
Concessioni balneari, cosa farà il governo dopo il no dell’Ue al rinnovo automatico
Dopo la decisione dei giudici europei, la strada per l’esecutivo italiano sembra tracciata. "Si farà la mappatura delle spiagge", evidenzia il ministro dell’Economia Giorgetti. Un passo che a Palazzo Chigi non avrebbero voluto fare, come evidenzia anche la proroga al 2024 di tutte le licenze, ma che a questo punto potrebbe tornare utile per disinnescare in modo definitivo la temuta direttiva Bolkestein

La mappatura delle spiagge. Sembra questa l’unica possibilità per il governo dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Ue, che ha vietato all’Italia di rinnovare automaticamente le concessioni balneari già presenti. “Si farà la mappatura e le cose che si devono fare, peraltro alcune Regioni sono più avanti, altre più indietro. Ma con equilibrio”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti
GUARDA IL VIDEO: Concessioni balneari, 17 anni di scontri con l'Ue
COS’È SUCCESSO – L’Europa è stata chiara: dopo la procedura di infrazione anche i giudici europei hanno spiegato come l’Italia sia tenuta a rispettare le normative comunitarie, "in particolare la direttiva Bolkestein, disapplicando le normative non conformi". Come hanno evidenziato i giudici europei, “le concessioni devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente”
Concessioni balneari, per Corte Ue no al rinnovo automatico
LA POSSIBILITÀ – La situazione, perciò, si prospetta difficile per il governo italiano, che appena tre mesi fa ha fatto slittare con il Milleproroghe le concessioni al dicembre 2024. Nella sentenza, che impone anche concessioni limitate nel tempo, si dice che in caso di scarsità delle risorse naturali e delle concessioni disponibili è possibile combinare un approccio generale con un approccio caso per caso, basato su un’analisi del territorio costiero. Le decisioni, però, “devono basarsi su parametri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati”
Concessioni balneari, ultimatum dell'Ue all'Italia: due mesi per trovare
IL PRESSING DELLE ASSOCIAZIONI – Come evidenzia Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, “la sentenza è una grande vittoria dell’Italia: la nuova mappatura delle spiagge sarà fatta dal Mit e come sempre verranno utilizzati criteri di buonsenso”. Un adempimento che era previsto anche dal Milleproroghe e che ora chiedono a gran voce le diverse associazioni dei balneari, come Sib, Fiba e anche Federbalneari
Concessioni balneari, Consiglio di Stato boccia proroga: cosa succede
L’INCONTRO BRETON MELONI – Persiste comunque il mistero sull’incontro dello scorso 13 aprile tra Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno e i servizi, e la premier Giorgia Meloni. Se all’inizio una portavoce della Commissione aveva sottolineato come “le autorità nazionali in Italia applicheranno molto rapidamente la legislazione europea, allineandosi alle normative comunitarie”, in seguito è arriva la smentita. “Il commissario è la premier non hanno parlato di concessioni né preso impegni per il futuro”
Balneari contro l'aumento dei canoni: "Governo rispetti le promesse"
MONITORAGGIO RIGOROSO – Come ha evidenziato sempre l’Unione europea, “a questo proposito effettueremo un monitoraggio rigoroso e molto diretto della situazione e saremo in costante contatto con le autorità italiane”
Ue, procedura di infrazione contro l'Italia per norme sugli stagionali
L’OPINIONE DI LEGAMBIENTE – A tal proposito si è espressa anche Legambiente. “In Italia ancora non esiste una norma nazionale che stabilisca una percentuale massima di spiagge che si possono dare in concessione e, di conseguenza, in tante realtà le spiagge libere restano un miraggio. Dal 2016 al 2020, lo Stato italiano ha incassato meno di cento milioni di euro per anno per le concessioni balneari, una difformità su cui la Corte dei conti ha strigliato più di una volta i Governi”, ha dichiarato il presidente di Legambiente Stefano Ciafani

COSA SERVE – Secondo l’associazione, le procedure da attuare sono chiare. “Serve ora una mappatura rapida delle concessioni balneari e in generale di quelle sul Demanio marittimo; un adeguamento dei canoni, attualmente per buona parte irrisori; una armonizzazione delle normative regionali per aumentare le spiagge libere; e costruire bandi di gara inserendo criteri di premialità ambientale; per fare in modo che le concessioni vengano assegnate sulla base della proposta migliore dal punto di vista ambientale”, ha dichiarato il presidente Ciafani
Le 7 spiagge più belle d'Italia secondo European Best Destinations