"È da marzo che il tema del salario minimo e della giusta retribuzione è in discussione alla Camera", ha riferito Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della segreteria nazionale del Pd. Intanto, la proposta di legge presentata dalle opposizioni andrà direttamente all'esame dell'Aula di Montecitorio giovedì. In commissione Lavoro alla Camera il presidente Rizzetto (FDI) ha proposto di non votare gli emendamenti presentati e dunque anche la proposta interamente soppressiva del centrodestra
Giorgia Meloni si dice disponibile "ad aprire ad un confronto con l'opposizione" sul salario minimo, pur sottolineando che la via da seguire è quella della contrattazione collettiva "da rafforzare". Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della segreteria nazionale del Pd, replica: "Abbiamo presentata una proposta condivisa delle opposizioni, ci dica cosa ne pensa". Disponibilità al confronto è stata espressa anche da Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera di M5S: "Siamo disponibili a discutere con il governo, ma senza bluff".
La discussione generale
La discussione generale sulla proposta di legge sul salario minimo inizierà alla Camera giovedì 27 luglio. In commissione Lavoro il presidente Valter Rizzetto (FDI) ha infatti proposto di non votare gli emendamenti presentati, e dunque anche la proposta interamente soppressiva del centrodestra. "Si va in Aula con il testo base dell'opposizione", sottolinea il dem Arturo Scotto. E' una nostra vittoria, la destra ci insegue", ha detto.
Le parole di Giorgia Meloni
"Il salario minimo è un bel titolo, funziona molto bene come slogan, ma nella sua applicazione rischia di creare dei problemi", ha detto oggi la premier Giorgia Meloni intervenendo a Non Stop News su Rtl 102.5, aggiungendo subito di essere disponibile "ad aprire ad un confronto con l'opposizione" e sottolineando che la via da seguire è quella della contrattazione collettiva "da rafforzare". Riguardo le accuse di voler rinviare la discussione della proposta di legge a dopo l'estate, ha risposto: "Non stiamo rimandando alcuna posizione", "hanno chiesto un confronto e per confrontarsi serve tempo ma poi si sa: come si fa si sbaglia".
"Sono un po' incuriosita - ha aggiunto - da un'opposizione che dopo essere stata al governo una decina d'anni, oggi scopre che in Italia c'è un problema di salario e di precariato e lo considera una responsabilità di un governo che è in carica da nove mesi". Ma, ha ribadito, "apriremo al confronto" perché "il tema dei salari mi interessa" e perché "c'è una opposizione che si pone in modo garbato e io credo sia giusto dare dei segnali di confronto".
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La replica del Pd
"Presidente Meloni risponda sul punto. È da marzo che il tema del salario minimo e della giusta retribuzione è in discussione alla Camera - è la risposta di Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della segreteria nazionale del Pd -. E lo è per volontà delle opposizioni". "Possibile che in tutti questi mesi lei e la sua maggioranza non siate stati capaci di fare uno straccio di proposta? Noi ne abbiamo presentata una condivisa delle opposizioni. Cosa ne pensate? Vogliamo sapere questo. Ha detto che apre al confronto? Era ora. Noi ci siamo. Da oggi. Noi siamo pronti. E voi?".
Secondo Elly Schlein sul salario minimo la destra "è in grossa difficoltà - ha affermato la dem in un'intervista a Repubblica -. Al contrario, è la prima proposta sulla quale l'opposizione si ritrova unita". "Rinviare non ha senso - ha sottolineato Schlein parlando di quella che sarebbe l'orientamento della maggioranza -: abbiamo discusso in commissione Lavoro per quattro mesi, con tutte le audizioni e gli approfondimenti necessari. Sono pronti davvero al dialogo? Lo dimostrino".
M5s: "Pronti a discutere"
"La prima proposta di salario minimo del M5S risale al 2013, semmai è lei ad aver scoperto oggi il tema - ha puntualizzato Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera di M5S -. Per quel che ci riguarda conta alzare gli stipendi da fame di milioni di lavoratrici e lavoratori e per riuscirsi siamo disponibili a discutere con il governo, ma senza bluff". Ecco poi l'intervento di Giuseppe Conte: "E' un primo passo ma non il passo decisivo. L'obiettivo è un salario minimo legale. Quale è la proposta della maggioranza? Voi la sapete? Noi crediamo alle proposte concrete. Che c'è da approfondire dopo mesi di discussione?", ha sottolineato.
Calenda: "Contatti con Meloni, credo incontro prossima settimana"
"Io sono sicuro che quando ci confronteremo, non troveremo un accordo su tutto, ma su qualcosa lo riusciremo a trovare. I contatti che ho avuto con Meloni vanno nell'indicazione di un incontro la prossima settimana". Così Carlo Calenda, nel corso di un'intervista radiofonica. "Noi possiamo fare due scelte, o andare allo scontro e farci sconfiggere perché non abbiamo la maggioranza e poi dire che abbiamo comunque presentato il salario minimo, o cercare di farlo, che non è detto che ci riusciamo. Io sono per il secondo approccio", ha aggiunto.
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