Sono stati tanti i temi toccati dalla segretaria dei Democratici nel discorso conclusivo della kermesse di Ravenna. “L'impegno è di convincere tutti, non solo a restare in questa comunità ma anche a iscriversi. Svolgo il mio compito con umiltà ma vi chiedo di evitare di essere un partito che per parlare di tutto a tutti rischia di parlare poco a pochi. Vogliamoci più bene anche fra di noi”, ha dichiarato dopo le recenti polemiche e la fuoriuscita di un pezzo della classe dirigente ligure
Diritti, Unione europea, ma anche una mobilitazione in autunno e il riferimento al Pd plurale. È una Elly Schlein a tutto tondo quella che ha parlato a Ravenna, dove si è conclusa la Festa dell’Unità. Davanti a circa 2 mila persone, la segretaria del Pd ha prima ringraziato il governatore della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, “per quanto sta facendo per il territorio, mentre il governo finora non ha sganciato un solo euro di ristoro”, e poi ha rilanciato: “Dopo l'estate militante non ci riposeremo, ci attende un autunno di impegni e partecipazione, il Pd è pronto a scendere in piazza per una grande mobilitazione nazionale, è il nostro tempo, riprendiamoci il nostro futuro”.
Il futuro del partito
Inevitabile un riferimento a quanto successo nei giorni scorsi all’interno del partito, con la fuoriuscita di un pezzo importante della classe dirigente democratica in Liguria. “L'ambizione del Pd è non solo unire storie e culture diverse, ma anche immaginare un progetto nuovo, un partito strutturato più a rete che a piramide, con i circoli che sono antenne. Un partito che spalanca le finestre e le porte, dove non ci si trova per stabilire rapporti di forza. Tutti insieme siamo la forza del Pd, nessuno escluso. Ognuno sentirà un attacco al Pd come un attacco a ognuno di noi, così come ogni vittoria sarà sentita come una vittoria di tutti, non di qualcuno. Dobbiamo essere plurali, larghi, aperti, generosi, insieme”. Non manca anche un accorato appello a chi è dentro il partito. “L'impegno è di convincere tutti e tutti non solo a restare in questa comunità ma anche a iscriversi. Svolgo il mio compito con umiltà ma vi chiedo di evitare di essere un partito che per parlare di tutto a tutti rischia di parlare poco a pochi. Vogliamoci più bene anche fra di noi, ascoltiamoci di più, rispettiamoci di più”, ha dichiarato Schlein. I temi su cui confrontarsi, sia dentro che fuori dal partito, sono noti, a cominciare dal salario minimo: “Abbiamo costruito intese non a tavolino, un metodo che speriamo possa essere seguito anche su altri temi, per lavorare con le altre opposizioni. Ci interessa unire le nostre forze per essere più efficaci su alcuni temi, lavoreremo per aumentare le occasioni di collaborazione", ha sottolineato la segretaria del Pd. Per chi pensa di essere alternativi al governo Meloni non includendo il Partito democratico, Schlein ha parole chiare: “Senza questo partito non è possibile costruire l'alternativa alle destre che stanno governando il Paese. Il Pd non è interessato a perdere un giorno in polemiche inutili con le altre forze, a noi serve di ricostruire un progetto per l'Italia”, ha sottolineato, ribadendo poi quella che è un’accusa comune a tanti. “Ogni tanto ci accusano di aver spostato il partito a sinistra, non so se ho questa colpa e non so se sia una colpa. Se proprio volete darmi una responsabilità datemi quella di collocare ogni giorno il partito più in basso, fra chi non crede più nella politica, fra chi fatica ogni giorno. Solo così torneremo a vincere”, ha dichiarato Schlein.
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Il confronto con il governo
La segretaria del Pd non chiude però del tutto la porta ad una possibile collaborazione con il governo Meloni su alcuni temi, come ad esempio la violenza contro le donne. “Almeno su questo aspetto penso che possiamo lavorare insieme: serve la prevenzione sull'educazione alle differenze a partire dalle scuole”. Su tutto il resto, Schlein promette un confronto serrato: “Si possono travestire quanto vogliono ma sono sempre gli stessi. Li conosciamo, non accetteremo tentativi di riscrivere la storia, la destra non fa i conti col suo passato, quando sente il richiamo della foresta difende e protegge gli estremisti, noi saremo sempre dall'altra parte”. E su un altro tema, la segretaria del Pd promette battaglia, quello dei diritti: “Continueremo a batterci per la verità e giustizia per Giulio Regeni, le ragioni di Stato non vengono mai prima del rispetto dei diritti umani”.
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Gli esteri
Tanti anche i temi di esteri toccati nel discorso da Schlein, a cominciare dall’Ucraina. “Il Pd sostiene convintamente il popolo ucraino nel suo diritto all'autodifesa, non possiamo accettare l'invasione criminale di Putin. Al contempo continuiamo a chiedere all'Ue uno sforzo diplomatico e politico, per una pace giusta. Abbiamo accolto con grande speranza il tentativo di Papa Francesco e del cardinale Zuppi”, ha dichiarato la segretaria Pd. Altro tema spinoso d’attualità è la discussione del nuovo Patto di stabilità a Bruxelles, con i falchi del Nord che già premono per criteri più stringenti. “Abbiamo bisogno di continuare ad avere il margine finanziario per investire, non si torni all'errore dell'austerità che tanto ha fatto male all'Italia e all'Europa, il governo faccia questa battaglia a Bruxelles, noi ci saremo”, ha sottolineato Schlein, che ha poi difeso il commissario all’Economia Paolo Gentiloni. “A lui va tutta la nostra gratitudine per il servizio che sta svolgendo: quelli del governo sono attacchi scomposti, che giungono da coloro che stanno rischiando di farci perdere le risorse”.