - È sempre stata indifendibile la linea italiana di chiedere all'Europa di accogliere gli immigrati illegali che l'Italia faceva entrare mentre gli altri controllavano i propri confini, ma diventa addirittura un boomerang in questa epoca storica. Il segretario del Pd Schlein probabilmente non si è resa conto che attualmente i Paesi dell'est Europa accolgono milioni di rifugiati ucraini e pertanto, se dovesse passare un meccanismo automatico e aritmetico di redistribuzione, l'Italia si ritroverebbe a doversi far carico di molti più richiedenti asilo di quanti non ne abbia attualmente". "Non saremmo noi a ricollocare migranti all'est - ha concluso la premier - ma i Paesi di Vysegrad a ricollocare rifugiati nell'Europa occidentale".

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Codice della strada, approvata stretta su autovelox

In Cdm è stato approvato anche il testo del Ddl e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale con una "stretta sugli autovelox-selvaggi e linea dura per i recidivi che non rispettano le regole", come ha comunicato il ministero dei Trasporti. Fra le varie misure, le multe per chi parla o chatta al telefono mentre sta guidando passano da 165- 660 euro a 422-1.697 euro, con sospensione della patente di guida da 15 giorni a due mesi fin dalla prima violazione. Il pacchetto, già presentato a giugno e fortemente voluto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, è passato al vaglio della Conferenza unificata che ha espresso il parere favorevole e ha proposto una serie di modifiche.

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Via libera alla riforma professionali e voto in condotta 

Il governo ha dato il via libera anche al disegno di legge che riforma gli istituti tecnici e professionali e stabilisce la revisione disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti a scuola. "Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo la autorevolezza dei docenti. È una svolta molto attesa dalla società italiana", ha detto Meloni elogiando il ministro Giuseppe Valditara, anche per la riforma della istruzione tecnico professionale, "molto attesa dalla scuola italiana, dall'opinione pubblica e dalle forze produttive. Si tratta di una riforma che rende competitiva la filiera della istruzione tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e dell'impresa. Offriamo così importanti opportunità lavorative ai nostri giovani e rendiamo più competitivo il nostro sistema produttivo".

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Cdm dice sì all'autonomia dello sport in Alto Adige 

Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato, alla presenza del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, la norma di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige sull'Autonomia nello sport. Il decreto legislativo recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n.475 in materia di attività sportive e ricreative con i relativi impianti e attrezzature, oggetto di lunghe trattative con il Ministero competente e con il Comitato olimpico nazionale (Coni), è riassumibile in quattro punti. La norma di attuazione prevede, innanzitutto, l'articolazione provinciale, e non più regionale, del Coni nelle due Province autonome. Nel rispetto dell'Autonomia del Comitato olimpico nazionale italiano stesso, parte di un prestigioso organismo internazionale quale il Cio, nella norma è previsto semplicemente che il Coni tenga conto delle specificità linguistiche dei territori. In secondo luogo, le specificità linguistiche dei territori dovranno essere prese in considerazione anche da Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva. Inoltre si prevede il riconoscimento di Vss (Verband der Sportvereine Südtirols/Federazione delle associazioni sportive della Provincia autonoma di Bolzano) e Ussa (Unione società sportive altoatesine) quali enti di promozione sportiva in deroga ai requisiti territoriali, che prevedono l'attività in cinque regioni. Infine, la norma prevede l'esercizio delle funzioni di controllo da parte della Provincia di Bolzano sugli stessi Vss e Ussa.

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