Tajani: “Rigore patto stabilità non ha più ragione, sono convinto Gentiloni ci tutelerà"

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Il vicepremier e ministro degli Esteri all'arrivo all’evento di CL, si è soffermato sulla prossima legge di Bilancio e ammette: “Non si può fare tutto. Aumento tassi della Bce danneggia la crescita". Il numero uno di Forza italia nel panel di cui è ospite dice: "Africa partner paritario, non serve il neocolonialismo. Il rischio è aprire spazi a Paesi come Cina e Russia". Poi ammonisce: "Tutelare minoranze religiose, la fede deve portare pace. Togliere crocifisso a scuola una rinuncia all'identità"

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“La manovra punterà alla crescita ma non si può fare tutto”. È il pensiero espresso in un punto stampa dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, al suo arrivo al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. "Senza crescita non c'è possibilità di uscire da un momento complicato indipendente dalla volontà dell'Italia. È ovvio che non si può fare tutto, dobbiamo dare priorità alle famiglie, alle imprese, difendere il potere d'acquisto degli stipendi, difendere il potere d'acquisto delle pensioni". Quindi, ha concluso Tajani, "conferma del taglio del cuneo fiscale, abbattimento delle tasse sugli stipendi dei dipendenti, detassando tredicesime, straordinari e premi di produzione. Questa è la strada che dobbiamo seguire". Tajani si è anche detto "critico verso la Bce perché l'aumento dei tassi danneggia la crescita del nostro Paese. In Cina per contrastare la crisi della bolla immobiliare il tasso di interesse è stato diminuito. È quello che si doveva fare, è l'esatto contrario di quello che ha fatto la Bce". Il vicepremier ha poi parlato di un Patto di stabilità “troppo rigorista”, dicendosi “convinto che il commissario Gentiloni debba fare la sua parte e mi auguro la faccia per tutelare l'interesse italiano e di una Ue che produce”.

Tajani: “Africa partner paritario, non serve il neocolonialismo”

Il numero uno di Forza italia è poi intervenuto al panel "Le nostre comuni sfide con l’Africa” e ha detto: "Se noi pensiamo di rapportarci all'Africa con una mentalità neocoloniale rischiamo un rifiuto nei nostri confronti che farebbe danno a noi e all'Africa" e aprirebbe spazi a potenze come "Russia e Cina che non hanno interesse di vicinato, ma un interesse economico ed egemonico. L'Africa è un continente molto povero ma anche molto ricco e bisogna fare in modo che questa ricchezza diventi una grande opportunità" e "il nostro ruolo deve essere molto rispettoso dell'identità degli africani", ha aggiunto. Tajani ha ricordato le intese con la Tunisia, su cui l'Italia ha spinto molto. In quel caso "abbiamo vinto le diffidenze dei partner europei", l'Italia ha fatto capire "che il nostro compito era garantire la stabilità di quel Paese e non di farlo diventare la Svezia o la Danimarca".

Tajani: piano Mattei punta a accordi vincenti per noi e l'Africa 

Il piano Mattei italiano per l'Africa punta a far crescere il continente con "accordi vincenti e per noi e per loro", ha detto Tajani. "Insieme agli investimenti c'è la possibilità di far sì che il nostro saper fare di agricoltori e imprenditori possa essere trasferito nel continente africano", ha spiegato il ministro, ricordando che oltre "all'attività imprenditoriale c'è anche la ricerca, che punti su piante più resistenti per contenere il cambiamento climatico". Tajani ha poi ricordato gli investimenti e le azioni dell'Italia nel campo energetico, con l'Eni, e poi le attività per la formazione al lavoro dei giovani africani. E per creare legami solidi "si moltiplicano gli incontri con i Paesi" africani, mentre "stiamo cercando di aprire sempre più ambasciate". C'è poi il tema delle risorse, delle materie prime. "Con i Paesi africani dobbiamo riuscire a fare degli accordi vincenti per entrambi i contraenti, ad esempio società miste per l'attività estrattiva e la trasformazione del prodotto in Africa, facendo lavorare manodopera locale, e grazie a questi accordi possiamo acquistare queste materie prime a prezzi più bassi", ha spiegato Tajani, avvertendo: "Se invece arriviamo e ci prendiamo tutto rischiamo di essere espulsi". 

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Tajani: tutelare minoranze religiose, fede deve portare pace 

"Non si può non tutelare il diritto di ogni essere umano a professare la propria fede in libertà", ha detto il ministro degli Esteri Tajani al Meeting di Rimini, ricordando la devastazione delle chiese in Pakistan da parte della comunità musulmana locale per protestare contro due cristiani accusati di blasfemia. "Il diritto a professare la propria fede deve essere difeso ma non con la violenza, ma con il dialogo interreligioso. La fede dovrebbe portare alla pace", ha detto Tajani.

Tajani: togliere crocifisso a scuola è rinuncia a identità 

Il ministro Tajani ha concluso chiedendo che "i cristiani, nei Paesi dove sono a maggioranza, non abbiano timore a dirsi cristiani, sennò la minoranza che non è cristiana non ti rispetta. Togliere il crocifisso dalla scuola, dall'ufficio pubblico non è rispetto della minoranza, è debolezza, è rinunciare alla propria identità, e quando si rinuncia alla propria identità si diventa aggressivi e intolleranti".

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Tajani: escludere dalla nuova tassazione banche di prossimità

"Oggi se vogliamo veramente un aiuto a famiglie ed imprese e non provocare danni ai risparmiatori, che sempre cittadini e imprese sono, dobbiamo escludere dalla tassazione le banche di prossimità", ha detto poi riferendosi alla tassazione sugli extraprofitti delle banche. Mentre sulla ricostruzione dopo l'alluvione in Romagna, dice: "Le polemiche stanno a zero. Non si fanno polemiche sulla pelle della gente". 

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Tajani: Patto di stabilità troppo rigorista, va ridiscusso

Parlando al suo arrivo a Rimini, Tajani è tornato sul Patto di stabilità Ue: "Bisogna ancora discutere e dialogare. Il Patto è un vecchio dibattito che abbiamo, non certamente utile a uscire dalla crisi che c'è e favorire la crescita. Un Patto di stabilità che è troppo rigorista. Abbiamo visto i danni che fa la politica rigorista della Bce, che ha fatto aumentare i tassi d'interesse ovunque. Dobbiamo impedire che anche il Patto di stabilità e crescita diventi un Patto che porti alla recessione e al blocco dell'economia europea". Sulla modifica del patto di stabilità "voglio essere ottimista: sono convinto che il commissario Gentiloni debba fare la sua parte e mi auguro la faccia per tutelare l'interesse italiano e di una Ue che produce". 

Tajani: Meeting di Rimini è opportunità di confronto

Alla vigilia Tajani aveva detto che "il Meeting di Rimini si conferma una straordinaria opportunità di incontro e di confronto sui principali temi dell'attualità internazionale. I valori del Meeting sono anche i valori della nostra politica estera: amicizia, dialogo, ricerca della via diplomatica per la soluzione dei conflitti, quanto mai necessari nell'attuale contesto internazionale". "Quest'anno abbiamo voluto mettere l'accento sul nesso tra cambiamenti climatici e sicurezza alimentare, con un particolare focus sull'Africa", ha dichiarato Tajani, aggiungendo che "sono temi interconnessi cui il governo ha deciso di rispondere con una strategia articolata, avviata dalle conferenze di luglio scorso su "Sviluppo e Migrazioni" e sulla "Sicurezza Alimentare", che proseguirà con la presentazione del Piano Mattei al prossimo Vertice Italia - Africa, fino alla Presidenza G7 del 2024".

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