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Giustizia, Meloni: "Concorso esterno? Altre priorità". Nordio: "Perfetta sintonia"

Politica
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"Comprendo benissimo sia le valutazioni che fa il ministro, sempre molto preciso, sia le critiche che possono arrivare, però mi concentrerei su altre priorità", dice la premier, chiudendo le polemiche sulla possibilità di "rimodulare" il concorso esterno in associazione mafiosa. Il Guardasigilli: "Siamo e siamo sempre stati in perfetta sintonia"

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"Sul tema del concorso esterno io comprendo benissimo sia le valutazioni che fa il ministro Nordio, sempre molto preciso, sia le critiche che possono arrivare, però mi concentrerei su altre priorità". Così la premier Meloni chiude le polemiche nate intorno all’intenzione - annunciata del ministro della Giustizia Carlo Nordio - di “rimodulare” il concorso esterno in associazione mafiosa. A stretto giro la precisazione del diretto interessato che garantisce: "Il concorso esterno non è in programma". Nordio ha poi aggiunto: "Con la premier siamo e siamo sempre

stati in perfetta sintonia. Il problema del concorso esterno è essenzialmente tecnico e mira semmai a rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata. Ma la sua revisione non fa parte del programma di governo".

L'ipotesi di revisione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa

La premier, nelle sue dichiarazioni  di oggi, ha fatto riferimento a uno dei temi al centro della polemica sulla giustizia, l'ipotesi di revisione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, che per il ministro Nordio andrebbe modificato anche se il Guardasigilli, in questo appoggiato da Forza Italia, ha più volte ribadito che "non si tratta di cambiare o rendere più debole la lotta alla malavita organizzata". L’idea di Nordio aveva visto una divisione nella maggioranza, con Forza Italia schierata a favore e la Lega che, con Matteo Salvini, frenava. Anche il sottosegretario Mantovano aveva espresso cautela. E ora Meloni ha ribadito proprio questa linea.

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