Comunali, Conte: “Meloni non si batte con campi larghi”. Schlein non va a Bruxelles

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Il centrodestra ha dominato la tornata elettorale del 28 e 29 maggio, tra ballottaggi e primo turno in Sicilia e Sardegna. La premier: "Complimenti ai sindaci, abbiamo confermato nostra forza”. Il leader del M5s: "Si conferma onda reazionaria delle destre. Disposti a dialogare col Pd ma senza annacquare nostre battaglie”. La segretaria dem rinvia missione in Ue. Calenda: “Va di moda la destra e vince. No ad accozzaglie con il Movimento 5 stelle”

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La tornata di elezioni comunali del 28 e 29 maggio, tra ballottaggi e primo turno in Sicilia e Sardegna, ha visto una netta affermazione del centrodestra (LO SPECIALE). Il giorno dopo, diversi leader politici stanno commentando l’esito delle urne. A partire dalla premier Giorgia Meloni, che in una nota dice: "Complimenti a tutti i sindaci eletti in questa tornata di voto amministrativo. Anche oggi, come nel primo turno, il centrodestra ha confermato la sua forza nelle urne. Gli elettori apprezzano il lavoro della coalizione di governo, il risultato odierno è una ulteriore spinta a proseguire nella nostra azione, a seguire con coerenza e chiarezza il programma di riforme economiche, sociali e istituzionali con il quale abbiamo ottenuto la fiducia degli italiani. Ci attendono sfide impegnative, in uno scenario non privo di criticità, ma se resteremo concentrati sui nostri obiettivi con il massimo impegno, l'Italia avrà un lungo periodo di stabilità politica e crescita economica”.

Conte: si conferma onda reazionaria delle destre

Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in conferenza stampa alla Camera, parlando delle comunali, ha detto: "Mi sembra evidente il risultato, in un contesto di scarsa partecipazione democratica, si conferma anche a livello territoriale l'onda restauratrice e reazionaria delle destre, che sono brave a compattarsi per le competizioni elettorali e poi riprendono le loro costanti liti”. Poi ha aggiunto: “Siamo disposti a dialogare col Pd, con Schlein, su temi e progetti, misurandoci su delle risposte concrete ai bisogni delle comunità territoriali e nazionali, senza compromettere o annacquare le nostre battaglie. Sono convinto che la Meloni non si batte con i campi larghi ma con una idea diversa di Paese”. Secondo Conte, “bisogna costruire dei progetti politici, non basta presentarsi in occasione delle elezioni, non è decisiva la partecipazione insieme sul palco per qualche ora, serve una presenza tutti i giorni nei quartieri”. Infine chiude dicendo che "non si vince perché ci si ritrova per qualche ora sul palco. L'unica reale possibilità per quel riguarda il M5s, che storicamente non ha performance apprezzabili sui territori, è costruire questo progetto dei gruppi territoriali, migliaia di amici e amiche coinvolti e invitati a lavorare sui territori. La seconda fase è costruire un confronto con le altre forze politiche, anche il Pd, ho sempre auspicato il dialogo, che non può significare un incontro di vertice. L'offerta politica va costruita con progettualità, e occorre del tempo per spiegarla”.

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Pd, Schlein rinvia la missione a Bruxelles

Intanto dal campo dem, viene comunicato che la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha rinviato la missione prevista oggi e domani a Bruxelles, mantenendo l'incontro, in modalità online, con la delegazione degli europarlamentari Pd. Per il partito parla Francesco Boccia, capogruppo dem al Senato: "Sforziamoci di fare un'analisi onesta: la Schlein si è insediata il 12 marzo, tutte le alleanze erano chiuse così come le liste. Le amministrative sono amministrative dipendono dai candidati, dalle alleanze, dalla capacità dei candidati sindaci che ringrazio. Le alleanze sono state fatte dal gruppo dirigente precedente. Ricordo che l'anno scorso nel giugno del 2022 abbiamo vinto quasi ovunque e poi abbiamo perso le politiche. Le elezioni amministrative scontano più fattori. Ieri la Schlein si è assunta la responsabilità".

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Calenda: “Campo alternativo? No ad accozzaglie con M5s”

Dal Terzo Polo parla Carlo Calenda, leader di Azione, secondo cui "la destra ha vinto, ha sempre funzionato così in Italia, prima con i Cinque Stelle ora la Meloni. È un film che conosciamo. Dopodiché quando ci sono le alleanze riformiste, non c'è il Cinque Stelle, ma ci siamo noi si riesce anche a vincere, questo è successo a Vincenza e a Brescia dove abbiamo preso il 7%, non è successo ad Ancona dove la candidata era molto in gamba. A livello nazionale la situazione è più complessa. Il problema è che il Movimento è incompatibile, io lo dico da diversi anni, con qualsiasi forma di proposta di governo”. Secondo Calenda "va di moda la destra e vince la destra, andava di moda il Movimento 5 stelle e vinceva il Movimento 5 Stelle. Prima andava di moda il Pd e vinceva il Pd. Il problema è cercare in questi trend di fondo, che poi in Italia non tengono più di tanto, di trovare i sindaci bravi”. Sul tema possibili alleanze conclude: "La cosa importante è che il campo non è alternativo alla destra. Deve essere un campo che ha una proposta. Perché altrimenti essere alternativi solo a qualcun altro non ti porta a vincere. Devi convincere gli elettori che hai in campo una proposta di governo. Abbiamo differenze siderali su molte cose, ma a Schlein ho detto da molti mesi che sono favorevole a fare un salario minimo contrattuale. Una proposta gliel'ho mandata, spero che su quello si possa lavorare. Lo stesso vale per la sanità. Perché non c'è risposta dalle opposizioni”. Commentando i risultati delle elezioni Amministrative, il leader di Azione ha aggiunto: "quando si vanno a fare accozzaglie col Movimento 5 Stelle, no a tutto, la gente non ti vota".

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