Il ministro delle Imprese e del Made in Italy: "L'Italia non può essere lasciata sola". L'emergenza migranti "è un problema molto serio e va affrontato insieme all'Unione europea". Poi sul dossier Ita-Lufthansa: "Sarebbe assurdo e irragionevole" un mancato via libera di Bruxelles
A Lampedusa l'emergenza migranti "è un problema molto serio e va affrontato insieme all'Unione europea: l'Italia non può essere lasciata sola. L'intervento con l'Unione europea potrebbe contribuire ad aiutare". A ribadirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che, ospite a Start su Sky TG24, ha parlato anche di "interessi internazionali" che "vogliono colpire l’Italia" e ha sottolineato: "Questo è un problema non dell'Italia, ma dell'Europa e l'Europa che si deve muovere con noi, fermare i migranti e aiutare l'africa, è questo il piano Mattei".
"Non ci sono scafisti nei barchini che arrivano"
Secondo Urso, "sicuramente un intervento con la Ue potrebbe contribuire ad affrontare la situazione fin dall'inizio cioè dalle sponde da cui partono" i migranti, però ai tempi di Mare nostrum "partivano le navi, i pescherecci e altre imbarcazioni con centinaia di migranti, ora partono i barchini dove a bordo non ci sono gli scafisti. Questi trafficanti di morte ora istruiscono uno a bordo per andare dalla Tunisia a Lampedusa e sono anche 80, 90, cento barchini che giungono in poche ore".
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"Ita? Stop Ue ad accordo sarebbe assurdo e irragionevole"
Urso ha parlato anche del dossier Ita-Lufthansa: "L'Europa ha chiesto all'Italia per tanti anni di risolvere la questione ex Alitalia e oggi Ita, attraverso, ovviamente, una privatizzazione: lo ha chiesto a tanti governi in passato" e la vicenda "noi la risolviamo con una procedura internazionale che prevede che una compagnia straniera, la Lufthansa, acquisti Ita". Il dossier Ita "noi lo abbiamo risolto e lo abbiamo fatto nel migliore dei modi", per cui, sottolinea il ministro, "sarebbe assurdo e irragionevole" un mancato via libera di Bruxelles all'accordo con la compagnia tedesca, pertanto, "di conseguenza, l'Ue dovrebbe dare un giudizio non solo positivo, ma lodevole".
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"Tavolo al Mimit per migliorare la norma sul caro-voli"
Il tavolo sul trasporto aereo sarà un confronto aperto per vedere "se si può migliorare" la norma sul caro-voli "raggiungendo però il medesimo obiettivo: anche i siciliani e i sardi hanno diritto di poter scegliere un volo a un prezzo ragionevole e soprattutto lo hanno i cittadini in caso di eventi catastrofali". Urso ha ricordato che in audizioni parlamentari l'Antitrust italiana "ha detto che questa misura è assolutamente necessaria. L'Autorità dei trasporti ha detto che è assolutamente giusta. E l'Enac, l'ente che controlla il traffico aereo, ha detto che questa misura è giusta e doverosa" e che "il provvedimento parla esclusivamente delle isole nei momenti di punti e delle rotte nei luoghi in italia dove si verificano eventi catastrofali". "In questi casi - ha aggiunto Urso - quello che conta è la solidarietà". Al tavolo parteciperanno le 8 compagnie aeree, che tutte, secondo quanto riferisce il ministro, "nessuna esclusa hanno presentato un piano di sviluppo e crescita dei loro voli e rotte e sedi nel nostro Paese", le due associazioni dei gestori degli aeroporti, le Regioni, le Ferrovie dello stato per affrontare anche le questioni riguardanti l'intermodalità, con il ministero delle Infrastrutture e con le tre authority.
"A Ryanair milioni di incentivi ogni anno, è anomalo"
"C'è stato un fenomeno anomalo con la crisi di Alitalia, la compagnia di bandiera, per una compagnia come Ryanair", ha detto poi Urso, ricordando che gli incentivi dati dalle gestioni aeroportuali sotto varie forme, lo scorso anno sono stati "almeno 300 milioni di euro", andati per lo più alla low cost irlandese. "Moltiplicate per 20 anni e calcolate tutti gli incentivi dati".
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"Dall'ex Whirlpool un segnale positivo anche per Caivano"
"Ieri abbiamo chiuso un tavolo di crisi molto importante - ha ricordato il ministro - quello della Whirlpool in Campania. Abbiamo chiuso una crisi che si prolungava da anni, vicino Caivano, proprio in quell'area. Questo è un segnale positivo per quella popolazione soggetta oggi a problemi per quanto riguarda la sicurezza, che è anche istruzione, scuola e aziende". "Abbiamo chiuso il caso Whirlpool, tutti i lavoratori sono stati riassunti, questo è il segnale che dobbiamo dare in quelle aree: lo stato c'è, aiuta a risolvere le crisi - ha aggiunto Urso - e proprio per questo io credo che sia importante che il governo si faccia sentire, ogni volta che il Paese è in difficoltà, per accompagnare la crescita e lo sviluppo".