Migranti, stato emergenza a Lampedusa. Urso a Sky TG24: "Italia non sia lasciata sola”
CronacaDopo quasi 48 ore di arrivi continui, nella notte non ci sono stati sbarchi ma in giornata sono giunti oltre 300 migranti, mentre si procede con i trasferimenti. Tajani: "Se non si attua un vero piano per l'Africa non se ne esce". Salvini: "Ue sorda, difenderemo da soli nostre frontiere". Bruxelles: "In contatto con Meloni, pronti ad aiutare"
Riprendono gli sbarchi a Lampedusa, dove ieri il consiglio comunale ha proclamato lo stato di emergenza . Dopo una notte di tregua, da stamattina si sono registrati nove arrivi con circa 387 persone. L’hotspot di contrada Imbriacola ha accolto migliaia di migranti, e per oggi è previsto il trasferimento di quasi duemila persone, mentre domani si proseguirà con altre 2.270. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato a Sky TG24 che "l'arrivo dei migranti sulle coste internazionali evidenzia come ci siano degli interessi internazionali che vogliono colpire l'Italia. Il nostro Paese non può essere lasciato solo". Mentre il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, intervistato da Il Corriere della Sera, avverte: la crisi dei migranti può "perfino peggiorare" e l'Italia "come hanno detto giustamente sia la presidente del Parlamento europeo Metsola che la presidente della Commissione von der Leyen, deve essere aiutata a livello continentale. Non possiamo essere lasciati soli". Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, a Sky TG24: "La situazione sull'isola è giunta a un punto di non ritorno: serve che l'Europa ci metta la faccia, con un'operazione di soccorso in tutto il Mediterraneo, e che il governo prenda decisioni immediate, rapidità e continuità nei trasferimenti, oltre a interventi di sostegno al territorio" (LO SPECIALE MIGRANTI).
Salvini: Ue sorda, difenderemo da soli nostre frontiere
Il vicepremier Matteo Salvini, parlando da Caltanissetta, ha detto: "Stiamo lavorando come governo tutti insieme, senza nessuna differenziazione e nel rispetto del lavoro gli uni degli altri per un nuovo decreto sicurezza e visto che l'Europa è clamorosamente assente, lontana, distratta, ignorante e sorda, dovremo muoverci per conto nostro e difendere le frontiere per conto nostro perché Lampedusa e la Sicilia non possono accogliere mezzo Continente africano".
Ue: "Su Lampedusa in contatto con Meloni, pronti ad aiuti"
Una prima risposta agli appelli italiani arriva dalla portavoce della Commissione europea Anitta Hipper, secondo cui la situazione attuale della migrazione "ci sottolinea una volta ancora le sfide che abbiamo e gli sforzi che dobbiamo mettere in campo. Su Lampedusa la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è in contatto con la premier Giorgia Meloni e questa mattina la commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson ha sentito il ministro Piantedosi per una valutazione della situazione e per vede come l'Ue possa fornire aiuti. Noi supportiamo l'Italia a un livello operativo e finanziario. E siamo pronti a supportare l'Italia".
Piantedosi a Johansson: potenziare rimpatri dalla Tunisia
Nel pomeriggio c'è stato un colloquio telefonico tra il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson . "Abbiamo condiviso la necessità di sviluppare una nuova strategia operativa europea contro i trafficanti di esseri umani. Ho inoltre evidenziato alla Commissaria, la necessità di potenziare i rimpatri dalla Tunisia verso i Paesi di origine", ha dichiarato il ministro Piantedosi. Questo e altri temi verranno affrontati in uno specifico bilaterale da programmarsi quanto prima a Bruxelles.
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Croce Rossa: "Situazione complessa ma verso normalità"
"Dopo una giornata particolarmente impegnativa, oggi ci sono continui trasferimenti. All'hotspot ci sono circa 4.200 presenze. La situazione è sicuramente complessa e, gradualmente, stiamo cercando di tornare alla normalità. Nonostante le criticità, abbiamo cercato di distribuire brandine alle persone per non farle dormire all'addiaccio, abbiamo fornito a tutti cibo e fatto la distribuzione della cena e anche nella giornata di oggi tutti riceveranno ciò di cui hanno bisogno", ha fatto sapere Francesca Basile, responsabile migrazioni della Cri. "La Croce rossa italiana, in queste ore, a Lampedusa, sta facendo l'impossibile e anche oltre l'impossibile", dice il presidente Rosario Valastro. "Gli operatori e i volontari stanno riuscendo a garantire pasti, assistenza, soluzioni emergenziali per l'accoglienza, trasferimenti, insieme a tutti coloro che stanno garantendo le varie fasi delle operazioni, come la sicurezza e gli sbarchi, gli spostamenti. Ora la situazione è più sotto controllo, gli ospiti del centro, essendoci stati trasferimenti, sono in diminuzione".
Tajani: "Abbiamo coinvolto le Nazioni Unite e il G20"
"O prendiamo il toro per le corna, o non ne usciamo - dice Tajani - Non basta nemmeno la sola Europa per affrontare un problema così enorme, che interessa non solo quasi l'intera Africa ma anche l'afflusso dalla rotta balcanica. Per questo abbiamo coinvolto le Nazioni Unite, il G20, abbiamo lavorato a una grande conferenza internazionale che deve essere l'avvio di un vero processo di stabilizzazione del Sahel". "Noi - sottolinea il ministro - facciamo tutto quello che è umanamente possibile: i ministeri della Difesa, dell'Interno, il mio, sono al servizio e al lavoro per affrontare l'emergenza. Ma l'instabilità della regione sub-sahariana per la quale servirebbe una grande mobilitazione internazionale è drammatica, l'accoglienza dei migranti irregolari pesa tutta sulle nostre spalle. Sono costi enormi". Tajani poi spiega di aver convocato gli ambasciatori di Guinea e Costa d'Avorio e di essere "in continuo contatto con i miei omologhi di Algeria e Tunisia".
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Tajani: "Se non si attua un vero piano per l'Africa non se ne esce"
Tajani poi prosegue spiegando che "il piano Ue per la Tunisia lo affronteremo già a New York: lunedì ci incontreremo noi ministri degli Esteri europei. Discuteremo di come le istituzioni europee devono collaborare unite, insieme, per attuare e implementare immediatamente il piano per la Tunisia". Francia e Germania, dice il ministro, "hanno un problema di immigrazione secondaria, noi di quella primaria, che necessita aiuti immediati e accoglienza. Sono gli stessi migranti che non vogliono restare qui ma andare in Germania, a volte in Francia, o in Finlandia. Noi agiamo in due direzioni: siamo per la linea della fermezza, facciamo di tutto per fermare gli scafisti, quando possiamo rimpatriamo i clandestini. E stiamo aumentandole quote per accogliere immigrati regolari, altra cosa dagli irregolari". Ma "il problema è a monte. Se non si attua un vero piano per l'Africa non se ne esce".